106° Giro d’Italia, alla scoperta della 2° tappa Teramo-San Salvo

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complesso archeologico santanna teramo

TERAMO – Una tappa, tre capoluoghi di provincia e tanto mare. Il menù del giorno è quanto mai variegato e sorprendente. Teramo, per esempio, è una città d’arte di notevole importanza sebbene ancora un po’ ai margini dei grandi flussi turistici. Il Giro d’Italia è dunque l’occasione per alzare il velo su tesori artistici e architettonici quali il Teatro e l’Anfiteatro romano, la Cattedrale di Santa Maria Assunta (XIII- XIV sec.) in stile romanico-gotico ma con all’interno la notevole Cappella barocca di San Berardo, la Torre bruciata ultimo baluardo rimasto dell’originaria cinta muraria romana, il curioso Castello Della Monica dall’aspetto medievale sebbene sia stato costruito nel 1800.

Con tanta bellezza negli occhi si lascia la città per inoltrarsi nell’Abruzzo contemporaneo, quello famoso nel mondo per la bravura dei suoi artigiani del mobile che si può toccare letteralmente con mano negli showroom delle aziende.

Alba Adriatica, Roseto degli Abruzzi e Silvi Marina sono le rilassanti località balneari che si incontrano sulla costa prima di arrivare a Pescara. Moderno simbolo della città natale di Gabriele D’Annunzio – interessante la visita nella casa dove sono conservati foto e cimeli appartenuti allo scrittore oltre ai mobili originali – è il Ponte del Mare, la passerella lunga 466 metri che unisce le due riviere di Pescara attraversando il fiume omonimo. Poco distante da qui si trova il Museo del Mare con rare foto d’epoca e attrezzature utilizzate dai pescatori nei secoli scorsi, oltre che resti di tartarughe marine, conchiglie di diversa grandezza e scheletri di una balenottera comune e di un capodoglio.

A Chieti colpisce la duecentesca Cattedrale di San Giustino, oggi dall’aspetto neogotico. Riportano invece assai più indietro nel tempo l’Anfiteatro Romano (I sec. d.C.) che si trova all’interno del Parco Archeologico La Civitella, e i resti dei cosiddetti Tre tempietti (III sec. d.C.), anch’essi di epoca Romana.

Sorprende anche San Salvo, oggi dinamica cittadina industriale ma dalla storia antichissima, che si può scoprire visitando il Parco Archeologico del Quadrilatero, ben organizzato e con reperti che vanno dall’età arcaica (VI sec. a.C.) al Medioevo. Da non perdere in particolare la Casa del Mosaico che ospita un mosaico policromo del IV secolo d.C. e l’Acquedotto Romano Ipogeo, opera ingegneristica del II sec, d.C. ancora funzionante.

Testi a cura di Ettore Pettinaroli)