Primo assaggio di autunno per la corsa rosa in uno spettacolare e impegnativo percorso valido per il Trofeo Galileo Centro Medico – GP Città di Follonica
FOLLONICA – Atmosfera da ciclocross nordico quella che ha accolto la Corsa ieri in Toscana, temperatura sui 10 °C, cielo grigio, pioggia leggera e incessante, diventata sempre più forte nel corso di tutta la giornata, esattamente gli ingredienti necessari per far comparire il protagonista più atteso della disciplina: il fango. E poi concedere sole e arcobaleno per le ultime due partenze di giornata. E così che il Trofeo Galileo Centro Medico, 3° GP Città di Follonica e tappa numero 4 del Giro d’Italia Ciclocross 2023 ha inaugurato la seconda parte di stagione con connotati tipicamente autunnali e un tracciato particolarmente esigente per le insidie celate da ogni curva.
Sono complessivamente in 450 gli atleti, dalle giovanili agli èlite passando per i cicloamatori, ad essere scesi in campo in quello che un tempo era l’ippodromo cittadino di Follonica e oggi è un’apprezzata arena spettacoli, a dirla tutta un vero e proprio stadio del ciclocross grazie ai caratteristici terrapieni che sono diventati col tempo il simbolo del percorso maremmano. Non possono che esserne compiaciuti quindi gli organizzatori, ovvero il tandem Free Bike Pedale Follonichese 1966 & ASD Impero, che con il coordinamento dell’ASD Romano Scoti hanno tribolato non poco negli scorsi giorni e nelle scorse notti, quando il forte vento, per fortuna oggi assente, ha più volte rovinato l’allestimento del percorso, costringendo tutti ali straordinari.
La tappa, valida anche come appuntamento del T-Cross, circuito regionale ciclocross (Mauro Renzoni, vice presidente vicario FCI Toscana, in rappresentanza di Saverio Metti), contribuito a mettere meglio in chiaro la situazione in classifica generale, in vista dello sprint finale caratterizzato dalle gare di Cantoira (sabato 18 novembre) e San Colombano Certenoli (internazionale del 26 novembre).
Plauso è stato espresso dal sindaco Andrea Benini: «Un evento speciale che sposa a pieno lo spirito delle celebrazioni del centenario della città di Follonica, una tappa giovane, dinamica, resiliente alle condizioni meteo avverse, non solo nel giorno di gara ma anche e soprattutto nei lunghi lavori dietro le quinte. Grazie ASD Romano Scotti per aver scelto ancora una volta Follonica e per aver trasformato l’Arena Spettacoli in una…arena del ciclocross, direi che sembra davvero pensata per questo. Che in fondo altro non è se non un grande spettacolo! Le sfide sportive della città continuano e il cross può esserne protagonista! Siamo qui non solo per confermare, ma anche per crescere. L’opportunità dei Campionati Italiani è concreta e ringrazio Pacii, la Free Bike e l’Impero».
Con tutti gli indumenti bagnati ma decisamente felice il coordinatore del GIC Fausto Scotti: «Tornare a Follonica è una garanzia, anche nei momenti più difficili, che mi hanno ricordato il primo anno passato qui. Ammiro la grande forza dei toscani e auguro ai follonichesi il meglio, con un grazie sincero al coordinamento di Aldo Pacini e al grande supporto ricevuto dagli amici della Cooperativa Valdinievole, che mettono concretamente sul campo, picchetto su picchetto, il loro riscatto personale».
La cronaca delle gare di giornata
UOMINI OPEN – Gara decisamente divisa in due tempi, quella dedicata alla categoria regina. La prima parte, sotto la pioggia battente, ha visto assoluto protagonista la maglia rosa Antonio Folcarelli (Folcarelli Racing Team), con tutti gli altri all’inseguimento. Nella seconda parte, quando gli affari per Folcarelli sembravano conclusi, si è gradualmente rifatto sotto il diesel Cristian Cominelli (Cycling Cafè), che ha prima raggiunto il corridore romano e poi se lo è tolto di ruota alla prima occasione, involandosi verso una vittoria che segna il ritorno al successo al GIC. Onorevolissima la seconda piazza di Folcarelli, che fa bottino quasi pieno di preziosi punti per la maglia rosa. Terzo, dopo aver disputato una gara quasi interamente da solo, il friulano Tommaso Cafueri (DP 66), una prestazione che non solo gli vale il podio, ma anche la maglia bianca! Ai piedi del podio il portacolori del Bibione Cycling Team e maglia rosa delle prime due tappe, Federico Ceolin, lontano dalla forma di inizio stagione.
Cristian Cominelli ha così commentato il successo: «Sono molto felice della prestazione, è un periodo magico, oserei dire una seconda giovinezza. Quando c’è il ciclocross tecnico io riesco a emergere, la parte con le contropendenze qui era molto impegnativa. A metà gara ho deciso di attaccare e fare la differenza, nonostante un salto di catena dovuto al fango. Ho reagito bene e ho preso consapevolezza delle mie forze. Era un po’ di anni che non avevo queste sensazioni, sono più spensierato, dall’inizio anno ho aperto una squadra di mountain bike per bambini, una cinquantina di tesserati sino ai 12 anni, per crescere divertendosi mediante i valori dello sport, che sono fari anche nella vita».
DONNE OPEN – Gara ricca di colpi di scena, a partire dal meteo, che dopo un abbozzo di sole ha cominciato a riversare acqua sulle atlete già mentre erano ferme sulla griglia di partenza in attesa del semaforo verde. Pronti via è subito la principale contendente alla maglia rosa, Carlotta Borello, a prendere la testa della corsa, ma non si arriva alla conclusione del primo passaggio (in totale saranno 6) che la piemontese assaggia più volte il fango, uscendo rapidamente di scena dalle posizioni che contano. Rebecca Gariboldi (Team Cingolani), che già era sulla sua ruota, ha avuto quindi strada spalancata sotto la pioggia inclemente, trascinandosi l’elbana Alessia Bulleri (Cycling Cafè) e la maglia rosa Lucia Bramati (Alè Cycling Team). Verso la metà della gara Gariboldi ha preso sempre più confidenza con il tracciato scivoloso, ampliando il margine sino a 20”, poi ricucito entro i 9” da Bulleri, che a sua volta ha distanziato dello stesso gap la maglia rosa nelle fasi finali.
Per la lissonese (da poco bresciana) Rebecca Gariboldi si tratta di un gradito ritorno alla vittoria in quel di Follonica, città che le ha già sorriso lo scorso anno, con clima decisamente diversa: «È la prima vera giornata di ciclocross per meteo, condizioni e fango, essere ritornata a vincere fa molto piacere. Sono partita in sordina in questo inizio stagione, ma la condizione sta tornando quella giusta. Non era scontato tornare ad avere una buona condizione dopo le stagioni calde abbastanza lontana dalle corse, ma io vengo alle gare per vincere, quindi tornare a farlo è un gran bel piacere».
JUNIORES – Sfida tutta interna alla DP 66 per i ragazzi di 17 e 18 anni, con l’umbro Giacomo Serangeli che nella quasi-gara-di-casa ha prima tentato la fuga solitaria e poi ha condotto la gara tenendo a pochissima distanza il collega Ettore Fabbro, un quasi tandem in cui, pur affrontando spesso in modo diverso i tratti tecnici, i colori azzurri si sono ben distinti tra il verde dell’erba e il marrone del fango follonichese. Giacomo Serangeli festeggia a Follonica la sua prima vittoria stagionale al GIC, anche se Fabbro non ha mollato l’osso sino all’ultimo metro! Autori entrambi di una gara da protagonisti, con arrivo finale in parata proprio mentre sulla cittadina Maremmana splendeva uno dei rarissimi raggi di sole della giornata (con gara iniziata sotto la pioggia battente). Alle loro spalle, a una distanza di sicurezza, intensa la sfida tra l’altoatesino Felix Engele e il veneto Marco Bramati, decisa verso metà gara dal portacolori della Zanolini Sudtirol che si è involato in solitaria verso il terzo gradino del podio.
Per Giacomo Serangeli emerge lo spirito di squadra: «É una vittoria importante, che segna la mia stagione e mi rende felice. È una vittoria di squadra, Ettore è stato bravissimo ed è stato bellissimo arrivare insieme, dedico questa vittoria al nostro Stefano Viezzi grande protagonista all’europeo e a tutta la squadra, agli sponsor, a Luisa Pontoni e al mio papà».
ALLIEVI UOMINI – Che la gara degli allievi sia la più incerta e ricca di insidie del calendario di gara lo si è imparato in tutti questi anni di Giro d’Italia Ciclocross. Ma ogni volta, pur con queste premesse, è davvero difficile non stupirsi per la grinta e il grande traffico che i ragazzi di 15 e 16 anni incontrano sul tracciato di gara, a maggior ragione se scivoloso ed esigente come quello di Follonica. Tra i secondo anno ha suonato la carica il bi-figlio d’arte Patrik Pezzo Rosola (Zanolini Sudtirol), che ha attaccato dalle prime battute, trovando in primis la spalla della maglia rosa Filippo Grigolini (Jam’s Bike Team Buja) salvo poi riuscire a distanziarlo nelle batture conclusive, non prima aver lasciato il pubblico con fiato sospeso per una scivolata proprio all’ultimo giro. Tra i due litiganti…il terzo gode, o quasi. Quanto meno a metà. Approfittando delle energie spese da Grigolini si è fatto sotto il tenace Pietro Deon (Sanfiorese), che dopo la metà gara ha raggiunto e superato la maglia rosa, attestandosi con sicurezza in una seconda piazza che porterà saldamente sino alla bandiera a scacchi. Ottima la prova di Ivan Colombo, 4° al traguardo e nei primi frangenti di gara al passo di Deon. Maglia rosa ancora sulle spalle di Grigolini.
Tra i primo anno, invece, si è avuta l’impressione che questa volta qualcosa sarebbe riuscita ad incrinare il dominio di casa Cingolani, essendosi a più riprese “intromesso” Matteo Martini (GS Mosole), che per un tratto consistente è anche riuscito a guidare la corsa. Con la maglia bianca di Tommaso leggermente sottotono rispetto agli standard ormai consueto, il gemello Filippo ha dovuto fare da solo per rimontare il collega e, contro ogni pronostico, batterlo in uno sprint ristretto. Per Filippo la vittoria vale anche la maglia bianca (in realtà un ex aequo col fratello). La sfida (e il divertimento) continua!
DONNE ALLIEVE – Si rinnova la sfida tra rosa e tricolore, ora sullo sfondo dell’arcobaleno, ora sul cielo plumbeo. Giorgia Pellizotti, la figlia d’arte in maglia di campionessa italiana della SS Sanfiorese e Nicole Azzetti, la maglia rosa si sono sfidate a stretta distanza, ma a trionfare è la Pellizotti, che porta del tricolore sul traguardo di Follonica. Terza Sara Peruta (DP 66).
La figlia d’arte Giorgia Pellizotti ha commentato così la vittoria: «Non ero più abituata a tutte queste varianti, corsa a piedi, fango. Ho faticato non poco per portare a casa questa vittoria. Ora vorrei provare a vincere il GIC, anche se con un’avversaria come Nicole sarà difficile. Questa vittoria è per mio fratello, che domani compie gli anni».
ESORDIENTI UOMINI – Intensa e decisamente incerta la gara dedicata alla mezza centuria di esordienti 2° anno, che ha visto diversi avvicendamenti in testa, da Frosini a Borile passando per Nadal, mentre tutto il gruppo aveva il suo bel da fare per restare in equilibrio. Sul finale di gare sono le ruote di Riccardo Frosini, forte del tifo casalingo, ad allungare il giusto per mettere al sicuro una bella vittoria sula maglia rosa Alessio Borile (Grava Bike Team) e Riccardo Nadal (Sanfiorese): «Sono partito male, poi ho recuperato un po’ di posizioni, mi sono messo a ruota della maglia rosa, poi è arrivato Nadal e ho cercato di rimanere lì con lui. Ho avuto il coraggio di provare l’allungo e ho sentito di star bene, quando è tornata sotto la maglia rosa ho dato tutto, ho fatto un po’ il tappo all’ultima rampa e poi in volata ho spinto al massimo. Questa vittoria è per la mia famiglia che mi porta sempre in gara, specialmente il mio babbo, a Laura e tutta la squadra».
DONNE ESORDIENTI – Matilde Carretta fa sua la prova delle donne esordienti, arrivando addirittura 9^ assoluta nella gara generale con le colleghe più grandi. 2^ Rebecca Anzisi; 3^ Alice Viezzi in maglia rosa. In realtà proprio in virtù del particolare ordine di arrivo, la Viezzi deve cedere il simbolo del primato, che va sulle spalle di Carretta. La sfida per le due tappe è lanciata: si parte entrambe da un bellissimo ex-aequo in cima alla generale.
La nuova maglia rosa Carretta ha così commentato il duplice successo: «Questa vittoria è per la mia famiglia che mi riesce a portare sempre alle gare più lontane! Ho fatto una gran bella fatica con tutto quel fango e le salite. Però con la fatica è grande anche la soddisfazione!».
MASTER – Dalle Marche è la maglia rosa della Fascia 1 di Antonio Macculi (Cingolani) a vincere la prima gara di giornata sotto la pioggia follonichese, mentre in seconda piazza è Marco del Missier (Bandiziol Cycling Team), che cede qualche punto in classifica generale. Chiude il podio Leonardo Caracciolo.
Tra i più esperti della Fascia 2 arriva la conferma di Massimo Folcarelli (Folcarelli Racing Team) che ha dato del tu a un terreno viscido e insidioso. Alle spalle della malia rosa laziale sempre più certo del suo risultato stagionale si è piazzato Alessandro Timitilli, seguito da Simone Pioli.
Per gli over 55 è il valdostano Corrado Cottin a vincere sotto la pioggia in rosa di Fascia 3, precedendo Sandro Gentili e Mario Quattrini. Tra le donne è invece Ania Bocchini (Cingolani) a festeggiare sul traguardo toscano, anticipando Stefania Leschiutta e Miria Poggianti.
LE CLASSIFICHE E LE MAGLIE ROSA
GARE CATEGORIE NAZIONALI
Master Fascia 1 | Maglia Rosa-avion: Marco Del Missier (Bandiziol Cycling Team)
Master Fascia 2 | Maglia Rosa-avion: Massimo Folcarelli (Folcarelli Racing Team)
Master Fascia 3 | Maglia Rosa-avion: Corrado Cottin (Team Benato)
Master Donne | Maglia Rosa-avion: Chiara Selva (Spezzotto Bike Team)
Promozionale G6 Maschile
Promozionale G6 Femminile
Esordienti Uomini | Maglia Rosa-avion: Alessio Borile (Asd Grava Bike Team)
Esordienti Donne | Maglia Rosa-avion: Matilde Carretta (GS Mosole)
Allievi Uomini 1° anno | Maglia bianca: Filippo Cingolani (Team Cingolani)
Allievi Uomini 2° anno | Maglia Rosa-avion: Filippo Grigolini (Jam’s Bike Team Buja)
Donne Allieve | Maglia Rosa-avion: Nicole Azzetti (Zanolini-Q36.5 Südtirol)
GARE CATEGORIE INTERNAZIONALI
Juniores Uomini | Maglia Rosa: Giacomo Serangeli (ASD DP 66)
Donne Open | Maglia Rosa: Lucia Bramati (Ale Cycling Team) – Maglia Bianca: Giada Martinoli (Ale Cycling Team)
Uomini Open | Maglia Rosa: Antonio Folcarelli (Folcarelli Racing Team) – Maglia Bianca: Tommaso Cafueri (ASD DP 66)