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Sofia Goggia: “Stagione vincente ma stremante”

Sofia Goggia a Pechino
Foto Fisi

“Porto a casa la consapevolezza del grandissimo livello raggiunto nella prima parte di stagione ma anche quella di essere riuscita a fare una seconda parte costruendo tutto”

COURCHEVEL – Sofia Goggia ha vinto per la terza volta in carriera la Coppa del mondo di discesa, dopo quelle conquistate nel 2018 e nel 2021. Una vittoria arrivata in anticipo perché l’unica atleta che poteva contenderle il prestigioso trofeo, la svizzera Corinne Suter,  é a una distanza incolmabile dall’azzurra. Un successo arrivato al termine di una stagione divisa a metà da un grave incidente al ginocchio. Prima di quel momento erano arrivati sei primi posti in specialità; dopo, grazie a un recupero formidabile, un argento olimpico e un terzo posto.

É stata la mia stagione più vincente in Coppa del Mondo ma anche la più stremante. – ha detto la Goggia- Da questi mesi porto a casa la consapevolezza del grandissimo livello raggiunto nella prima parte di stagione ma anche quella di essere riuscita a fare una seconda parte costruendo tutto. Ora però dovrò fare dei ragionamenti da fare in termini di gestione delle energie”.

L’atleta azzurra ha ammesso che c’é stato un momento, nel corso della stagione, che aveva fatto un pensierino alla Coppa del Mondo. “Avevo creato spazio in libreria dove metterla. Gli spazi vanno sempre preparati, mal che vada non si riempiono.”. A chi le ha chiesto se se valga di più la Coppa o la medaglia Sofia Goggia ha risposto forse la seconda viste le condizioni in cui ha partecipato alla famiglia: “Sono andata oltre il mio limite, mettermi nelle condizioni di sciare e riuscire a farlo”.

“Devo ancora fare un’analisi lucida della stagione, questo avverrà nei prossimi giorni e nei prossimi mesi. Dovrò pensare a cosa  mi potrebbe aiutare, penso sia più una questione di energie e gestione delle stesse. Dovrò capire bene come gestire la disciplina nelle prossime stagioni”.

Dovendo dare un voto alla sua stagione, da 1 a 10, la Goggia ha optato per un 7. “Ho vinto tutto fino a gennaio, anche nel superG sono stata competitiva e anzi ero leader della classifica. Questa stagione mi ha mostrato la strada, poi ovviamente l’infortunio ha ribaltato un po’ le cose”. Questa stagione le lascia un carico di energie mentali pesantissimo: “Magari  mi darà più sicurezza pensando che sono riuscita a fare delle grandissime cose nonostante una condizione fisica pessima. Questo mi deve ricordare chi sono. Per ora mi lascia in debito di energie. A fine stagione ci sono ancora degli allenamenti programmati –  ha aggiunto – però io devo anche dare del tempo al mio corpo. Ora riposo un po’ e vedrò il da farsi”. Non servirà un intervento chirurgico al legamento crociato leso a dicembre.

Cosa le manca per battere Shiffrin?La continuità, ma forse ancor prima la tecnica solida. Io sono molto forte, ma la forza può anche calare. Se io riuscissi a creare una base tecnica che mi permetta di essere sempre stabile a prescindere dalla mia condizione fisica significherebbe molto per me”.

 

Marina Denegri
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Scritto
Marina Denegri

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