Termina in pareggio lo scontro a distanza tra Juventus e Milan, prima e seconda della classe non vanno oltre lo 0-0 contro le azzurre Siena e Napoli. Strano ma vero, allo Juventus Stadium (ancora inviolato) è il Siena a metter i propri avversari in maggiori ambasce di quanto non sappiano fare i partenopei, in superiorità numerica (espulso, rosso diretto, Ibrahimovic), al Meazza. Le due formazioni restano così separate da un solo punto in classifica, ma la Juventus deve ancora giocare il recupero contro il Parma pertanto la pressione è adesso tutta e solo sul Milan. Importante punto conquistato dal Siena, che mantiene le distanze (+3) dalla terzultima, inutile o quasi quello conquistato dal Napoli, scavalcato dalla Roma e raggiunto dal Palermo.
I prossimi avversari dei rossazzurri, in una gara irrilevante dal punto di vista disciplinare per la seguente, servono il secondo poker della settimana a Julio Cesar, con la differenza che stavolta Milito, né alcun altro nerazzurro, riesce a servir il proprio al portiere avversario. Nella gara rinviata per ben due volte la squadra di Ranieri scivola subito e non si riprende più; a segno vanno Juan (13′pt) quindi Borini, prima doppietta in serie A tra il 41′pt ed il 2′st, infine Bojan. I giallorossi si avvicinano a portata del quinto posto, distanti adesso solo due lunghezze dall’Inter e con la gara di Catania da recuperare, e guardano inoltre con favore alle sconfitte di terza (Udinese, a Firenze) e quarta (Lazio, nell’anticipo di Genova).
Due sole vittorie in trasferta, una nelle ultime dodici. Il ruolino esterno dell’Udinese non s’addice alla terza forza del torneo, non s’addice ad una squadra capace di vincere tutti i confronti interni finora disputati eccetto il primo, pareggiato contro la Juventus. Al Franchi i friulani non mollano mai ma più che Di Natale, fermato da Boruc, a far la differenza è la sfida Jovetic – Benatia, col difensore marocchino che, appena rientrato dalla Coppa d’Africa, mette per ben due volte sul dischetto il montenegrino: fallo di mano nel primo tempo, spinta nei minuti finali di gara. Tra la rete di apertura e quella di chiusura, per i viola a segno anche Cassani. Inutile quindi la rete iniziale con cui Di Natale aveva portato in vantaggio i bianconeri, come quella finale di Torje, che ad un minuto dal 90′ aveva riacceso le speranze, vane. I viola di Delio Rossi scavalcano Cagliari e Chievo, portandosi a quota 28, Udinese a -3 dal Milan.
Il Parma sfrutta la sua maggior freschezza atletica per aver ragione del Chievo Verona, che perde in casa per colpa dell’autorete di Luciano, arrivata dopo il vantaggio siglato da Giovinco ed il pareggio marcato da Thereau. I ducali agguantano a quota 27 proprio il Chievo ed il Cagliari, fermato a Novara sullo 0-0. Con Donadoni in panchina Giovinco e soci non hanno ancora mai perso.
Si muovono tutt’e tre ultime della classe, tutt’e cinque le ultime a dirla giusta. Cinque pareggi, oltre a quello del Novara e del Siena, anche Lecce – Bologna termina 0-0 (con i salentini in 10 uomini sal 28′st), prima da titolare giallorosso per Delvecchio. I giallorossi staccano di una lunghezza di Cesena, che non ha giocato, mantenendo a +4 il vantaggio sul Novara di Mondonico, ed a +3 il distacco dalla quartultima, Siena.
A centro classifica vittoria casalinga del Palermo. Miccoli e Budan, contro l’Atalanta in 10 uomini dal 28′pt per l’espulsione del portiere Consigli (che mette Miccoli sul dischetto), hanno la meglio sulla sola rete che gli ospiti riescono a siglare, con Maxi Moralez, all’11′st, quando i rosé sono già sopra di due.
Ricordiamo che le seguenti squadre devono ancora recuperare una partita: Cesena, Bologna, Siena, Atalanta, Parma, Fiorentina, Genoa, Roma, Juventus. Il solo Catania deve recuperarne due, più parte d’una terza, in totale 205′ più recupero.
[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]
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