FORMELLO – Da Catania a Milano, oltre 1300 km da percorre con la stessa suggestione: 4-2-fantasia.
Dal “Massimino” alla “Scala del calcio”, il viaggio è lungo, lo scontro diretto si preannuncia ostico, ma le ambizioni di Reja crescono, così come la tentazione di riproporre l’assetto spregiudicato che in Sicilia l’ha esaltato: “Abbiamo acquisito una mentalità vincente, sarà il nostro punto di forza per il rush finale di stagione. Contro l’Inter dobbiamo scendere in campo con la stessa consapevolezza”. Il tecnico goriziano non si riferiva solo all’autoritario approccio alla gara sfoggiato contro gli etnei o alla spietatezza mostrata sotto porta. Ad esaltarlo sono stati soprattutto ai meccanismi sincronizzati sciorinati dalla cintola in su.
Da Mauri ad Hernanes, passando per Floccari e Zàrate: un mix di qualità e dinamismo che non ha mai dato punti di riferimento alla retroguardia avversaria. Un dispositivo letale nato quasi per caso con il contrattempo che ha fermato Sculli, ma che ora sta seriamente pensando di riproporre per approfittare delle momentanee incertezze del colosso Inter. Reja non ha perso tempo e già nel seconda giornata di lavoro della settimana ha testato in blocco i papabili undici di San Siro, che altro non sono che i protagonisti di Catania. Non c’è neanche una variazione, modulo compreso, il 4-2-3-1.
MAURI A DESTRA, HERNANES A SINISTRA, FLOCCARI DIETRO ZARATE – Dal torello alla partitella finale, passando per le esercitazioni offensive svolte a metà sessione, i cosiddetti “magnifici 4” si sono mossi sempre in simbiosi, incrociando posizioni, nel tentativo di replicare il camaleontico canovaccio di Catania. Il riferimento offensivo principale era ancora una volta Mauro Zàrate. L’argentino ha continuato a muoversi da finta prima punta, tutt’altro che statica, con piena libertà di svariare per tutto il fronte offensivo. In verticale a caccia della porta, ma soprattutto sulle corsie esterne nel tentativo di cercare spazi da sfruttare.
Un moto perpetuo voluto dallo stesso Reja per favorire gli inserimenti centrali di Floccari (in partenza trequartista centrale) ed i tagli dalle corsie esterne di Mauri, a destra, ed Hernanes, a sinistra, che a turno erano coinvolti anche nel cuore della manovra a dettare l’ultima rifinitura. Per il momento è solo il quadro di inizio settimana. Spesso i pensieri di Reja si dimostrano molto volubili e condizionati anche dallo schieramento avversario. Soprattutto se l’Inter dovesse schierarsi con il 4-3-1-2, non è escluso che alla fine il tecnico biancoceleste decida di disporsi a specchio. In questo caso sarebbe Mauri a fare un passo indietro sulla linea dei mediani.
SCULLI IN DUBBIO, BROCCHI VERSO IL FORFAIT, BRESCIANO VERSO LA CONFERMA – Senza dimenticare che l’eventuale recupero di Sculli potrebbe consigliare un atteggiamento più prudente, con l’ex genoano su una delle due fasce e l’esclusione di Floccari. Anche questo pomeriggio il numero 77 ha disertato il terreno di gioco a causa di una fastidiosa infiammazione al nervo sciatico. Dallo staff sanitario resta intatta la speranza di rispedirlo in campo già a partire dalle prossime sedute di allenamento. In tal senso saranno molto indicativi gli accertamenti diagnostici a cui si sottoporrà nel corso della mattinata di oggi, quando si saprà da cosa è realmente originato il dolore (da scongiurare ipotesi ernia del disco).
A proposito di controlli, oggi toccherà anche a Brocchi ed a Stefan Radu. L’ex mediano rossonero, che si è fermato all’antivigilia dell’ultimo match, è ad un passo dal secondo forfait consecutivo. Il problema muscolare, accusato nella parte alta del quadricipite non è stato ancora superato. Anzi, è serio il rischio di una lesione muscolare. In quel caso, le già residue speranze di vederlo in campo a Milano sarebbero azzerate, e ad affiancare in cabina di regia Ledesma toccherebbe ancora una volta a Mark Bresciano. Complice anche la squalifica di Matuzalem, per l’australiano sarebbe la quarta presenza di fila da titolare.
RADU ANCORA DOLORANTE, OGGI GLI ACCERTAMENTI – In difesa, va approfondito la contusione al dorso che anche ieri non ha permesso a Radu di lavorare interamente con il resto del gruppo. La dolorosa botta patita al “Massimino” già ieri l’aveva costretto ad effettuare delle cure. Ieri il problema sembrava rientrato, fino a quando il romeno ha nuovamente sentito un dolore che l’ha costretto a lasciare la fascia sinistra a Garrido. Anche per lui sono programmati nella giornata di oggi accertamenti diagnostici. A San Siro dovrebbe esserci, in caso contrario spazio al basco. Totalmente recuperato Gonzalez, che aveva accusato un fastidio all’anca. Solo differenziato per Diakitè, alle prese con il protocollo personalizzato post frattura alla tibia. La ripresa degli allenamenti è prevista oggi alle ore 15:00.
[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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