La cena c’è stata la sera prima. Perché magari la partita e soprattutto il finale avrebbe guastato il clima. Ci tenevano a vincere tutti e due ed è nata una partita spettacolare. Meglio mantenere i rapporti eccellenti e non farsi condizionare dal risultato o dai tre sventolati da Mourinho a San Siro e dintorni. E se ieri sera è stata una partita favolosa, altrettanto favolosa è stata la serata di martedì. Goliardica.
Con due vecchi amici che si incontrano giusto per il piacere di incontrarsi. Il locale è sempre quello (Giannino, of course), la musica è alta e quando parte Renato Zero vedi spuntare (quasi sempre) Adriano Galliani. Stavolta in compagnia di Florentino Perez, il presidente del Real. Non provate a pensare che si sia parlato di mercato e di Kakà. Andreste fuori strada. Ma solo un po’. Perché alla fine su Kakà una battuta l’abbiamo ascoltata, quasi rubata. Galliani a un amico spagnolo di Florentino ha raccontato un piccolo retroscena.
Le sue lacrime, di dispiacere, al momento della firma della cessione. “Ho pianto mentre firmavo i documenti”, questo più o meno il Galliani-pensiero. Perché al cuore non c’è bilancio che tenga. Cessione quasi obbligata in quel momento per il Milan, ma questo non significa che era meno dolorosa. E di questo legame affettivo così particolare non si può non tenere conto quando si parla di Kakà e di Milan. Però non tenetene conto per il momento, per lo meno non per martedì sera. Non fosse altro che perché alla cena ad un certo momento è spuntato anche Pippo Baudo!
Nello stesso momento a Londra all’Inter stavano assistendo al Gareth Bale Show – parte seconda. Stavolta senza gol, ma con delle giocate straordinarie. Per forza atletica e per tecnica. Prenderlo ora – come abbiamo detto – è impossibile. Ma prenderlo sei mesi fa, sarebbe stato semplicemente difficile. L’Inter lo aveva messo fra i suoi obiettivi, poi lasciato perdere visto che Maicon non è più andato via. Visto oggi un enorme rammarico, valutato con gli occhi di ieri un’occasione persa. L’Inter tornarà sul mercato: i suoi giovani sono dovuti crescere troppo in fretta.
Come quelli della Juventus, convocati in fretta per la partita di Europa League. Si incrociano la storia e il futuro, Del Piero (coccolato anche da Berlusconi, dopo Milan-Juve, nello spogliatoio) e il nipote di Boniperti. Intanto però la Juventus, otre ad incassare il “rimango qui” da parte di Forlan, deve anche trovare l’accordo con Chiellini. Sembrava tutto fatto, ma così non è. Manca ancora un po’ e così la frenata è di quelle che fanno un po’ di rumore…
Per il mercato in entrata diamo al momento il borsino dei nomi che piacciono di più all’accoppiata Marotta-Paratici. Come difensore centrale l’ultima idea in rampa di lancio è Martin Demichelis, difensore centrale del Bayern Monaco in scadenza nel 2012: viene ritenuto esperto e affidabile, e costa poco. Per giugno idea Milanovic difensore classe 91, serbo, della Lokomotiv Mosca. Per il terzino destro il primo obiettivo è Cristian Zaccardo (perché può fare anche il centrale), anche se costa troppo (occhio però che con il Parma si può parlare anche di Giovinco). A sinistra piace molto Reto Ziegler. Intanto rientrano Grosso e Salihamidzic (che poi andrà ai Red Bulls). In avanti rimane la suggestione Gilardino (ma eventualmente solo per giugno). Forlan – come detto poche righe sopra – si allontana, almeno a sentire il suo procuratore, Maxi Lopez pure, almeno a sentire Pietro Lo Monaco. La Juve non molla…
[Luca Marchetti – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
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