CATANIA – Certo che, pur essendomi allenato settimana scorsa sul tema Napoli, presentare il Milan è sempre difficile, quasi imbarazzante. Da dove cominciare? Beh, si dice che verso certe “grandi” squadre sia anzitutto obbligatoria la riverenza: ossequiosi del passato, del blasone, della caratura dei campioni che giocano ed hanno giocato. Ma come recitava (vado a memoria) un stendardo issato a suo tempo in curva sud: “Il Catania non bacia le mani a nessuno”. Perciò, dovendo presentare il Milan dico: “Domenica saranno quelli con indosso la maglietta e righe verticali rosse e nere”, tanto è dovuto di sapere, e nulla più se si si vuol evitare un’inutile ed ingiustificata tremarella.
Affrontare una grande? Una grande trasferta certo, tra le più lontane. Una grande città certo, la più grande d’Italia. Una grande atmosfera pure, nello stadio più grande d’Italia. Ma chi tra il Milan ed il Catania sia “più grande”, in questo momento, sarà solo il rettangolo di gioco a poterlo sancire. In campo andranno undici giocatori per parte, nessuna sproporzione (terna arbitrale permettendo). I rossoneri metteranno in campo il loro grande talento, i rossazzurri dovranno dimostrare grande coraggio per combattere la paura che, come contro il Napoli, può venir fuori ad affrontare certe “(omissis)” squadre in certi “grandi” contesti.
I precedenti
Nel passato più recente, Milan – Catania ha visto il timore degli etnei prevalere sempre sulla loro ambizione, pur giustificata dai meriti e dal risultato. Tre pareggi nell’epoca recente, e due sconfitte, tutti e tre col Catania passato per primo vantaggio, tutt’e due col Catania in totale balia dell’avversario tanto da esser incapace di rispondere a suon di goal. Stagione 2010/2011, strepitoso gol di Capuano dalla distanza, recupera Inzaghi a fine primo tempo. Stagione 2009/2010, Catania in vantaggio di due goal (Maxi Lopez e Ricchiuti), nel secondo tempo recupera Borriello con una doppietta. Stagione 2007/2008, vantaggio etneo con Martinez (colpo di testa su cross di Spinesi), Kakà firma il pari su rigore ad inizio secondo tempo. Nel 2006 invece, 3-0 del Milan (doppietta di Kakà e rete di Gilardino), 1-0 nel 2008 (ancora Kakà). L’unico giocatore rossonero ad aver segnato contro il Catania ed attualmente attivo nell’organico di Allegri è il quasi quarantenne Inzaghi.
Una sola volta il Catania è riuscito a batter il Milan, e lo ha fatto a Milano, il 21 Dicembre del 2007, ottavi di finale di Coppa Italia. A rete Spinesi e Mascara, con Digao (il fratello scarso di Kakà) e Kalac protagonisti negativi per i rossoneri (ampiamente rimaneggiati) guidati da Ancelotti.
Cari i miei ex
Com’è comprensibile non possono che esser pochi gli ex di questa partita. Eppure ce ne sono due, tutti del Catania. Nicola Legrottaglie, transfuga della Juventus, passò nel Gennaio scorso alla divisa rossonera. Esordio immediato ed immediato infortunio: in Milan – Lazio una ginocchiata di Kozac lo mandò all’ospedale (trauma frontale con ferita lacero contusa suturata e un trauma distorsivo del rachide cervicale). Da quell’episodio nessun’altra apparizione per l’attuale punto fermo della difesa etnea: 37′ in rossonero (entrato al 1’st per Bonera, messo KO dallo stesso Kozak).
L’ex che non ti aspetti e che in pochi ricordano è Gennaro Delvecchio. Già proprio lui che nell’estate del 2010 partecipò alla tournee nordamericana del Milan, in prestito temporaneo dal Catania. Il suo esordio all’80’ della gara contro il DC United (3-2 per gli statunitensi), maglia numero 27 (sostituì Blasi). Nella gara che seguì, contro i Chicago Fire (0-1) sostituì Ronaldinho al 30’st. Terza ed ultima apparizione contro i Montreal Impact (1-4), gara in cui sostituì Blasi dal 1’st. Un totale di 70′ in rossonero per il centrocampista di Barletta, che tornò a Catania per esser poi girato all’Atalanta.
Un po’ di numeri
Terza forza del campionato, il Milan non ha ancora perso tra le mura amiche in campionato: tre vittorie, due pareggi. Con 15 reti segnate è l’attacco più prolifico degli ultimi 5 turni, seguito da quello del Catania, a quota 10. La distanza-punti tra le due squadre vede il Catania sotto di tre, quinto, che avrebbe i rossoneri a portata di “vittoria” e, dopo l’aggancio al Napoli potrebbe tentare un ancor più clamoroso appaiamento. Reduce dal pareggio Champions in Bielorussia (a Minsk, contro il Bate Borisov), contro il Catania, Allegri non potrà contare sui due suoi centrocampisti goleador: Boateng e Nocerino, autori delle due triplette che, contro Lecce e Parma, hanno risollevato i rossoneri dal fondo della classifica. Probabile anche il forfait di Nesta, uscito acciaccato dalla partita europea di martedì. Potrebbe recuperare Antonini, tenuto a riposo. Seedorf, smaltito l’infortunio, è arruolabile. Nell’ambiente rossonero a dominare pensieri e cronache sono tuttavia le condizioni di Antonio Cassano. Il fantasista di Bari, colto da malore al rientro dalla trasferta di Roma (2-3 per il Milan) è tutt’ora ricoverato in ospedale e monitorato h24 un’ischemia celebrale che renderà necessario un intervento di cardiochirurgia. Problemi con interessamento neurologico anche per Gattuso, non è un bel momento per il Milan Lab (giudicato un tempo all’avanguardia nel campo della medicina dello sport).
[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]