All’Olimpico di Roma il Milan conquista l’ultimo punto che gli serviva e si aggiudica così il 18esimo scudetto della sua storia. La partita dell’Olimpico è stata accesa, molto agonistica, ma si è conclusa sul risultato di partenza: 0-0.
Nel primo tempo il Milan si preoccupa più che altro di tenere il possesso palla. Questo gli riesce, ma nel frattempo è la Roma a costruire le palle-gol più nitide. Il Milan viene salvato prima da Abbiati, con uno strepitoso intervento su Vucinic, e poi da Nesta. Dall’altra parte Burdisso e Juan non lasciano spazio a Ibrahimovic e Robinho, mentre Boateng appare molto appannato.
Nella ripresa Allegri mette subito dentro Ambrosini al posto di Gattuso (il tecnico cerca gli inserimenti del centrocampista). Passano pochi secondi e Robinho prende un clamoroso palo a Doni battuto. Poco dopo l’occasione d’oro capita sui piedi di Boateng, che con un pallonetto scheggia solo il legno. I due allenatori cambiano molto: entrano Borriello, Caprari e Pato (mentre nel primo tempo Rosi aveva rivelato l’infortunato Brighi). Il Milan pensa a preservare il risultato con lo scudetto che si avvicina, la Roma sembra in forma ma pian piano accusa la stanchezza. Il Milan deve ancora aspettare, son ben 5 i minuti di recupero. Intanto partono i cori dei tifosi (“vinceremo il tricolor”). Cosa che si avvera, perché nel recupero il risultato non cambia. Il Milan si laurea campione d’Italia a due giornate dalla conclusione del campionato.
[Gianluca Losco – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]