A Verona il primo match ball per Ranieri

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Il conto alla rovescia è partito. Tic-tac, tic-tac, tic-tac. Claudio Ranieri oggi parlerà in conferenza stampa pre-Chievo, il primo dei due match decisivi per il suo futuro e per quello dell’Inter. Eh già, perché dopo un filotto lungo e nerissimo, adesso la situazione è fin troppo chiara: la pazienza di Moratti è arrivata a limiti forse mai raggiunti verso un tecnico, anche in considerazione di una presa di coscienza che qualcosa (molto) è stato sbagliato dalla società stessa e stavolta non tutte le colpe possono essere addossate all’allenatore. Anzi.

CONFERMA A TEMPO – Ecco perché si è arrivati all’ennesima conferma di Ranieri, che però, va detto con estrema franchezza, bene non sta facendo. Da quando è tornato Wesley Sneijder, gli esperimenti di formazione sono stati fallimentari e nocivi, tanto da tenere i nerazzurri praticamente fuori da tutto, mentre prima dell’olandese l’Inter era a un passo dal terzo posto. Chiaro che anche il buon Claudio vada posto sul banco degli imputati, sebbene non sullo stesso piano di chi ha sbagliato molto più di lui.

CHE TRISTEZZA – Ciò non toglie che Chievo prima e Olympique Marsiglia poi saranno decisive, per lui e per il club. A sensazione, solo un tracollo inverecondo al Bentegodi potrà negare al tecnico romano la chance di riabilitarsi contro i transalpini. Per capirci, un rovescio stile Roma. Al contrario, anche una sconfitta contenuta (che tristezza, però…) garantirebbe a Ranieri di restare in panca contro Didier Deschamps. Insomma, c’è poco da ridere. Ma un’eliminazione dalla Champions, anche se dovesse essere causa da un autorete al 93′, non lascerebbe scampo e qui si aprono scenari che Moratti spera di non dover mai affrontare.

PEP, ANDRE’ O LAURENT – L’intenzione, ormai acclarata, è quella di terminare la stagione con Ranieri in panca, mentre la preparazione della prossima è già in atto da tempo. E sono partite le primarie per la panchina interista, che assomigliano più a un week-end di Formula1. All’inizio era Pep Guardiola il favorito, poi il sorpasso di André Villas-Boas e, ieri, la rimonta di Laurent Blanc. Tre allenatori che, in maniera e per motivi diversi, conoscono il nostro calcio e sono in ottimi rapporti con l’Inter. La RifondInter è già partita, e Moratti spera di non dover accelerare i tempi, ecco perché in caso di allontanamento anticipato di Ranieri, resta in piedi la soluzione interna (Baresi-Figo o Stramaccioni). Va detto che, con il terzo posto lontanissimo, non resta che l’appiglio Europa League. E con il Napoli eventuale finalista di Tim Cup (Siena permettendo), la lotta per l’ultimo posto disponibile potrebbe ridursi a un duello Inter-Roma. Che tristezza, però.

[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]