AIC, Calcagno: “Stipendi? Basta strumentalizzare l’emergenza”

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Le parole del vicepresidente dell’Associazione Italiana Calciatori nel corso di un’intervista rilasciata a TuttoC.com.

ROMA – Umberto Calcagno, vicepresidente dell’Associazione Italiana Calciatori, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di TuttoC. Queste le sue parole: “Siamo uomini di calcio e ci teniamo al nostro paese, adesso dobbiamo sperare che si possa uscire dalla crisi e riprendere a giocare. Se fosse questa la posizione comune delle società, direi che è meglio non speculare sugli stipendi da pagare ai calciatori, fermo restando che il mese marzo tra allenamenti, malattia e ferie è già maturato e fuori da qualsiasi ragionamento”.

Sull’eventuale sospensione del campionato di Serie C ha aggiunto: “Mi auguro non sia vero. Perché se così fosse, e indipendentemente dalla crisi epidemiologica in corso, avremmo un comparto economico del nostro mondo che vuole comunque chiudere. Non credo sia un bel messaggio da mandare all’esterno. Un conto è la tutela della salute, per la quale per primi ci siamo battuti, altro è sfruttare strumentalmente una situazione di emergenza per voler risparmiare”.

Sul dialogo tra il presidente della Serie C Ghirelli e l’AIC: “Sono settimane che ragioniamo col presidente Ghirelli. Abbiamo l’intento comune di salvare la sostenibilità di questo mondo. Mi preoccupano molto, piuttosto, certi tipi di messaggi che vengono veicolati, perché, se veri, sono sportivamente contrari alle responsabilità che abbiamo all’interno del nostro mondo. Mi auguro che il messaggio non sia chiudiamo perché ci conviene economicamente”.

Sulla richiesta di Tommasi di non chiedere cassa integrazione per i giocatori di Serie B e C: “Non corrisponde al vero. La cassa integrazione serve per quei settori che non possono più andare avanti con le loro attività e non credo verrebbe concessa a chi vuole decidere autonomamente di interrompere l’attività. Abbiamo anche richiesto la creazione di un fondo solidaristico di accompagnamento alla cassa, per tutelare le fascine può basse di reddito e la parte apicale del dilettantismo maschile e femminile. Il dialogo con la Lega proseguirà sperando che ci sia lealtà nei rapporti”.