Le parole del vicepresidente dell’Associazione Italiana Calciatori nel corso di un’intervista rilasciata a Radio Punto Nuovo.
ROMA – Umberto Calcagno, vicepresidente dell’Associazione Italiana Calciatori, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Punto Nuovo. Queste le sue parole: “Cancellare le gare di pomeriggio e giocare su più giorni. Giocare alle 16-16:30 in certi periodi dell’anno diventa un problema al Sud, ma anche altrove. È un modo per tutelare la salute dei calciatori che saranno sottoposti a un tour de force. Abbiamo richiesto di togliere lo slot del pomeriggio e giocare solo nei due preserali e serali. Contratti? Bisogna capire che cosa si può fare giuridicamente. Se si scrivono cose non sostenibili giuridicamente, diventano anche impugnabili. La mia idea, condivisa da tanti colleghi avvocati, è che non si possa influire su rapporti privatistici di lavoro e che quindi non può esserci un ente esterno che modifichi unilateralmente la durata del contratto”. La preoccupazione per la Coppa Italia deriva dal fatto che nessuno ha esperienza rispetto a un periodo di inattività così lungo. Diritti TV? Possono essere risolti solo dal Governo. Gli interessi economici in gioco sono elevati e non è giusto che qualcuno si avvantaggi o venga svantaggiato dalla ripresa. La ripresa è funzionale nel far ripartire il sistema, compresa Serie B e Serie C”.