Dalla problematica degli infortuni al ritorno del Coronavirus all’ecatombe nella Bundesliga nella ventiseiesima giornata
Il 6 maggio nell’articolo pubblicato in Calcio Magazine intitolato “il ritorno del calcio quali insidie fisiche potranno portare?” scrissi della problematica degli infortuni per il ritorno al calcio giocato dopo uno stop di due mesi, ovvero tre volte lo stop che investe il calcio alla fine del campionato.
Si può dire che quello che è accaduto in Bundesliga nella ventiseiesima giornata sia una storia di una tragedia annunciata. Il vecchio calcio attaccato alle vecchie abitudini pre – Coronavirus, si può dire che abbia contribuito alla crescita degli infortuni. La FIFA, con la nuova normativa sulle sostituzioni, aveva indirettamente lanciato un monito sulla possibilità di infortuni muscolari e aveva concesso, tramite deroga al regolamento, di far rifiatare e di far ruotare delle rose disabituate alla disputa di partite così lunghe.
Gli infortuni di Hazard del Borussia Dortmund, Rudy e Bebou dell’Hoffenheim, Todibo dello Schalke, Skjelbred dell’Hertha Berlino, Gjasula del Paderborn e Thuram del Borussia Mönchengladbach pur nella loro diversità sono riconducibili ad un unico ceppo quello della mancanza di ricondizionamento fisico, ovvero quel genere di allenamento fisico che deve far ricondizionare il muscolo, da tempo fermo, al calcio giocato.
A contribuire a questo genere di infortuni potrebbe aver avuto parte anche il campo poco preparato dopo il lockdown; zolle, erba poco annaffiata e quant’altro può aver influito nella dinamica degli incidenti. In ultimo come detto in precedenza il conservatorismo alla nuova regola delle sostituzioni ha influito, in quanto creata proprio per evitarli: la possibilità di effettuare cinque sostituzioni distribuite in tre sospensioni di gioco per concedere un riposo muscolare a giocatori non più abituati a partite intere e intense è stato utilizzato dal 55% delle squadre.
Troppo poco per giocatori che dal punto di vista corporeo hanno ricominciato una “nuova stagione” data l’entità della sospensione. Questo, come detto in quell’articolo e come si ribadisce, è una problematica da affrontare per evitare che il ritorno del calcio giocato da festa si tramuti in un gioco ad eliminazione fisica dei giocatori.