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Allegri: “C’è molto da fare”

Il tecnico dispiaciuto per lo stop di Ronaldinho

Soddisfazione per la buona tenuta atletica e l’entusiasmo che serpeggia nello spogliatoio, ma anche la consapevolezza di dovere lavorare ancora molto per presentare ai nastri di partenza del campionato una squadra pronta ad aggredire le avversarie e recuperare il terreno perduto, negli ultimi anni, a favore della lepre interista.

Rientrato dagli Stati Uniti dove il suo Milan ha piegato il Panathinaikos ai rigori al termine di una gara in chiaroscuro e segnata da diverse sviste arbitrali, Massimiliano Allegri ha le idee chiare. Alla qualità e al talento – che non fanno certo difetto ai ragazzi in maglia rossonera – vanno affiancate abnegazione tattica e la voglia di mordere tipica delle squadre del tecnico livornese: ingredienti imprescindibili per il calcio veloce e dinamico già mostrato con successo, a Cagliari, nelle scorse stagioni.

«Sono contento – ha osservato l’allenatore milanista appena sbarcato a Malpensa in arrivo da Detroit -. Siamo in una buona condizione fisica e c’è entusiasmo da parte di tutti». Tuttavia di fronte alle prestazioni non troppo brillanti sciorinate nella Emirates Cup (doppio 1-1 con Arsenal e Lione) e contro il Panathinaikos (scialbo 5-3 ai rigori) «c’è anche molto da fare ma – ha aggiunto il mister milanista – mancano ancora venti giorni prima dell’avvio ufficiale della stagione» e il tempo per mettere a punto i meccanismi di gioco è più che sufficiente.

Tra i giocatori chiamati ad un ‘surplus’ di impegno, il brasiliano Ronaldinho – dichiarato incedibile dalla società, al pari di Thiago Silva – ma ancora indietro dal punto di vista fisico. «Purtroppo – ha argomentato Allegri – ha avuto un infortunio che lo ha fermato nel momento cruciale della preparazione. Ha lavorato a Milanello» insieme agli altri infortunati di spicco, Pirlo, Ambrosini e Inzaghi: «Vediamo martedì alla ripresa degli allenamenti» quando a Carnago si rivedrà l’intero gruppo (assenti giustificati Pato e Thiago Silva convocati per l’amichevole in programma a New York tra Brasile e Stati Uniti) dopo un giorno di meritato riposo.

Ieri sull’erba di Milanello si sono mossi Ambrosini, Pirlo, Inzaghi, Yepes, Ronaldinho, Kaladze, Jankulovski, Verdi e Huntelaar per una seduta di lavoro personalizzata: corsa e ripetute per Ambrosini e Pirlo, salite nel bosco per Huntelaar, potenziamento nella sabbia per Inzaghi, palestra per Verdi e corsa e lavoro con il pallone per Ronaldinho, Jankulovski e Yepes. Oltre alla ripresa degli allenamenti, in vista degli ultimi appuntamenti pre-campionato, la prossima settimana potrebbe regalare nuovi movimenti di mercato. Al centro delle indiscrezioni degli ultimi giorni, il possibile arrivo a Milano dal Porsmouth – via Genoa – del centrocampista Kevin Prince Boateng e quello, dal Grifone, del difensore Bocchetti. «Per ora non ci sono nomi – ha spiegato Allegri -: vedremo in settimana». Quanto a Bocchetti, ha chiosato, «è un buon giocatore ma dietro siamo coperti». Parole che lasciano le porte aperte ad ogni soluzione. Chiesto un centrocampista «dinamico» alla società, Boateng potrebbe proprio fare al caso di Allegri – il gahnese forte fisicamente e dai piedi buoni sembra coniugare qualità e quantità – mentre difensore, nazionale in Sudafrica, potrebbe ringiovanire il reparto prendendo il posto di Jankulovski rimasto a casa per scelta tecnica, nelle ultime amichevoli, insieme a Kaladze.

[Redazione Il Vero Milanista – Fonte: www.ilveromilanista.it]

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