Allegri tra Inter, Dybala, Marchisio e Barzagli
Massimiliano Allegri, durante la conferenza stampa ha ovviamente affrontato i temi relativi al derby d’Italia contro l’Inter.
Il tecnico bianconero non ha perso occasione per lanciare una frecciata ai rivali. Lo ha fatto all’interno di un impeccabile discorso logico. Ai più è però parsa l’occasione per rimarcare che di fronte alla Juve tutte le squadre sono sullo stesso piano: l’Inter, come il Crotone.
L’eterna sfida contro i nerazzurri
La risposta è venuta infatti alla domanda sui precedenti della sconfitta dell’andata e del 3-0 in Coppa Italia subiti contro i nerazzurri, che potrebbero costituire uno stimolo per la Juve: “Lo stimolo da ora in avanti non è l’Inter che ce lo deve dare, ma ce lo devono dare tutte le partite, perché noi abbiamo una settimana, tra Inter e due trasferte con Crotone e Cagliari dove ci sono 9 punti in palio, molto importanti per il campionato. Con l’Inter, indipendentemente dalla forza dell’avversario e dalla sconfitta dell’andata, è una partita strana e non è una rivincita, è solo una partita di calcio domani, dove ci sono tre punti importanti, che valgono come quelli con il Crotone, uguale. Noi ora entriamo in una fase calda della stagione, noi come tutte le altre squadre e quindi, bisogna farsi trovare pronti per cercare di andare a centrare gli obiettivi per cui giochiamo. Al momento giochiamo su tutti e tre, poi vediamo”
Marchisio in progresso, Barzagli febbricitante
Il tecnico bianconero si è soffermato poi su Marchisio e Barzagli: ““Claudio (ndr: Marchisio) è disponibile, sta meglio, ma credo che sia normale che stia passando perché ha avuto un paio di mesi dal rientro dove ha fatto bene, è normale che in questo periodo ha avuto un po’ di contraccolpo, perché è una cosa fisiologica”. “Andrea (ndr: Barzagli) oggi sicuramente non si allena, perché stamani aveva ancora un po’ di febbre. Vediamo se stasera lo porterò in ritiro o no. Dipende dall’evoluzione. Questa mattina presto aveva ancora la febbre, l’hanno visitato, è due giorni che non sta bene, quindi vediamo. Però può darsi che venga in ritiro. Vediamo oggi come sta”.
I rapporti con la società
La conferenza è stata anche occasione per chiarire i suoi rapporti con la società: “Il rapporto è ottimo. Ho ancora un anno e mezzo di contratto. In questo momento la priorità è finire bene la stagione.Finire bene la stagione vuol dire vincere, o perlomeno creare i presupposti per vincere. E dobbiamo crearli”.
Dybala e il Pallone d’Oro
Per chiudere non poteva mancare un accenno a Dybala, anche in relazione al malumore dimostrato dal giocatore per la sostituzione subita: “Lui come tutti gli altri, deve capire che quando l’allenatore decide di togliere un giocatore, lo toglie perché in quel momento c’è bisogno di un altro giocatore, c’è bisogno di freschezza, di forze nuove. Ma soprattutto che quegli altri che rimangono in campo magari hanno caratteristiche diverse da quello che viene tolto. Paulo innanzitutto torna da un infortunio di due mesi. Sta giocando con molta continuità. Sta crescendo di condizione. Credo stia facendo cose importanti. Per lui è il secondo anno importante, perché il primo anno non gli veniva chiesto niente. Quest’anno a Dybala viene chiesto tanto, quindi tutte le domeniche è sotto osservazione, ma questo fa parte di un percorso di ogni grande calciatore. Paulo ha le qualità e le caratteristiche per poter arrivare a vincere il Pallone d’Oro”.