«L’allenamento fa bene e se ci si abitua a segnare in settimana, poi ci si ripete in partita. Abbiamo un parco attaccanti ottimo, dai più “vecchietti” Tevez e Llorente, ai più giovani, Coman e Morata. Abbiamo incontrato qualche difficoltà nei primi 15 minuti, ma poi abbiamo sbloccato la gara e i ragazzi l’hanno interpretata bene, sono molto contento. Abbiamo sempre giocato alti e oggi, con la linea a quattro avevamo necessità di farlo ancor più del solito Se ci fosse stato bisogno saremmo potuti tornare a tre, dipende dalle necessità della partita. Con il 3-5-2 la squadra ha vinto tre scudetti e io in tempi remoti ho adottato questo sistema. É il modo di interpretare le cose che cambia. Quando abbiamo giocato a destra con un mancino come Ogbonna avevamo avuto delle normali difficoltà nello sviluppo dell’azione, mentre all’inizio con Caceres era stato diverso. Avendo un punto di riferimento in avanti. Mancava Pirlo, ma con l’Olympiacos abbiamo giocato con questo sistema di gioco e ha fatto molto bene. Lui è molto bravo nelle palle d’intuizione e permette di sviluppare il gioco. Schierare più giocatori offensivi non è un problema, dipende sempre da come si adattano alla fase difensiva. Tevez ha fato un gol straordinario a livello tecnico e caratteriale. Ne aveva bisogno perché era un pò che non segnava, ma lui è un esempio per come interpreta gli allenamenti ed è il modo migliore per festeggiare una meritatissima convocazione in Nazionale”.
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