Allegri: “Siamo da Scudetto”

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Su quella parolina, «equilibrio», Massimiliano Allegri aveva imperniato tutta la sua prima conferenza stampa da allenatore del Milan. A distanza di un paio di mesi con un’Inter lontana cinque punti in classifica, il tecnico livornese non cambia registro. Quello che manca ai rossoneri è giusto un po’ di bilanciamento, quanto basta per sfruttare al meglio il poderoso arsenale offensivo senza rompere il giocattolo. Quanto basta per colmare il gap con i cugini e lottare, fino all’ultimo minuto, per tricolore e coppe varie. «Noi possiamo fare bene in tutte le competizioni – ammonisce il mister alla vigilia di Milan-Genoa – ma per vincere dobbiamo trovare l’equilibrio. In questo momento l’andamento dei novanta minuti in campo della squadra rispecchia la classifica. Però, mercoledi», contro la Lazio, «abbiamo trovato maggior equilibrio e sono contento: davanti abbiamo grandi giocatori che possono risolvere le partite» in un secondo. Fuoriclasse solo da incanalare in un quadro armonico per sprigionare tutte le potenzialità ancora inespresse dal gruppo.

«I cinque punti di distacco dall’Inter non mi preoccupano – puntualizza ancora Allegri – tutti ne parlano ma noi siamo in costruzione. Poi – argomenta – se vogliamo raccontare le barzellette… raccontiamole. Il Milan gioca male? Mi sarebbe piaciuto sapere cosa avrebbero detto tutti se mercoledì avessimo portato a casa la vittoria con la Lazio. Il Milan ha da risolvere un equilibrio in tutto – ha sospirato – ma siamo sulla buona strada». Tanto buona che, con la consueta schiettezza, Allegri si dice «straconvinto che questa squadra alla fine si ritroverà a lottare per vincere il campionato», a patto di «ripartire da semplicità e concretezza» già nella gara di questa sera con il Genoa. Un club che «gioca molto bene, con spregiudicatezza, soprattutto in casa». Alla terza partita «in sette giorni – aggiunge l’allenatore rossonero – bisognerà stare attenti ed evitare di lasciare dei contropiedi ad una squadra che riparte molto bene» e contro cui «uno tra Seedorf e Pirlo avrà probabilmente un turno di riposo».

Sicuro della bontà del suo gruppo, Allegri (che ha sentito il patron Berlusconi «prima della gara contro il Catania: è molto impegnato con il Governo, ma segue con passione la squadra») non da troppo peso alla querelle arbitrale ancor più virulenta dopo gli errori di direzione emersi in Brescia-Roma di mercoledì. «Gli arbitri italiani sono ottimi ma come in tutte le categorie, c’è Maradona, c’è Ronaldinho, c’è Ibrahimovic e c’è il giocatore di serie C: non possono essere tutti fuoriclasse, c’è un arbitro più bravo e uno meno bravo». Ad ogni modo, «se si parte dal presupposto che c’è malafede si parte male. Io – chiosa – non mi rendo conto a volte se l’arbitro dirige bene o male, a meno che non si verifichino situazioni clamorose. Ricondurre tutto ad un errore arbitrale, in un match di 95 minuti, mi pare riduttivo».

[Redazione Il Vero Milanista – Fonte: www.ilveromilanista.it]