L’Inter, invece, sta ancora aspettando Ricky Alvarez. Anche lui trequartista, ma ha un fisico e una struttura molto diversi rispetto a Moralez. Anche per quanto riguarda il ruolo, si può aprire una parentesi. El Frasquito Moralez sta giocando da seconda punta dietro a Denis, ma va spesso a raddoppiare sulle fasce, dando una mano a Schelotto e Bonaventura. Alvarez è un trequartista atipico, perché gli manca lo spunto in velocità che può fare la differenza negli ultimi trenta metri. Non è un esterno o un’ala, quello proprio no. In futuro, se migliora la visione di gioco, potrebbe diventare un centrocampista centrale. Il suo grande problema è la corsa, gli manca proprio la velocità nei primi 20 metri. In Argentina non era un fulmine, però non era così imballato come in Italia. Col tempo si potrebbero vedere dei miglioramenti anche sotto questo punto di vista. Il talento c’è e non è paragonabile a quello del buon Moralez. Alvarez è giovane, ma ha comunque 23 anni. Bisogna considerare però che ha iniziato ha giocare tardi ed è stato bloccato da un grave infortunio. Arsenal e Porto, due squadre che coi giovani raramente sbagliano, non a caso volevano puntare su di lui. La storia di Alvarez all’Inter è comunque in salita: se non conquisti subito i tifosi, non è facile tramutare i fischi in applausi. Soprattutto con i tifosi nerazzurri, che non sono famosi per la pazienza.
Moralez è costato molto meno e questo è un punto a suo favore, però aspetterei a dire che è meglio di Ricky Alvarez. Poi Alvarez non è costato 15 milioni come si sente dire, ma 9 milioni più bonus, fino ad arrivare a 12. Tanti, è vero, ma cosa c’entra lui con il prezzo a cui è stato comprato? Un giocatore va valutato per il suo talento, non per il prezzo del suo cartellino. Alvarez è stato accostato a Pastore. I due sono giocatori diversi con qualcosa in comune, ma se ricordate anche l’ex Palermo ha avuto difficoltà ad inserirsi e ha deluso nei primi 6 mesi. La differenza più grande tra Alvarez e Moralez (o anche Pastore) è che Ricky è arrivato subito in una grande squadra. Giocare in una squadra di seconda fascia è l’ideale per avere più tranquillità e la possibilità di ambientarsi. Tempo che non viene dato se giochi in una big. Se Moralez o Pastore fossero venuti subito all’Inter, avrebbero trovato moltissime difficoltà. Allo stesso modo, se Ricky fosse andato all’Atalanta o al Palermo, probabilmente avrebbe fatto la differenza. Quindi non è da escludere una parentesi in prestito, all’estero o in Serie A, per farlo abituare al calcio europeo, che è quello che gli serve.
Oltre a Maxi Moralez, sono tanti i giocatore pericolosi dell’Atalanta. La squadra di Bergamo ha una rosa quasi da Europa League, altro che salvezza! Centrocampo di quantità e grande corsa con Brighi e Cigarini in mezzo e Schelotto e Bonaventura sulle fasce. L’attacco, oltre a Moralez, può contare su un Denis che segna una partita sì e una no. La difesa è forse il reparto sulla carta più debole, ma Colantuono è riuscito a dare una buona organizzazione difensiva per sopperire alle carenze individuali. Per l’Inter sarà una partita difficile, contro una squadra in salute e organizzata. Bergamo è un campo sempre difficile, ma superare questo ostacolo sarebbe importante in vista della Juve. Alvarez non giocherà, Moralez sì. Ma tra Ricky e Maxi, prendo sempre Alvarez.
[Guglielmo Cannavale – Fonte: www.fcinternews.it]
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