In campo dopo un paio d’ore di allenamenti, i Nazionali; assente la colonna vertebrale titolare (Buffon-Barzagli-Vidal-Tevez); ancora disorientato l’ultimo arrivato Pereyra. Tanti gli alibi per la prima Juve di Allegri che si avvicinasse ad una fisionomia accettabile. Contro i volenterosi neopromossi del Cesena, finisce 0-0.
Tanto pubblico, pochissime emozioni: questa, la sintesi del “Trofeo Lugaresi”. Un bagno di folla per accogliere “Madama”, seguitissima sul litorale emiliano, e per applaudire la squadra di Bisoli, di rosa vestita in onore di Marco Pantani. Senza timori reverenziali, il Cesena gioca a viso aperto contro i Campioni d’Italia. Di Pirlo, la prima (ed unica) conclusione bianconera verso la porta di quello che dovrebbe essere il Buffon del domani, Leali. Poi, diversi tentativi dei padroni di casa, con Storari sempre pronto e superbo su una gran botta da fuori di Defrel. Noia nel primo tempo.
Nella ripresa, cambiano molti uomini, ma non le sorti dell’incontro. Alla fine, è 0-0, senza grandi sussulti. «É vero che non abbiamo avuto tante occasioni, ma ho avuto buone risposte stasera e peraltro non ci sono stati infortuni – la consolazione di Allegri – L’atteggiamento dei miei mi è piaciuto. Dobbiamo ancora trovare la condizione giusta, però in fondo dobbiamo anche ancora conoscerci: è il terzo giorno che lavoriamo tutti insieme.
Obiettivi? Restano i soliti: continuare a vincere in Italia e far meglio in Champions». Con che schieramento, lo deciderà il mercato: «Se avrò giocatori per la difesa a tre, giocherò con la difesa a tre, altrimenti con la difesa a 4. L’importante però è che si vinca». E che si inzi a farlo presto.
[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.eu]
