Prove di bianconero. Il 18 agosto si avvicina a grandi passi, si comincia a fare sul serio. L’avversario è la bestia nera Siena, appena retrocesso in serie B. Come un anno fa ad Auronzo (1 a 0 per i toscani), gli uomini di mister Petkovic escono sconfitti, seppur di misura. L’unica rete della gara porta la firma di Giannetti. Tra i nuovi acquisti, Lucas Biglia è stato tra i più positivi. Anche Cavanda è apparso in grande spolvero, nonostante abbia preso parte in ritardo alla preparazione in quel di Auronzo. Nel primo tempo il tecnico di Sarajevo schiera un 4-2-3-1. Bizzarri tra i pali, pacchetto difensivo composto da Konko e Radu sugli esterni, al centro Biava e Ciani. Ledesma e Cataldi in cabina di regia. Floccari, Ederson e Lulic supportano l’unica punta Kozak. Presenti un centinaio di supporters biancocelesti giunti sino in Toscana per sostenere i propri beniamini. Paolo Negro, doppio ex della sfida, è venuto al Franchi di Siena per vedere la sua squadra del cuore.
PRMO TEMPO – Ritmi blandi, le squadre si studiano. Le gambe ancora non girano, ne risente lo spettacolo. Ci prova Ederson a dare una scossa alla partita. Il brasiliano, schierato nel ruolo di trequartista , prova una volée dopo un’azione ben manovrata ma il pallone sibila a fil di palo. Si fa vedere anche Danilo Cataldi, che dimostra personalità nonostante la giovane età. Dai suoi piedi parte un tiro dal limite dell’area che sfiora il palo alla sinistra di Lamanna. La Lazio soffre il contropiede del Siena, Giannetti e Paolucci mettono in seria difficoltà la retroguardia biancoceleste. Possesso palla sterile quello della Lazio che al 21’ subisce il gol del Siena. È di Giannetti la zampata vincente che sfrutta al meglio il cross di Valliani. La Lazio è poco incisiva in avanti, pochi i palloni giocabili per Libor Kozak che appare però troppo statico. Ci prova Floccari su calcio d’angolo, ma la sua incornata non trova lo specchio della porta. La squadra di mister Petkovic chiude il primo tempo senza aver mai impensierito il portiere senese Lamanna.
SECONDO TEMPO – La Lazio cambia pelle. Petkovic passa al 3-4-3 e cambia ben dieci giocatori (Bizzarri resta a difesa dei pali). Stankevicius, Novaretti e Dias formano il terzetto difensivo. I quattro di centrocampo sono da destra a sinistra Cavanda, Mauri, Biglia e Crecco (che lascerà dopo soli 20 minuti il posto a Vinicius). Tridente ultra offensivo formato da Keita a sinistra, Rozzi a destra e Klose al centro dell’attacco. Cambiano gli interpreti ma non il risultato. La Lazio fatica a trovare la via del gol. Rozzi ben imbeccato da Biglia, incespica sul pallone prima di venire anticipato dal suo diretto avversario. La stanchezza si fa sentire e allora entra in ‘campo’ il pubblico laziale. Sul tabellone sta per scoccare il minuto ’71. Dal settore ospite parte il conto alla rovescia che termina con un boato di gioia. È sempre 26 maggio. Si scuote anche la Lazio. La palla buona capita sulla testa di Dias che fallisce clamorosamente a un passo dalla porta. Non sta a guardare il Siena che va vicinissimo al raddoppio. Solo uno Strakosha (subentrato pochi minuti prima a Bizzarri) versione Marchetti salva la Lazio. La gara scivola fino al triplice fischio senza nessuna azione degna di nota..
[Andrea Centogambe – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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