Qualche minuto dopo però, qualche tifoso avrà pensato che la Juventus conta la difesa meno battuta in Champions e un attacco che non ha nulla da invidiare al Barcellona. Un mese dopo, la Juventus è in semifinale dopo aver steso il Barcellona 3-0 all’andata e dopo aver tenuto al guinzaglio quel trio tanto temuto.
C’era da aspettarsela una partenza-razzo del Barcellona. Invece per i primi quindici minuti e la Juventus che detta i ritmi e preoccupa i blaugrana. Poco tempo dopo però, il pallino del gioco torna in mano a chi davvero doveva fare la partita. Molti passaggi orizzontali, il Barcellona rischia poco in difesa tenendo il baricentro molto alto. Si affida al genio di Neymar, più ispirato rispetto a Messi e Suarez. É un Barcellona a trazione anteriore che cerca il gol con sempre più insistenza col trascorrere dei minuti, ma si schianta più volte contro una difesa inossidabile. Il 67% del possesso palla non basta quando su 19 tiri, solamente uno impegna Buffon, 13 sono calciati fuori (qualcuno col brivido, come quello a giro di Sergi Roberto) e 5 respinti dalla difesa.
Dopo quattro anni, il Camp Nou conclude una gara senza esultare. La Juventus è riuscita nell’impresa di non far segnare il Barcellona in casa sua, nonostante quei tre fenomeni lì davanti. La Juventus è ordinata, compatta, cinica. Risponde colpo su colpo grazie alle due linee perfettamente disegnate, aiutate dai due attaccanti che si sacrificano per la squadra. Bonucci e Chiellini sono due Colonne d’Ercole: monumentali, puliti, lasciano passare pochi palloni e neanche pericolosi. Meglio Dani Alves di Alex Sandro. L’ex blaugrana morde Neymar anche se più volte richiamato da Allegri e rincorre al 90′ gli avversari che girano palla in difesa.
Pjanic sfiora la perfezione: detta i tempi, dirige, addormenta quando c’è da addormentare, accelera quando è possibile. Entra in tackle ed è più preciso di Khedira che sbaglia due o tre aperture su Cuadrado che avrebbero potuto spedirlo in porta. Higuain svolge un lavoro importante in fase difensiva anche se a volte perde stupidamente alcuni palloni sulla trequarti. Cuadrado avrebbe potuto osare di più in accelerazione, mentre Dybala fa quel che può. Mandzukic è sontuoso e da una grande mano ad Alex Sandro per spegnere le iniziative di Messi e Rakitic.
Calciomagazine ® 2005 - 2024 - Notizie Calcio supplemento al Giornale Online L'Opinionista
p.iva 01873660680 Testata giornalistica Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009
Calciomagazine sui social - Redazione - Privacy Policy - Cookie Policy