Analisi tattica di Real Madrid-Atletico Madrid: il Real domina, l’Atletico si arrende a CR7

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Al Santiago Bernabeu termina 3-0 il match di andata di semifinale di Champions. Un Atletico Madrid quasi mai pervenuto se non in qualche singolo. Il divario tecnico si vede e Cristiano Ronaldo si diverte a smentire le voci su di lui con una tripletta

MADRID – Quella che doveva essere una delle semifinali più combattute per molti motivi (rivalità cittadina, voglia di vendetta dell’Atletico…), si è dimostrata una valanga per i Colchoneros. Al Santiago Bernabeu il Real Madrid fa da padrone e stende con un secco 3-0 i rivali storici dell’Atletico. Le reti tutte di Cristiano Ronaldo, una nel primo tempo e due nel secondo tempo.

Il calcio fluido del Real

Real brutto e confusionario oppure fluido e divertente? Molte volte questo Real “Galactico” targato Zinedine Zidane è stato dichiarato brutto, il più brutto degli ultimi 10 anni, ma anche il più efficace. Il calcio di Zidane è fluido e non brutto, sembra confusionario ma non lo è realmente. Zizou ha dovuto semplicemente adattare e adottare un modulo di gioco alle qualità dei suoi giocatori e lo ha fatto magistralmente. Il Real vanta giocatori straordinari in campo così come in panchina, e non è facile gestire un gruppo di tale valore.

Nel 4-3-3 schierato ieri sera si è intravista tutta la fluidità del modulo del Real. In fase d’impostazione, i due terzini si alzavano  fino a diventare quasi due esterni d’attacco aggiunti con Marcelo, più offensivo, tenuto più alto rispetto a Carvajal, più difensivo. I due centrali di difesa, Ramos e Varane, si allargavano in modo da permettere a uno fra Casemiro, Kroos e Modric di scendere in mezzo alla difesa per impostare.

Isco, più di Ronaldo e Benzema, andava a prendere palla sulla trequarti per liberare lo spazio a Carvajal o agli inserimenti di Modric. Un 4-3-3 che in fase offensiva spesso mutava in 4-3-1-2 con Isco dietro Ronaldo e Benzema per aprire la strada agli inserimenti dei terzini e dei centrocampisti.

La fluidità del Real Madrid sta in questo, nel non dare punti di riferimento. Può sembrare disorganizzata, ma in quel caos c’è grande razionalità organizzativa.

Un Atletico annichilito

L’Atletico Madrid sembra aver perso la sua consistenza. Il Real girava al doppio della velocità dell’Atletico. Il cane rognoso costruito negli anni da Simeone non è mai stato pervenuto ieri sera. Un cane che sembrava confuso, stordito dallo strapotere dei Blancos. Il pressing asfissiante dei Colchoneros non si è concretizzato, un po’ per la bravura del Real nel gestire la palla, un po’ per la frenesia nel gestire le uscite e il pallone.