Andreazzoli a Mediaset
“Grandi abbracci con i calciatori? Fa piacere, io ho questo rapporto con i miei ragazzi. Loro sono affettuosi con me. La difesa a tre? La nostra idea è quella di mandare più giocatori a disturbare le fonti del gioco avversario. Ci riesce abbastanza bene per ora, però dobbiamo perfezionare alcune cose. Timore del rinvio? La voglia delle due squadre era quella di scendere in campo e togliersi il dente. Bene la vittoria. La gara con la Juve ha dato entusiasmo? Sicuramente, quel tipo di vittorie ti dà entusiasmo. Anche a Genova meritavamo di vincere. Anche quella di oggi conterà comunque tantissimo. E’ ancora fattibile un posto in Champions? Il calcio è un giochino talmente bello che lascia spazio a qualsiasi ipotesi. Noi non facciamo programmi perché ci sembra inutile. Proviamo solo a fare il massimo ogni settimana. Se noi faremo il massimo da qui alla fine credo che saremo contenti di quello che saremo riusciti a fare. La mia squadra ideale? Non faccio riferimento a nessuno in particolare ma faccio riferimento a tutte le esperienze fatte. Provo a rubare un po’ a tutti qualcosa. So benissimo dove voglio arrivare. Il mio calcio è fatto di proposizione ed equilibri, cercando di ottenere risultati. L’equilibrio difensivo ci deve essere sempre. Come si può fare per cercare di subire di meno? Non so dare una risposta precisa. Credo che abbiamo preso due gol che sono figli delle situazioni di oggi. Bisognerà migliorare molto sotto diverse componenti. Credo che siamo già a buon punto. Anche in questa settimana continueremo a migliorare. La cosa importante è che i ragazzi mi seguano”.
Andreazzoli a Sky Sport
“Vittoria importante come quella con la Juventus? Sì. Abbiamo fatto una partita non nel nostro terreno migliore, siamo accreditati più a giocare di fioretto che di sciabola. Contro una squadra bravissima a interpretarla in maniera rude siamo stati feroci a perseguire il risultato. Avevo chiesto questo alla squadra, per me è un grande successo. Siamo stati premiati dal risultato, anche l’Atalanta aveva fatto il possibile, loro non ci sono riusciti, noi sì. Ne usciamo rafforzati. Pjanic e Lamela? Di Miralem sono soddisfatto, c’è da lavorare. I mediani devono essere più in sincrono, ma ci stanno mettendo la volontà necessaria. Avevamo bisogno di tempo, abbiamo fatto 11-12 allenamenti, un conto è dire le cose e un conto è provarle. I ragazzi hanno una parziale idea di quello che voglio e tendono a perseguirla. Di Lamela è facile dire che non ha capito, magari non ho avuto tempo io. Sull’impegno e sulla voglia di fare ci siamo al 100%, è stato bravo gli ultimi 15 minuti a soffrire, sembrava di vedere Totti vicino alle bandierine, si è assunto responsabilità e l’ha fatto con molta bravura. Torosidis? Non ho visto il gol, stavo parlando. Per me vedere questo gol mi manda in sollucchero, vedere Balzaretti che scarica su Bradley che trova l’uomo dalla parte opposta è una soddisfazione. Se mi sento pronto per rimanere l’anno prossimo? Tantissimo. Se ho accettato quando me l’hanno proposto ora, figuriamoci per il futuro. Non è questo il mio obiettivo, io sono un uomo della società, sono stato scelto per fare questo compito, lo faccio da due anni e ho un contratto per quel ruolo. Chiaro che sono felice di questa considerazione e che se mi facessero una proposta del genere sarei contento per me e per il gruppo di lavoro. Se questo non avvenisse perché la società ritiene opportune altre scelte sarò felice di raggiungere il risultato prefisso. Un obiettivo si è visto in campo, vedere i calciatori che esultano tutti insieme. A livello di classifica? Non conosco la classifica, mi sono stati comunicati ora i risultati. E’ inutile che metta un’asticella a 2,04 metri se ne salto 1,70. Ora saltiamo 1,70, poi vediamo”.
Andreazzoli a Rai Sport
“Siamo contenti per come abbiamo battuto Juve e Atalanta, in un terreno che non ci accreditava del favore nel pronostico. Ci siamo rimboccati le maniche e siamo scesi sul piano della battaglia riuscendo ad emergere vincendo contro una squadra anche meritevole. Sono felice di aver ottenuto questo risultato. Lamela sottotono? Può giocare meglio. Poi il campo oggi non gli è stato favorevole. Però per quello che chiedevo io ha fatto molto, soprattutto quando c’era da soffrire. Ed è stato bravo Consigli ad avergli tolto la gioia del gol. Mi sento un traghettatore? No, sono un componente della società da due anni e mi sento così. E sto facendo al momento l’interesse della società. Il mio obiettivo non è una conferma, anche se ovviamente se dovesse accadere sarei soddisfatto. Ma non è il mio obiettivo. Troppo tardi per il terzo posto? Non ha senso parlare di obiettivi a lunga scadenza. Bisogna pensare partita per partita. E’ inutile mettere l’asticella a 2.40 se posso saltare solo 1.80, iniziamo dal basso e poi vedremo. Quando si subentra, cosa si dice per ricominciare? Il mio è un caso particolare, perché io in quello spogliatoio ci sono già dentro da 8 anni, e sono stato avvantaggiato da questo, perché conoscevo bene la situazione. Avevo le idee chiare su cosa dovevo fare e come farlo. Lo sceicco? Non ci distrae perché non ci interessa, è un problema della società americana che valuterà come comportarsi, non è un problema dell’AS Roma in quanto gruppo sportivo. Se e quando questo accadrà i dirigenti interverranno e diranno quello che devono dire”.
Andreazzoli in conferenza stampa
“Ci siamo messi sul piano dell’Atalanta, su un terreno che non era il nostro. Ci siamo giocati tutto, siamo andati sotto subito però ci siamo rimboccati le maniche e siamo stati in partita fino alla fine. Tutte e due le squadre hanno lottato per vincere la gara. Per noi ogni partita è vincere un campionato, abbiamo bisogno di dimostrare a noi stessi quanto valiamo. Mettiamo tanta intensità in settimana, andavamo alla ricerca di questo entusiasmo che è ritornato. L’Atalanta? L’abbiamo trovata come ce l’aspettavamo, il terreno ha forzato alcune cose. Non abbiamo potuto perseguire la nostra idea, o non tutte, e i calciatori sono stati bravissimi a fare quello che avevo chiesto”.
[Yuri Dell’Aquila – Fonte: www.forzaroma.info]