Niente en plein. Addio primo posto in classifica. A Palermo il Cagliari si sveglia tardi, sfiorando comunque un pareggio che avrebbe confermato i rossoblu in testa alla classifica, seppur in coabitazione con altre quattro squadre. Ficcadenti sceglie di seguire il motivetto ‘Squadra che vince non si cambia’, riproponendo così sul prato del Barbera il medesimo undici che ha sconfitto Roma e Novara. Di fronte un Palermo esagitato, che grazie al pressing forsennato imposto dal rampante Devis Mangia, ha bloccato il possesso palla rossoblu, vero pallino di Ficcadenti. E’ anche vero però, che senza il jolly pescato dall’israeliano Zahavi dopo appena ventiquattro secondi, probabilmente si sarebbe parlato di un’altra gara.
INIZIO SHOCK – Il Palermo parte subito fortissimo, sfruttando un errore in fase di impostazione di Biondini grazie al gran tiro di Zahavi da fuori area, che tocca l’incrocio dei pali prima di depositarsi alle spalle di Agazzi, assolutamente incolpevole. Pronti via e già si deve inseguire. I rosanero sono sempre con la schiuma alla bocca, visto il faticosissimo lavoro di pressing sui portatori di palla avversari, vero mantra di Mangia. Il tecnico del Palermo è uno cui piace caricare all’estremo i suoi giocatori, sulla falsariga del suo amico Sannino, con cui ha condiviso nella passata stagione la cavalcata del Varese fino ai playoff. La manovra rossoblu stenta a decollare, così è naturale che dalla pressione del Palermo arrivi il raddoppio. Prima il gol annullato a Migliaccio al 3′ per fuorigioco, poi quello buono al 15′. Censurabile il tentativo di fuorigioco della difesa cagliaritana, tagliata come il burro da un passaggio in verticale di Miccoli per il solissimo Bertolo, che da dentro l’area rossoblu esplode un destro su cui Agazzi è nuovamente esente da colpe. Due a zero e partita virtualmente chiusa, anche perchè il Cagliari non sembra in grado di riaprirla.
MICCOLI SCIUPA, IL CAGLIARI RIEMERGE – Tra i rossoblu l’unico ad avere qualche idea è Cossu, mentre Nainggolan, Pisano e Nenè sono in grossa difficoltà. El ‘Diablo’ Ribeiro praticamente invisibile, mentre in difesa qualche pasticcio di troppo rischia di regalare il tris ai rosanero. Come al 32′, quando da un tocco all’indietro di Pisano capitan Miccoli fugge verso l’area di Agazzi, sbagliando però la misura del diagonale finito fuori, graziando così i rossoblu. Lo scampato pericolo sembra rianimare il Cagliari, che prima del riposo trova il modo di essere pericoloso in due occasioni, prima con Conti (dopo la mancata deviazione di Ribeiro sul tirocross di Nenè) e successivamente con Nainggolan, entrambi con conclusioni da fuori area. Ma il risultato non si sblocca.
RIPRESA, TZORVAS MIRACOLOSO – Il Cagliari che rientra in campo nel secondo tempo pare quello visto contro Roma e Novara. Complice un calo nel pressing operato dal Palermo, Conti e compagni prendono il comando delle operazioni a centrocampo. La difesa torna ad essere ermetica, ma resta il problema della scarsa concretezza in fase offensiva. Inoltre, nelle occasioni capitate alle punte rossoblu, c’è sempre un grandissimo Tzorvas a dire di no. II portiere greco si oppone da campione in almeno tre circostanze: prima su un colpo di testa di Nenè diretto sotto l’incrocio dei pali, deviato sopra la traversa con un guizzo. Poi il tocco decisivo sulla sventola di Thiago Ribeiro, che dalla stessa mattonella di Zahavi, colpisce la traversa con un destro potente. Infine, l’ultimo ‘miracolo’ su un altro colpo di testa di Cossu diretto verso la rete.
TRE GOL IN 25′ – Ma proprio nel momento migliore per i rossoblu, arriva la doccia fredda. Al 75′ Miccoli si riscatta dell’errore precedente, sfruttando al meglio una punizione da posizione quasi impossibile, beffando un colpevole Agazzi sul primo palo. Gli ingressi di Larrivey e Ibarbo non sembrano sortire gli effetti sperati, anche se il colombiano sembra dare una scossa sul piano ‘nervoso’ ai compagni, dimostrando buone doti da combattente. Così, quando ormai tutto sembra perduto, ecco giungere i due gol del Cagliari. Al minuto 81′ è il capitano Daniele Conti a sfruttare l’unico errore di Tzorvas in tutta la gara, mettendo a segno un calcio di punizione dal limite (barriera però piazzata davvero male). Infine, proprio al 90′, è un bel triangolo offensivo Nainggolan-Larrivey-Nainggolan, concluso in modo vincente dal belga-indonesiano dopo un bel dribbling sui difensori rosanero, a dare l’illusione di poter trovare un pareggio. Che però non arriverà, nonostante i cinque minuti di recupero fischiati da un onesto Peruzzo. Si ferma così la marcia vincente del Cagliari, al cospetto di un Palermo non irresistibile ma molto disciplinato tatticamente e autore di un pressing davvero asfissiante, che di sicuro metterà in seria difficoltà tutte le squadre che gli faranno visita al Barbera. Barbera e Arancino: un accostamento davvero indigesto…
[Francesco Aresu – Fonte: www.tuttocagliari.net]