DUISBURG – Un susseguirsi di grandi emozioni per la Nazionale italiana nell’impegnativa 3 giorni di Campionati Europei Giovanili di Duisburg. L’Inno di Mameli ha infatti risuonato 3 volte nel Landschaftspark per i campioni europei giovanili Francesco Ponzinibio, Ludovico Borghi e Agnese Fiorio, mentre altre due eccellenti medaglie d’argento sono state conquistate da Eva Mengoli e Irina Daziano.
Nella cittadina tedesca si è laureato Campione Europeo Giovanile di Speed per la categoria Under 16 l’azzurro Francesco Ponzinibio (Equilibrium Soc.Coop S.D.). Il giovanissimo sprinter modenese ai quarti supera l’avversario polacco, accede alle semifinali dove sconfigge un velocista francese e in finale domina sul tedesco Schiefer. Una gara emozionante e un titolo meritatissimo dopo l’oro di aprile in Coppa Europa Giovanile a Tarnow e un’ulteriore conferma per il detentore del titolo di Campione mondiale giovanile U16 conquistato a Dallas nel 2022.
Anche Alessandro Trezzi (ASD Sport e Arrampicata) approda alla finale ma si ferma ai quarti.
Nel team femminile guadagnano le semifinali Zoe Pavia (MilanoArrampicata ASD) e Eva Mengoli (Istrice ASD). La Pavia viene fermata ai quarti, mentre la bolognese Mengoli supera l’avversaria ucraina, batte la sfidante francese in semifinale e deve cedere il passo in finale all’avversaria polacca Stokowiec. Si tratta di un argento preziosissimo per questa giovane velocista che nelle tre precedenti partecipazioni a competizioni europee ha collezionato un argento in Coppa Europa Giovanile a Tarnow, un bronzo in Coppa Europa Giovanile l’anno scorso a Mezzolombardo e un 6° posto di tutto rispetto ai Mondiali Giovanili di Dallas 2022.
Ottimo lavoro di squadra per la categoria Under 20: Marco Rontini (Centro Sportivo Esercito), Daniele Balestrazzi (Equilibrium Soc. Coop) e Alessandro Giorgianni (Etna Climbing Ragalna ASD), si qualificano per la fase finale. Nei quarti però Rontini cade, Balestrazzi perde per 18 centesimi e Giorgianni cede il passo al tedesco Carmanns, che va poi a conquistare l’oro.
Nella compagine femminile U20 Sofia Bellesini (Vertik Area Dolomiti ASD) accede alla semifinale, ma viene superata dall’avversaria ucraina e deve disputare la finale per il terzo posto, durante la quale purtroppo cade, perdendo la possibilità di salire sul podio.
Nella categoria Under 18 il bolognese Samuele Graziani e il ravennate Ludovico Borghi accedono alla fase finale. Ai quarti superano i rispettivi avversari, in semifinale Graziani deve cedere il passo all’ucraino Sumenkin, mentre Borghi supera il tedesco Umlauf, che nella finalina toglierà la gioia del bronzo a Graziani. Invece in finale Ludovico Borghi supera sé stesso e l’avversario ucraino con un ottimo 5,79”, conquistando così il titolo di Campione Europeo Giovanile, dopo l’oro recentemente conquistato in Coppa Europa Giovanile a Tarnow e i 3 ori collezionati in Coppa nel 2021.
Ma non finisce qua, perché questa carrellata di medaglie culmina con un altro bellissimo oro, quello conquistato con caparbietà dalla trentina Agnese Fiorio (ASD Arco Climbing), in una fase finale composta da 4 atlete italiane su 8! Il team U18 femminile ha dato veramente spettacolo con Agnese, Sofia Milani (ASD King Rock Climbing), Sara Arcozzi (Istrice ASD) e Alice Strocchi (ASD Scolastica Carchidio-Strocchi), approdate ai quarti. Guadagnano la semifinale la Strocchi e la Fiorio, che in semifinale supera la francese Fontaine, mentre la Strocchi cade. Nella finale per il terzo posto non riesce ad agguantare il bronzo, ma la Fiorio porta alto il tricolore a nome di tutta la squadra, vincendo il titolo di Campionessa Europea Giovanile Speed.
Grande soddisfazione per il Direttore Tecnico di specialità Speed Aldo Reggi: “Ottima prestazione dei nostri ragazzi della Nazionale Giovanile Speed con 4 podi in 6 categorie. Aldilà delle medaglie, che fanno sempre piacere, hanno fatto segnare dei tempi molto interessanti in vista dei loro futuri appuntamenti internazionali”.
Infatti l’eccezionale prestazione dei nostri giovani climbers azzurri fa ben sperare in vista dei Campionati del Mondo Giovanili, che si svolgeranno a Seul dal 17 al 28 agosto.
Ma le soddisfazioni non si sono esaurite nella specialità Speed: anche il Boulder ha riservato grandi emozioni, con l’argento di Irina Daziano e con delle notevolissime prestazioni personali e di squadra.
Nelle qualifiche Under 20 Niccolò Antony Salvatore (Gollum Climbing Academy), Luca Boldrini (Deva Wall ASD), Daniele Panci (Rock Dreams SSD) e Filippo Rabaglia (Parma Climbing ASD) entrano in semifinale, ma non si aggiudicano il pass per la finale e terminano Panci 13°, Rabaglia 15°, Boldrini 16° e Salvatore 17°.
Per il comparto femminile accedono alla fase finale Irina Daziano (ASD InOut) e Giulia Previtali (Climberg ASD Bergamo), mentre Federica Papetti (Rock Brescia ASD) si ferma al 13° posto. In finale la Previtali conferma il suo 7° piazzamento, mentre Irina Daziano con 4 zone, 1 top, 13 e 5 tentativi, conquista un importantissimo argento! La diciannovenne di Chiusa di Pesio (CN), attiva in competizioni internazionali dal 2018, è al suo primo podio.
Nella categoria Under 18 Erik Settimo (Opera Verticale ASD) e Sergio Bortolameotti (Parma Climbing ASD) si qualificano per la semifinale, dove si piazzano 18° e 21°. Gli altri azzurri Simone Belardinelli (Climbing Side Roma) e Francesco Marchionni (Gollum Climbing Academy) si piazzano rispettivamente 25° e 29°.
Nel team femminile Francesca Matuella (ASD Arco Climbing), che vanta numerose partecipazioni a competizioni internazionali in tutte e tre le specialità, dopo una buona prova in qualifica approda alla semifinale e si piazza al nono posto, perdendo di un soffio la possibilità di partecipare alla finale.
Stella Giacani (The Change Climbing Revolution), dopo aver assaggiato l’atmosfera della Coppa Europa senior a Loverval, strappa il pass per la semifinale e termina al 22° posto. Leonie Hofer (AVS Passeier) si ferma alle qualifiche, col 28° posto.
Nell’Under 16 si qualificano per la semifinale Elena Brunetti (Climbing Side Roma) e Bettina Dorfmann (AVS Brixen), che si fermano rispettivamente al 17° e al 19° posto.
Nella squadra maschile si qualificano per le semifinali il romano Tommaso Milanese (SSD Star Wall Climbing Park) e il piemontese Gianluca Vighetti (Escape S.S.D). Vighetti si piazza al 10° posto, mentre Milanese riesce a conquistare un posto in finale, dove si piazza ad un onorevole 6° posto.
Nel frattempo l’élite mondiale dell’arrampicata con zone e top era radunata in Italia, per la Coppa del Mondo Boulder a Bressanone, penultima tappa di stagione, che ha ottenuto un ottimo successo dal punto di vista organizzativo e di spettacolo.
La ventunenne perugina Miriam Fogu (ASD Arrampicata Libera), che qui alla Vertikale Brixen nel 2019 aveva conquistato l’argento ai Campionati Europei Giovanili, realizza una valida prova in qualifica, guadagnandosi un posto in semifinale. Purtroppo però non riesce ad accedere alla finale e si piazza in 20° posizione.
Le altre italiane Camilla Moroni (Fiamme Oro Moena) e Giorgia Tesio (Centro Sportivo Esercito) si piazzano pari merito al 23° posto, Giulia Medici (Sport Promotion) al 55°, Claudia Ghisolfi (Fiamme Oro Moena) al 62°, Caterina Dal Zotto (ASD We Rock) al 63° e Laura Rogora (Fiamme Oro Moena) al 65°.
Conquistano invece gli ambiti gradini del podio la “solita” Natalia Grossman (unica a raggiungere tutti e 4 i top), la coreana Chaehyun Seo e infine la serba Stasa Gejo.
Per quanto riguarda il team maschile le gare di qualifica lasciano tutti gli azzurri fuori dalla semifinale, con i seguenti piazzamenti: Nicolò Sartirana (ASD Climbers Triuggio) 31°, Pietro Vidi (ASD Arco Climbing) 43°, Gabriele Moroni (ASD Kundalini) 45°, Filip Schenk (Fiamme Oro Moena) 51°, Davide Colombo (Fiamme Oro Moena) 53°, Michael Piccolruaz (Fiamme Oro Moena) 70°.
Il podio maschile è composto dal britannico Toby Roberts (già bronzo a Salt Lake City), argento per il coreano Dohyun Lee, reduce dal trionfo di Praga e bronzo per il giapponese Yoshiyuki Ogata.
L’appuntamento con il sesto e ultimo appuntamento di Coppa del Mondo Boulder è a strettissimo giro, dal 14 al 18 giugno, ad Innsbruck. Sarà la tappa di passaggio del testimone, con la conclusione della Coppa Boulder e l’inizio della Coppa Lead, e sancirà i vincitori della Coppa di specialità.
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