L’Arsenal prova a dare un senso alla partita e al 6′ si porta subito avanti. Koscielny riceve palla in area e – completamente dimenticato da Abate – colpisce di testa e infila Abbiati. Tre minuti ad impegnare i rossoneri è Van Persie che riceve palla da Walcott in posizione angolata e prova a calciare, ma il diagonale dalla destra è ben devìato dall’estremo difensore milanista. L’offensiva inglese prosegue, a caccia di una rimonta insperata quanto di scarsa realizzazione. Ma al 25′, giusto per provarci e non avere rimpianti, arriva il raddoppio con un rasoterra di Rosicky, a cui Thiago Silva regala un pallone da spingere comodamente in porta per trafiggere Abbiati.
La reazione milanista è timida, innocua. Ed ecco che in casa rossonera si cominciano a rivedere i fantasmi di La Coruna, perché al 42′ l’Arsenal trova addirittura il terzo gol, su calcio di rigore. A trasformare il penalty, concesso per un fallo di Mesbah su Chamberlain, è l’oggetto del desiderio di Adriano Galliani, Van Persie, che fredda Abbiati con un tiro potente e preciso che s’insacca alla sinistra del portiere.
Il Milan prova a scacciare via gli incubi e al 45′ si fa avanti con un tiro di El Shaarawy che a pochi metri dal portiere avversario calcia fuori e spreca un’occasione. Finisce il primo tempo.
Nella ripresa la squadra di Allegri pare prender le misure, ma l’Arsenal vuole continuare a sognare un’impresa insperata e così attacca e sulla fascia sinistra è spesso una spina nel fianco di un poco lucido Mesbah. E al 58′ Van Persie mette i brividi ad Abbiati. Gervinho calcia, il portiere respinge; l’olandese colpisce e tira a botta sicura, ma l’estremo difensore rossonero c’è e compie un vero miracolo nel giro di un secondo. La reazione milanista è affidata ad un tiro, al 59′, di Nocerino dalla distanza. La conclusione finisce alle stelle, l’Arsenal non si preoccupa e continua ad offendere a caccia del miracolo. Ma al 61′ a creare qualche grattacapo ai padroni di casa ci pensa Ibrahimovic.
Lo svedese intercetta un passaggio di Szczesny per Song e dalla distanza, approfittando del portiere fuori dai pali, calcia a botta sicura. Il tiro va fuori e l’Arsenal tira un sospiro di sollievo. Dopo poco il tiro di El Shaarawy a cercare la rete, ma Szczesny è bravo a bloccare. Siamo al 68′ ed è l’ultima azione del Faraone, che lascia il suo posto ad Alberto Aquilani. Il Milan alza il baricentro; Wenger risponde con l’ingresso di Chamakh al posto di Chamberlain. Al 77′ i rossoneri avrebbero l’opportunità di porre nel cassetto i sogni inglesi di qualificazione, ma Nocerino davanti alla porta spreca clamorosamente il passaggio al bacio di Aquilani.
L’Arsenal prova ad insistere, ma Wenger perde pezzi. Fuori all’83’ Walcott per infortunio, dentro Park. A caccia del gol che può dare vita ad un impresa. Impresa accarezzata ma non realizzata, perché al 93′ finisce 3-0. Qualche rammarico per l’Arsenal, tanti sospiri di sollievo per il Milan. E il pubblico dell’Emirates ringrazia i suoi beniamini per la notte. Per il sogno sfiorato.
[Alessio Alaimo – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
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