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2008-11-05

Bolgona: esonerato Arrigoni! E' Mihajlovic il nuovo mister rossoblu


Arrigoni addio, arriva Mihajlovic. Dopo il disastroso cinque a uno subito dal Bologna in terra sarda, la società rossoblu ha dato il benservito a Daniele Arrigoni "…pur ringraziandolo per la splendida promozione dello scorso anno e per la professionalità sempre dimostrata anche nel corso di questa stagione…".
Ma la posizione di Arrigoni non era più difendibile (otto sconfitte in dieci gare), vista anche la resa senza condizione messa in mostra dai suoi giocatori contro il Cagliari.
Il nome di Mihajlovic circolava ormai da un mesetto tra le mura rossoblu e il rimbombo diventava ogni giorno più assordante. Così, all'alba dell'anno del centenario, alle 11,00 di martedì 4 novembre, è stato ufficialmente presentato a stampa e tifosi, presso il centro tecnico di Casteldebole, il nuovo tecnico del Bologna Football Club, colui che dovrà obbligatoriamente portare in salvo a giugno la scialuppa rossoblu.
Sinisa Mihajlovic, serbo, ex nazionale della Jugoslavia, porta con sé un illustre passato da calciatore, avendo indossato casacche prestigiose quali Roma, Inter e Lazio, e dentro la valigia ha la giusta voglia di stupire tipica dell'esordiente. Sì, perché per lui si tratta della prima vera esperienza da allenatore su una panchina, fatto salvo i due anni trascorsi a Milano come secondo di Mancini alla corte di Moratti.
Interpellato dalla stampa, proprio Mancini ha espresso il suo convincimento circa le qualità del suo ex-vice: "…era un esempio per tutti, bravissimo nella gestione del gruppo, sempre il primo ad arrivare e l'ultimo ad andare via, sia da giocatore che da allenatore…". Ma di Mihajlovic si ricordano soprattutto le alzate di testa legate al suo carattere non proprio "docile", si ricordano le sue magiche punizioni ma anche i brutti falli, talvolta persino gli sputi, le sfuriate in campo e fuori dal campo.
Cosa abbia indotto la dirigenza ad orientarsi su un allenatore totalmente privo di esperienza non è dato a sapersi. La Presidente Francesca Menarini ha sentenziato che "…la scelta di Sinisa Mihajlovic è arrivata all'unanimità da parte della società e del Consiglio, che la valutazione è stata fatta tra più candidati, e che proprio il serbo è quello che più ha convinto per spirito vincente e capacità…".
Capacità latenti e finora inespresse, non avendo sino ad ora mai allenato neppure nelle serie minori. Pare che i forti legami di Mihajlovic con le sue ex-squadre Inter e Lazio possano portare in rossoblu alcuni giocatori importanti, come il laterale Cesar o il centrocampista Dacourt, mentre Crespo, Cruz e Balotelli appaiono chimere irraggiungibili. Certo è che a al mercato di Gennaio bisognerà andarci con la borsa piena di denari e una classifica ancora in bilico, poiché continuando di questo passo anche gli interventi riparatori potrebbero rivelarsi già tardivi.
Naturalmente tutti noi ci auguriamo che la scelta del nuovo mister risulti azzeccata, e che lo slavo possa davvero portare alla salvezza la squadra rossoblu, ma in un momento così difficile ci si aspettava che l'orientamento per la panchina dell'ex Arrigoni potesse cadere su di un allenatore con maggiore esperienza, già avvezzo a cavalcare le onde della bagarre-retrocessione che coinvolgerà non più di cinque-sei squadre. Gli allenatori liberi erano tanti, anche con nomi altisonanti: Novellino, Papadopulo, Mondonico, Cosmi, Colomba, tutta gente abituata a lottare, a soffrire e a combattere fino all'ultima giornata.
Forse qualcuno di questi chiedeva ingaggi troppo alti, ma ha senso risparmiare tre o quattrocentomila euro rischiando poi di svalutare del 50% ed oltre l'attuale patrimonio giocatori?
D'altro canto i soldi sono dei Menarini ed è giusto che seguano le loro idee, e Mihajlovic in questo senso è per davvero la prima vera idea partorita dalla famiglia al potere. Fino ad ora, sballottati tra un Cazzola e un Tacopina, si erano sempre ritrovati davanti a giochi fatti, fatti da altri, s'intende, e per la prima volta sono stati chiamati a decidere in prima persona. Una scelta dolorosa, se è vero che fino all'ultimo il patron Renzo ha cercato di tenere in sella mister Arrigoni.
In conferenza stampa, il nuovo mister ha subito esordito con "…questa squadra si salverà.". Alla domanda di rito su cosa lo avesse condotto a Bologna, Mihajlovic ha ironicamente replicato "…il cibo, qui si mangia bene, c'è un ottimo bollito…". Nessuno che gli abbia spiegato che a Bologna abbiamo le lasagne e i tortellini, mentre in questo momento ad essere bolliti sono proprio i suoi futuri nuovi giocatori. "Ci sono giocatori di qualità -ha continuato Mihajlovic- che conosco anche abbastanza bene, Bologna è una piazza bellissima, una città con una storia calcistica alle spalle. Capisco la diffidenza della gente, non ho certo l'esperienza di Capello, ma tutti hanno dovuto cominciare la prima volta, e credetemi che fare il secondo allenatore all'Inter non è così facile come possa sembrare dall'esterno. Qui a Bologna occorrerà lavorare sul piano psicologico per recuperare lo spirito degli uomini, poi lavoreremo tanto sul campo. Sul modulo ho le idee chiare, dietro giocheremo a quattro, poi il resto si vedrà…". In bocca al lupo, Sinisa.
|di Roberto Zerbini - Fonte: www.noirossobluweb.it| - articolo letto 147 volte


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