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2008-11-10

Catania: teria & pratica


Tra teoria e pratica, quel che recita il buonsenso, e quel che poi, si giudica sui fatti.
Una partita anomala, perché anomalo è il suo dipanarsi. Meglio il Catania , passa il Cagliari, meglio il Cagliari, passa il Catania , e uno e due volte.
Un pareggio, in teoria, il risultato più giusto; a fronte del carattere dimostrato in campo dal Catania, capace di rialzarsi nella difficoltà, e del coraggio mai venuto meno al Cagliari, che sul pareggio cambiava punta con punta, mantenendo lo schema a due, senza coprirsi.
In realtà, al calcio, il più bravo non è chi gioca meglio, ma chi mette la palla più volte nella porta avversaria, con buona pace di De Coubertin e di Allegri. Catania 2, Cagliari 1 . Non ci si schioda da questo dato di fatto, e si battono le mani al Catania.
Anche se..
In teoria, il gioco sciorinato dagli etnei non può soddisfare , non pienamente. Manca la “padronanza” della metà campo avversaria, gli sfondamenti centrali, e soprattutto delle sovrapposizioni proficue, che portino a cross dentro l'area di rigore. Cartina al tornasole di ciò è il povero Paolucci al quale tocca lo stesso destino di Plasmati domenica scorsa. Non cambia modulo, non cambia atteggiamento, perché dovrebbe cambiare musica?
C'è tuttavia da constatare che le teorie lette su tomi di “tattica pedatoria” e congetturate da addetti ai lavori e non, si incrinano al 37' del primo tempo per poi crollare a 3' dalla fine, quando Sabato spiazza tutti , portiere compreso, depositando in rete un siluro sganciato su punizione.
Sabato, difensore esterno sinistro, altro “chi” imprevisto in teoria , eletto dalla “pratica” uomo partita, non certo per la prestazione, ma per il goal, da cui […] al primo paragrafetto già esposto. Da notate, non sarebbe toccato lui battere quella punizione, non se pochi minuti prima Zenga non avesse “sbagliato” , per molti, in teoria, a sostituire Mascara con Izco. E c'è di più, la punizione dalla quale nasce la rete non sarebbe mai stata accordata se, qualche minuto prima (prima), Zenga non avesse sbagliato anche il primo di cambio, sempre in teoria, mettendo fuori Paolucci per Plasmati , passando così alle due punte, al gioco più aggressivo ed offensivo chiesto dal pubblico, ed in teoria doveroso per la formazione di casa.
L'ultima in casa, prima di questa Domenica, la si è persa meritando in teoria di vincerla , o quantomeno pareggiarla, ebbene, contro il Cagliari la si è vinta, meritando in teoria di pareggiarla. Ora, battere le mani alla squadra dopo una sconfitta e mugugnare dopo una vittoria saprebbe strano, davvero strano.
E comunque, se non si è soddisfati, in teoria, senza dubbi si è stati rimborsati, in pratica, per il credito cumulato con la fortuna; quindi “Pace fatta” , nei cuori e nella classifica, e pace sia, anche per la squadra, che fino a Lunedì ha come unico obbligo quello di godersi una gara vinta, sul campo.
|di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 167 volte


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