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2008-11-14

I "mussi" vogliono tornare a volare


L’avversario è da prendere con le molle: tradizionalmente abituato a mettere in difficoltà le big del campionato, il Chievo arriva a San Siro consapevole che la classifica gli impone di cercare punti preziosi anche in trasferte proibitive come quella di Milano. Forte di cinque successi negli ultimi cinque incontri disputati in casa (alla sconfitta con il Bologna sono seguite le vittorie contro Lazio, Inter, Sampdoria, Siena e Napoli), il Milan dovrà cercare di proseguire la propria marcia contro una squadra in salute, rivitalizzata dal cambio di allenatore nonostante l’immeritata sconfitta contro la Juventus.
ECCO DI CARLO! - Beppe Iachini, l’allenatore artefice del ritorno in Serie A, è stato sostituito da Mimmo Di Carlo, alla seconda esperienza nella massima serie. Il presidente Luca Campedelli ha deciso di imprimere questa svolta con la speranza di migliorare il penultimo posto in classifica. Nonostante abbia totalizzato solamente sei punti (frutto di una vittoria e tre pareggi) il Chievo visto all’opera in questa prima parte di campionato è una squadra viva e con una precisa identità. Iachini, allievo di Novellino e protagonista in Serie A con la maglia del Venezia, ha pagato la crisi di risultati nonostante un gioco apprezzabile dal punto di vista qualitativo.
Il neo allenatore Di Carlo, positivo alla guida del Mantova e del Parma (nonostante l’esonero) ha convertito il precedente 4-4-2 in un 4-3-3 adatto alle caratteristiche dei suoi giocatori offensivi.
L’IMPORTANZA DI ESPOSITO E LANGELLA - Il 4-3-3 presentato domenica dal Chievo contro la Juventus ricorda molto il modulo adottato dal Cagliari nel biennio 2003-2005. Gli attaccanti esterni Esposito e Langella, oggi come allora, rappresentano il fulcro della manovra: dalla loro capacità di dare profondità e dettare il passaggio dipende lo sviluppo del gioco del Chievo. I due tornanti, accomunati da una felicissima esperienza sull’isola (i due giocarono addirittura insieme in nazionale, al Sant’Elia contro la Russia), hanno intrapreso percorsi nettamente diversi nelle ultime stagioni: Ciccio Esposito ha totalizzato pochissime presenze nella Roma, mentre “Arrogotutto” Langella è rinato a Bergamo grazie alla fiducia di Del Neri.
Ora che si sono ritrovati, stanno mettendo di nuovo in mostra quelle qualità viste al Sant’Elia. Il terminale offensivo, vero punto di riferimento al centro dell’attacco, è Sergio Pellissier. Toccherà a lui il compito di tenere in apprensione i centrali del Milan, sfruttando i movimenti ad allargare di Langella ed Esposito. Per supportare il tridente offensivo ci vuole un centrocampo di sostanza: ecco perché Di Carlo dovrebbe riproporre il reparto formato da Marcolini, Pinzi e Bentivoglio. Davanti a Sorrentino i quattro difensori titolari sono Mantovani, Yepes, Mandelli e Malagò: una difesa molto forte sui palloni alti che potrebbe però soffrire le accelerazioni di Kaka e compagni.
MILAN-CHIEVO = SPETTACOLO - Al suo primo anno di Serie A, il Chievo ha subito provato le vertigini dell’alta classifica e la bella sensazione di sfidare a viso aperto le grandi. Nei sei incontri disputati alla Scala del Calcio i “mussi volanti” hanno raccolto due pareggi e quattro sconfitte, ma spesso e volentieri hanno fatto soffrire il Milan più di quanto dica il risultato. Le ultime due vittorie (3-1 e 4-1) sono state ottenute dopo esser stati in svantaggio, mentre i primi quattro incontri hanno visto un soffertissimo 3-2 nel 2001, due pareggi consecutivi per 0-0 e 2-2 nel 2002 e nel 2003, e la vittoria di misura (1-0) nella primavera del 2005. Capocannoniere della sfida è Andriy Shevchenko, l’ucraino che i tifosi aspettano di rivedere decisivo come all’epoca delle spettacoli sfide tra Milan e Chievo.
LE SCELTE DI CARLETTO - Continuare la marcia senza perdere altri punti per strada è fondamentale. Ancelotti dovrebbe riproporre la formazione che ha ben giocato a Lecce, facendo rientrare dall’inizio Kaladze al posto del comunque positivo Favalli. Viste le caratteristiche dei difensori del Chievo, il mister potrebbe decidere di lanciare dall’inizio Pato, la cui velocità sarebbe un’arma importante. In questo caso l’escluso sarebbe Borriello, bocciato dalla critica ma a nostro parere autore di un’ottima partita anche allo stadio Via del Mare.
|di Gabriele Pipia - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 149 volte


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