SITUAZIONE ATTUALE: Catania: Le polemiche scaturite da qualche esternazione del tecnico, poco consona ed attinente al clima che si respira nell’ambiente etneo, hanno caratterizzato non solo l’immediato post-partita di domenica scorsa ma persino gran parte della settimana. Adesso però la situazione è rientrata e stando a sentire Zenga si è trattato solo di un equivoco dettato dai quei momenti ed attimi caldi impregnati di una forte tensione, che ha dato il là a qualche scaramuccia di troppo con la stampa. La squadra ed il tecnico sono quindi pronti e concentrati per affrontare al meglio l’avversario di turno, ancora una volta tra le “mura amiche”: il Torino del presidente Cairo. I granata l’hanno scorso uscirono trionfanti dal “Massimino” rischiando di relegare il Catania alla retrocessione per via di quel mancato risultato interno con un’avversaria diretta. Bisognerà così capitalizzare questo incontro per incrementare il bottino di punti in classifica e, tra le altre cose, chiudere questa mini-serie di due partite consecutive casalinghe con un attivo di sei punti. E’ attesa anche una buona prestazione a livello di gioco ed agonismo al fine di spazzare via definitivamente qualunque forma di insoddisfazione tra tifosi ed addetti ai lavori. La concretezza ed il cinismo nello sfruttare nel migliore dei modi gli episodi che si presenteranno, saranno le chiavi di lettura di un match che si preannuncia insidioso ma al contempo decisivo in ottica salvezza.
Torino: Dopo la sofferta vittoria interna sul Palermo nel primo anticipo della scorsa giornata, la squadra di De Biasi parte alla volta di Catania con l’obiettivo di ottenere un risultato positivo esterno, tanto sospirato dopo un terribile periodo di magra in termini di punti conquistati. Sono infatti solo due i punti ottenuti lontano dall’Olimpico di Torino, alla seconda ed alla quarta giornata con due pareggi rispettivamente con Reggina e Chievo. In totale fino ad ora i granata si sono guadagnati undici punti, sette in meno del Catania, con prestazioni condite di alti e bassi specchio della carenza di un modulo ben collaudato di pari passo con un evoluto sistema di gioco. Infatti dopo tre anni di grandi acquisti “sotto la Mole” ancora non si è riusciti ad integrare dei grandi nomi come Bianchi e Barone, tanto per citarne alcuni, assieme a quel David Di Michele in agosto spedito oltre manica. La via del consolidamento dello spogliatoio parallelamente allo sviluppo dei meccanismi tecnico-tattici voluti dal tecnico sono in “working-progress”, ma la Torino sponda granata non disdegna affatto uno sgambetto agli etnei, artefici di una partenza tanto fulminea quanto inattesa.
PROBABILI FORMAZIONI: Catania: Nonostante la risaputa riservatezza cara a mister Zenga, si potrebbero ipotizzare pochissimi cambi di formazione per la sfida con il Torino. In porta ci sarà Bizzarri con una linea difensiva composta da Sardo e Alvarez sugli esterni con la coppia indiscussa ed ormai affiatata Stovini-Silvestre. L’unica alternativa potrebbe essere costituita all’ultimo momento dall’introduzione di Rocco Sabato con il dirottamento dell’argentino Alvarez sulla corsia di destra.
A centrocampo staffetta Carboni-Biagianti, con il fiorentino che scalpita dopo il turno di riposo concessogli domenica scorsa. I suoi compagni di reparto saranno Ledesma ed Izco, quest’ultimo sarà utilizzato qualora Tedesco non dovesse farcela a scendere in campo dal primo minuto. Tridente confermatissimo con Mascara e Martinez ad inventare sulle fascie laterali per la giovane ed imprevidibile punta Paolucci. La mobilità del tridente rossoazzurro sarà come sempre un fattore di rilievo così come l’estro e la classe di tutte e tre le punte, che sono in grado di saltare l’uomo e creare sistematicamte una superiorità numerica, rigorosamente da sfruttare. Zenga si affiderà alle loro soluzioni per risolvere una partita, che vedrà un “Toro” decisamente attendista e difficile da scardinare.
Torino: De Biasi si presenterà a Catania con qualche cambio dovuto a necessità tecniche ma soprattutto fisiche, vista e considerata un’infermeria fin troppo affollata. Ancora dubbi per chi dovrà svolgere le mansioni dell’estremo difensore, a causa del recupero provvisorio ma non completo rassicurante del titolare Sereni, ben rimpiazzato recentemente dall’ex Atalanta Calderoni. Difesa priva del centrale di riferimento Natali che sarà sostituito probabilmente da Pisano, avvantaggiato nel ballottaggio con Pratali per affiancare l’inamovibile Di Loreto. I due fluidificanti saranno il rivitalizzato Diana e Obgonna. A centrocampo costeranno care le assenze in regia di Corini e più offensivamente parlando di Malonga ed il giovane Abate. Per il resto dovrebbero figurare tra i titolari Colombo e Rubin sugli esterni con Dzemaili e Barone centrali di un centrocampo alquanto inedito. Rosina rileverà Amoroso ed agirà sulla trequarti alle spalle di Stellone. Ancora panchina per Bianchi ed Abbruscato, apparsi avulsi dal sistema di gioco promosso da De Biasi.
UOMINI CHIAVE: Catania:
Silvestre- Il centrale argentino è attualmente l’elemento cardine della difesa. E’ indubbiamente il più in forma e sarà l’indiziato principale per contrastare il prestante e pericoloso Stellone. Le ultime uscite dell’ex Boca sono più che confortanti per potersi auspicare una prova più che positiva.
Biagianti- In questi scontri diretti più che la classe emerge l’agonismo, qualità principe del centrocampista fiorentino. Dovrà rendere la vita difficile a Barone e Dzemaili, bloccando le trame di gioco offensive dei torinesi, ma sopratutto non dovrà trascurare minimante il talentuoso Rosina, faro dei granata.
Mascara- Il trascinatore dei rossoazzurri è senza dubbio il folletto calatino. Le sue giocate recentemente si sono rivelati fondamentali per le sorti degli etnei. Augurarsi un altro colpo da biliardo, simile a quello di domenica scorsa, potrebbe non essere proibitivo.
Torino:
Di Loreto- E’ l’uomo di maggiore esperienza in casa granata. L’assenza di Natali continuerà a pesare e chi dovrà prendere le redini della retroguardia sarà proprio l’ex viola, specialmente in una situazione di emergenza come questa.
Barone- Il talento e le capacità di questo giocatore dovranno prima o poi venire alla luce. Un campione del mondo è sempre da temere, a maggior ragione quando in mezzo al campo non ci sarà chi potrà occupare le sue mansioni. Organizzare la manovra nelle ripartenze sarà il suo compito più importante.
Rosina- Il capitano dei granata ci castigò due anni fa nel girone di ritorno con una segnatura da antologia. E’ un uomo decisivo dotato di enormi potenzialità tecniche ancora da esprimere. La classe è limpida e cristallina e viene a galla con la sua facilità di dribbling e soluzioni imprevedibili dalla distanza. Può risolvere la partita in qualunque istante. |di Andrea Finocchiaro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 187 volte