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2008-11-16

Qui Cagliari: L'importanza di ritrovare la determinazione persa a Catania


La Fiorentina è una grande squadra, che possiede qualità tecniche (Felipe Melo, Montolivo, Pazzini, Santana), forza fisica (Gamberini, Gobbi, Vargas, Kuzmanovic) e Gilardino, ovvero un realizzatore micidiale.
Per tenerle testa, il Cagliari dovrà rendersi interprete di una prova impeccabile, ritrovando lo spirito momentaneamente perduto a Catania. Quella rossoblù è una squadra che dà il meglio quando sente di avere l'acqua alla gola- E' bastato il 5-1 al Bologna e la sensazione di essere definitivamente fuori dalla crisi innescata dalle cinque sconfitte nelle prime cinque giornate, per provocare un abbassamento di tensione.
La caduta di Catania è stata dolorosa per il morale e pesante per la classifica. Non è una frase fatta dire che i punti negli scontri diretti valgono doppio. E sinora il Cagliari di scontri salvezza ne ha persi in maniera sciocca quattro: Siena, Atalanta, Lecce e Catania. Al tirar delle somme, queste battute d'arresto potrebbero avere un peso notevole. La Fiorentina veleggia nelle zone alte e ha ambizioni notevoli.
In settimana il coro dei viola è stato monocorde: "Dobbiamo vincere per fare il salto di qualità". Come tenere testa a una squadra così forte e determinata? Il Cagliari dovrà essere compatto e combattivo. Massima attenzione a Gilardino, abile a giocare tra i due difensori centrali e sul filo del guorigioco, per sfruttare le immediate verticalizzazioni dei centrocampisti quando recuperano palla.
Ecco l'errore da evitare a ogni costo: perdere il pallone con la squadra in uscita, come accadde, per fare un esempio, con la Lazio alla prima di campionato, che portò al secondo gol di Zarate e al crollo del Cagliari. Un errore del genere sarebbe letale, perchè Gilardino, in queste situazioni, non perdona. Allo stesso tempo, credere che la Fiorentina sia solo Gilardino sarebbe un errore madornale. Ecco perchè il peso della fase difensiva non può ricadere solo sul pacchetto arretrato.
Conti, Fini e Biondini dovranno formare un blocco unico e i tre attaccanti non potranno permettersi un pomeriggio dedicato solo alla fase offensiva come contro il Bologna. Ci sarà da soffrire. Tutti insieme, in campo e in tribuna.
|Rassegna Stampa di Ivan Paone - Fonte: www.violanews.com| - articolo letto 129 volte


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