Gioco e risultato, quel che tutti volevano, quel che oggi è arrivato.
Gara sofferta, a rischio infarto, indecisa fino al novantesimo più recupero, di quelle che a vedere le prodezze realizzate si è ben speso il prezzo del biglietto o abbonamento che sia.
Il Catania sembra partire bene, ne dà solo l'illusione fino ad arrivare al minuto numero sei: il Toro attacca sulla sinistra, sembra una delle “solite” occasioni provenienti da un cross; i rossazzurri si addormentano un attimo, il traversone arriva a destinazione, Sabato è disattento, Colombo non deve far altro che depositare in rete un pallone facile facile. Bizzarri è battuto, gli etnei sono già sotto di una rete.
Passa poco, davvero poco. Appena un minuto, il Catania è in avanti con Paolucci, penetrazione in area e palla che giunge a Mascara che è lì, pronto a depositare in rete il goal del pareggio.
“Il Toro mi porta Bene” aveva detto il numero sette etneo, mai frase più adatta può essere usata in tale circostanza.
Già, uno scenario identico a quello di una settimana addietro contro il Cagliari, sempre al Massimino: sotto di una rete, bravi a recuperare, altrettanto capaci a ribaltare il risultato deficitario di partenza. L'unica differenza tra oggi ed una settimana fa sta nei tempi: il Catania questa volta si impegna sul serio, e da subito.
Pressing, possesso palla, occasioni da rete e supremazia totale. Si arriva al quarantesimo, il buon Gervasoni fischia una sacrosanta punizione. Posizione simile a quella della settimana scorsa, il fronte è però quello della curva nord: sul pallone si porta Mascara, il tiro supera la barriera e scende inesorabilmente a fil di palo , Sereni (fresco di rinnovo contrattuale, ndr) nulla può ed il Catania con una doppietta di Mascara passa in vantaggio.
Si va al riposo tra gli applausi del Massimino, la ripresa sembra essere dai presupposti un'identica fotocopia della prima frazione di gioco fino a quando, causa una pesante ingenuità di un Terlizzi da rivedere, Gervasoni è costretto ad assegnare un penalty che Amoruso realizza spiazzando Albano Bizzarri.
Per i rossazzurri è tutto da rifare.
La gara si complica, Stellone è una vera minaccia per la retroguardia etnea, Zenga nel frattempo decide di gettare nella mischia Tedesco, appena recupero.
Ed è proprio il numero 19 del Catania che con una grandissima azione personale si libera servendo ancora una volta Mascara che mette dentro il goal del definitivo 3-2.
De Biasi prova la carta Rosina, è tutto vanno, i tre punti vanno agli uomini di Zenga che si piazzano al sesto posto in classifica, raggiungendo l'Udinese. Piedi per terra, valga per la squadra, ancor più per i tifosi.
Salvi a metà, a Mascara il Torino porta davvero bene. |di Fabio Alibrio - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 172 volte