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2008-11-18

Bologna: pari di rigore contro il Siena, resiste il fortino rossoblu'


Siena-Bologna 1-1 è lo specchio abbastanza fedele di una partita dove entrambe le squadre hanno palesato i loro limiti, in fase realizzativa e di costruzione del gioco. Due squadre inevitabilmente condannate a sudarsi la salvezza fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata, bene che vada…
Un paio di parate su tiri da lunga gittata per Antonioli, un pomeriggio totalmente inoperoso per il suo collega Curci. Non a caso entrambi i gol sono arrivati su palla inattiva, da un calcio punizione per quanto riguarda il Siena e da un penalty per parte rossoblu. E ringraziare -per il Bologna- che Calajò abbia maldestramente calciato a lato un generosissimo rigore concesso al Siena dall'arbitro ad una decina di minuti dal termine, altrimenti Mihajlovic sarebbe rientrato a mani vuote dalla trasferta toscana.
Un passo indietro, si potrebbe dire, rispetto all'incontro d'esordio con la Roma. Identico il risultato, ma non nella forma e nella sostanza. Se da un lato continuano e persistono le ricorrenti indecisioni della truppa rossoblu sui calci da fermo e sulle palle alte (già 15 reti incassate di testa in dodici partite), dall'altro è mancata a Siena la determinazione che per lunghi tratti si era vista contro la Roma, e che faceva ben sperare in vista del prosieguo del torneo.
Ad eccezione del solito Mudingayi, un vero colosso del centrocampo, per il resto è stato un andare al piccolo trotto, senza grinta e senza mordente, persino quando il Bologna era sotto di un gol e avrebbe dovuto teoricamente dare il massimo per recuperare. Volpi ha fatto rimpiangere il miglior Carrus, migliore in fase di interdizione rispetto all'ex doriano, sulle fasce Marchini e Valiani hanno corso poco e spesso a vuoto, Adailton risulta "non pervenuto", eccezion fatta per il passaggio che ha portato all'atterramento di Marchini e dunque al rigore trasformato da Di Vaio.
Troppo poco per sperare di salvarsi, anche perché le altre non stanno a guardare, come dimostrano i successi di Reggina e Cagliari contro Udinese e Fiorentina. Il nuovo mister, dopo aver lanciato in settimana proclami di vittoria, ha atteso il secondo tempo per mandare sul terreno Marazzina e Coelho, dando quindi almeno la parvenza di provarci per davvero.
Rimandato anche lui, dunque, mister Sinisa, in attesa che dal mercato arrivi qualche inattesa sorpresa. Anche per non ritrovarsi a gennaio con la coperta talmente corta da non potervi più porre rimedio.
A Mihajlovic occorre riconoscere il merito di avere risalito la china in due partite di fila (ad Arrigoni non era mai riuscito) e di catalizzare i media molto più di quanto fosse con il tecnico di Borello. Rai e Mediaset si contendono le parole del nuovo mister, vuoi per il suo carisma, vuoi per i suoi trascorsi da calciatore prima e da secondo di Mancini poi.
E riconosciamogli pure una piccola dose di buona sorte (autogol della Roma a tempo scaduto e primo rigore a favore dell'anno a Siena) che non guasta mai, e che evidentemente non gradiva l'aria salmastra della riviera cesenate.
C'è ancora tento da lavorare, però. Aspettando il Palermo, occorrerà sfruttare la settimana per ossigenare il gruppo e per "ricalibrare" la giusta tensione, in attesa del recupero degli acciaccati Amoroso, Lavecchia e Bombardini, tra i pochi finora ad avere mostrato di avere nei piedi giocate da serie A.
|di Roberto Zerbini - Fonte: www.noirossobluweb.it| - articolo letto 178 volte


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