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2008-11-19

Fantacalcio fra Sheva al Real e Ibra pallone d'oro


Tre notizie hanno scosso l’ambiente rossonero a seguito della risicata vittoria, per altro su rigore, ai danni del Chievo.
La prima riguarda Sheva, secondo la stampa spagnola seguito dal Real Madrid alla ricerca di una valida alternativa all’infortunato Van Nistelrooy.
La seconda attiene ai cugini interisti e segnatamente al Presidente Moratti, che addirittura auspicherebbe l’aiuto incondizionato della FIGC per far vincere il pallone d’oro a Ibrahimovic.
In ultimo Beppe Favalli, un altro dei mitici, indomabili “vecchietti” rossoneri che, spostato al centro della difesa, pare abbia scoperto una nuova giovinezza inanellando buonissime prestazioni e meritandosi, addirittura, l’elogio pubblico di Adriano Galliani.
Consentiteci alcune riflessioni. Su Sheva ci siamo espressi altre volte ricordando l’esperienza milanista di Crespo. Ora come allora abbiamo ingaggiato dal Chelsea un giocatore in condizioni psico fisiche oltremodo precarie, parecchio indietro con la preparazione, a corto di allenamenti, demotivato e segnato nel morale. Sheva è tornato mortificato. Ora come allora l’artefice principale di questo disastro è stato il signor Special One. Adesso al Milan spetta il non facile compito di recuperarlo fisicamente e psicologicamente. Siamo ottimisti. Così come Crespo, Sheva è stato affidato a Milan Lab e alle pazienti cure di Mastro Ancelotti, il quale sa bene quanto importante possa essere uno Sheva tirato a lucido nella forma fisica e nel morale per il prosieguo del campionato milanista. Così come Crespo, che fu poi artefice di ottime prestazioni in maglia rossonera tornando il fuoriclasse che è sempre stato, siamo convinti che Sheva tornerà ai suoi livelli e che farà tanti gol. Occorre pazienza.
Per quel che concerne Moratti, scusateci tanto, ma troviamo il suo appello davvero inopportuno e frutto di un pizzico di presunzione. Ricordiamo in questa sede che due grandissimi giocatori del Milan avrebbero meritato senza dubbio alcuno di vincere il Pallone d’oro e non l’hanno invece mai vinto. Aggiungiamo noi, incredibilmente. Si tratta del Capitano Franco Baresi, fuoriclasse assoluto e indiscutibile, difensore straordinario, elegante, granitico e impareggiabile, l’unico che ha rinverdito in maglia rossonera il mito di un altro grandissimo, Gianni Rivera. Poi Paolo Maldini, il nostro attuale Capitano, altro difensore straordinario, altro fuoriclasse assoluto, altro interprete memorabile della grande storia del Milan. A nostro modesto avviso il più grande terzino sinistro del mondo. Eppure non è bastato. Neppure Paolo ha mai vinto il Pallone d’oro. Non ci sembra che la FIGC abbia mai preso posizione in proposito. Non neghiamo che ci sarebbe piaciuto e ci piacerebbe anche adesso. In teoria Maldini potrebbe ancora vincere il Pallone d’oro, e sarebbe certamente un atto di giustizia. Si tratta di due grandissimi fuoriclasse che hanno vinto innumerevoli trofei in Italia e all’estero, campioni italiani, e specifichiamo italiani. Mica svedesi!
In ultimo Beppe Favalli. L’ex interista ci sta sbalordendo, sta giocando con un padronanza e un entusiasmo davvero notevoli, da campione consumato, quasi fosse nato in quel ruolo. Non è un caso se lo chiamano “il professore”. Per noi non è certo una novità. Avevamo già notato i suoi progressi e più volte ne avevamo sottolineato le ottime prestazioni. I problemi sono altri. In primo luogo noi ci saremmo aspettati Senderos, non certo il buon Beppe, e saremmo parimenti felici se queste stesse ottime prestazioni le sfoggiasse finalmente il gigante svizzero. Inoltre Favalli non è certo un ragazzino, Nesta non sta per niente bene e non è un caso se la società si sta guardando intorno alla ricerca di valide alternative. Probabilmente a giugno lasceranno sia Favalli che Maldini, e saranno cavoli amari. Nomi ne circolano già tanti: Thiago Silva, Mexes, Zapata. Ottimi giocatori. Però un pensierino su Matteo Darmian lo faremmo a prescindere, profittando, magari della Coppa Italia per farlo giocare. Di questo ragazzo tutti dicono un gran bene, addirittura c’è chi lo paragona al grande Fulvio Collovati, scusate se è poco.
Però Darmian deve giocare. L’aria di Milanello gli sta giovando, così come gli stanno giovando le coccole di Mastro Ancelotti e dei compagni di squadra. Darmian è un capitale troppo importante per essere svalutato. Se confermasse tutto quello che di buono si dice su di lui, non avremmo bisogno di cercare altri difensori magari parecchio costosi. Intanto il Milan è atteso alla prova del nove: alternativa all’Inter oppure no? Certo non siamo fortunati come i nerazzurri, certo sembriamo un po’ più avanti nel gioco, certo abbiamo un telaio che i nerazzurri ancora non hanno. Però ci mancano i gol di Pato, Borriello, Shevchenko. Questo non può e non deve passare inosservato. Buon lavoro, Mastro Ancelotti.
|di Claudio D'Aleo - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 197 volte


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