PRESENTAZIONE - Belli, vincenti. Il Catania c'è, una squadra orgogliosa e combattiva. Il gioco si intravede, il predominio sull'avversario sembra essere netto, deciso. La formazione etnea si esalta, il pubblico l'accompagna. Sesto posto in classifica, 21 punti, meno 19 dall'obiettivo, 6 punti in meno alla capolista Inter. Questo è il Catania, non più semplice sogno ma pura realtà. Vinte le due partite casalinghe, i due scontri diretti, costruendo una fetta di salvezza, adesso tocca sfatare il tabù trasferta. Il prossimo impegno non è dei più abbordabili, ma, certamente, contro la Sampdoria non mancherà la voglia di vincere, o quantomeno provarci. Crederci, sempre. L'avversario di turno è ostico da affrontare, reduce dalla vittoria sul Lecce per 3-2. Il Catania di Zenga ama le sfide difficili, i giocatori sanno come affrontarle. Razionalità, pazienza e un pizzico di cinismo per abbattere il muro doriano. Fondamentale sarà il sostegno del centrocampo, affinché si blocchino le avanzate avversarie e si istaurino le ripartenze, sperando che siano determinate ed efficaci. Da una parte vi sarà l'esperienza di Franceschini, dall'altra si opporrà una nuova espressione del calcio nostrano, Marco Biagianti. Due centrocampisti polivalenti, divenuti fondamentali per le rispettive formazioni.
CARRIERA - Daniele Franceschini, nato a Roma il 13/01/1976. Cresce nelle giovanili della Lazio. Esordisce in serie A con la maglia biancoceleste il 21 aprile 1996 in Lazio-Sampdoria 3-3. Dopo le brevi esperienza al Castel di Sangro e al Foggia sposa la maglia del Chievo Verona, con la quale disputa ben 8 stagioni, intervallate da un semestre al Lecce. Con il Chievo realizza 205 presenze e 16 reti, divenendo una bandiera del club veneto. Dal 2006 milita alla Sampdoria, con la quale fin ad oggi ha compiuto 64 presenze e 8 reti.
Marco Biagianti, nato a Firenze 19/04/1984. Cresciuto nelle giovanili della Fiorentina. Non trovando fiducia e spazio nella sua amata squadra, esilia in altri lidi, giocando in serie C2. Prima con il Fano, 30 presenze, poi con il Chieti, 27 presenze ed 1 gol, poi per un biennio alla Pro Vasto, 44 presenza ed 1 gol. Da gennaio 2007 inizia la sua ascesa, sposando la maglia rossoazzurra del Catania ed esordendo in serie A il 16 aprile in Catania – Roma 0-2.
TATTICA - Due centrocampisti arcigni, incontristi di ruolo. Entrambi prediligono agire come interni di centrocampo, preferendo una disposizione tattica in cui è previsto l'impiego di un regista a fianco che possa supportarli costantemente. I due centrocampisti posseggono qualità tecniche di indiscutibile valore, malgrado la loro funzionalità in campo. Abili e costanti nel pressing, sfruttando muscoli e un'intelligenza tattica più che buona. Efficaci nel recupero del pallone trovano qualche difficoltà nell'impostazione del gioco. Agili, sempre con gli occhi sul pallone, pronti ad elidere le avanzate avversarie. Più tecnico, certamente, il talento etneo, mostrando un efficace ed esauriente gestione del pallone. Tanti gli interventi effettuati, molteplici i recuperi del pallone. Malgrado le esigue capacità realizzative, si rendono costantemente pericolosi negli ultimi 30 metri, dove non disdegnano effettuare la conclusione personale. Più concreto in questa fase si dimostra il centrocampista blucerchiato, il quale possiede un buon tiro, preciso e potente, congiunto ad un ottimo senso del gol. Caratteristiche che rendono Franceschini l'uomo da tenere d'occhio, sempre. Marcature serrate, evitando di lasciare spazio per eventuali conclusioni. Non meno insidioso potrebbe rivelarsi il centrocampista rossoazzurro, abile a trovare lo spazio per una conclusione personale, poco preciso a trovare lo specchio della porta. Migliorie tante, certezze innumerevoli. Biagianti migliora costantemente, diventa sempre più importante per l'economia della squadra. Evidente il suo stato di forma, confermate le indiscusse qualità possedute. La nazionale potrebbe divenire un primo premio per la sua carriera, per la sua audacia e determinazione che oggi l'hanno portato ad essere uno dei centrocampisti più forti del nostro campionato. Il futuro può solo sorridere a lui, meno che a Franceschini, dotato di notevole esperienza e nessun margine di miglioramento.
STATISTICHE - Quest'anno entrambi sono stati utilizzati quasi sempre. 11 partite disputate dai due giocatori. 990' di gioco per il centrocampista doriano, 917' per Biagianti. Un costante impiego dettato dalla loro importanza nei flussi di gioco della squadra. Determinanti in fase difensiva, presenti, sempre, in fase d'impostazione. Per quanto concerne gli interventi difensivi vince di poco Biagianti con ben 92 azioni decisive, tra palle rubate-interventi-rinvii-contrasti, contro i 75 di Franceschini. Simili, anche nei numeri, in fase offensiva. Presenti costantemente con 13 conclusioni personali per entrambi, di cui una sola è andata a rete per il centrocampista blucerchiato. Nessun gol fin adesso per Biagianti. In fase di possesso palla, come detto, sono molto abili, servendo con massima precisione i compagni di reparto. Biagianti ha effettuato 348 passaggi, di cui 264 riusciti, contro i 368 di Franceschini, con una percentuale superiore di passaggi riusciti, pari a 315. Determinati in fase difensiva, senza mai trascendere in molti falli. 24 falli fatti per Biagianti, puniti con sole 2 ammonizioni, contro i 17 di Franceschini, vittima di 3 cartellini gialli; nessun cartellino rosso per entrambi. DOMENICA IN CAMPO - Domenica ambedue saranno i punti cardine da cui partire per arrivare ad un risultato positivo. Franceschini sarà impiegato come interno sinistro di un centrocampo a 5, supportato dall'estro di Dessena e dal dinamismo di Del vecchio, ex rossoazzurro, divenuto protagonista assoluto della formazione doriana. Punto fermo di questa formazione, polivalente a centrocampo, insidioso e concreto in fase d'attacco, dove non fa mancare, mai, il suo apporto deciso. Da lui e da Franceschini potrebbero partire le avanzate più pericolose, tenendo sempre d'occhio le lunghe fasce adottate dal mister Mazzarri. Finalizzatore principale, nonché punta di diamante, sarà senza dubbio Antonio Cassano. Inutile dire e ricordare il suo immenso valore. Bloccarlo! Dall'altra sponda, quella etnea, Biagianti sarà arruolato, presumibilmente, negli undici titolari. Lui, fiorentino doc, occuperà la stessa posizione del suo diretto avversario, centrocampista sinistro, ma in una linea mediana a 3, dove la regia passerà tra i piedi di Ledesma. Determinante sarà il dialogo tra i due, includendo la partecipazione costante del folletto Mascara, con cui si costruiranno le azioni principali per giungere al gol. |di Angelo Giuffrida - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 199 volte