Incroci pericolosi sulla Milano-Torino. Sabato sera a San Siro la Juventus affronta nel big match di giornata i cugini del club più titolato al mondo; i rossoneri ventiquattro ore dopo scenderanno in campo sotto la Mole, ospiti dei granata nell’ennesimo appuntamento-chiave per proseguire il proprio filotto positivo. E tra i rossoneri più in forma ce ne è uno che il Torino lo conosce bene, per avervi militato un paio di stagioni fa: Cristian Abbiati. Il portierone lombardo ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni al sito ufficiale della società rossonera, acmilan.com: "Ho passato un anno bello al Torino, sono un po' emozionato e questo non lo posso negare, ma posso dire che si tratta di una partita importante per continuare la striscia di risultati utili che stiamo facendo." Risultati ai quali Cristian sta contribuendo pesantemente e con la passione di sempre: basti pensare ad una qualsiasi delle sue parate spettacolari o, più sanguignamente, al suo volto tirato durante l’esecuzione del rigore di Kakà col Chievo: Abbiati, abbandonata la sua porta, si è girato verso i tifosi della Sud, senza guardare il tiro dal dischetto. Segno evidente di attaccamento e partecipazione per uno che, non l’ha mai nascosto, è sempre stato un tifosissimo del Milan prima che di esserne il portiere. Per quanto il Toro possa sembrare avversario abbordabile, tutti sappiamo che è sempre sbagliato prendere qualsiasi partita sottogamba. Abbiati conferma questa teoria: "Il Toro è un buon gruppo, sono stati sfortunati, secondo me gli manca qualche punto in classifica. Non temo nessuno in particolare, ma hanno un grande giocatore che è Rosina. La cosa che mi preoccupa di più è la loro voglia di riscatto che potrebbe essere un'arma pericolosa. Poi contro le grandi squadre hanno sempre schierato un'ottima formazione. Sicuramente non sarà una partita facile." Ai microfoni del sito rossonero Abbiati ha aggiunto parole d’elogio per Clarence Seedorf, che in passato è stato più volte protagonista (e goleador) nelle sfide col Torino o a Torino (quindi anche contro la Juventus). Con la sincerità di sempre, ‘il cacciatore del sole’ rivela che non guarderà Inter-Juve per mantenere le energie in vista della sfida di domenica sera.
Derby d’Italia quale? Il vero milanista, si sa, se la ridacchia quando il sistema e la massa definiscono ‘derby d’Italia’ Inter-Juventus. Occorre precisare diversi punti per chiarire la questione. L’appellativo fu dato da Gianni Brera alla sfida tra i club più titolati del Paese, all’epoca Inter e Juventus appunto. Utilizzando lo stesso metro di giudizio, oggi derby d’Italia sarebbe’ Milan-Juventus. Invece col tempo i simpaticissimi Bauscia hanno modificato a loro piacimento il parametro di misura, e vedendo la bacheca rossonera gonfiarsi smisuratamente hanno ben pensato di dare al ‘derby d’Italia’ una spiegazione più difficile da scalfire: “è la sfida tra chi non è mai stato in B”. Invece poi in B ci sono finiti anche i bianconeri, e anche mettendoci tutto la buona volontà possibile è davvero faticoso continuare a dar ragione a chi si incaponisce su ‘Juve-Inter derby d’Italia’: cos’è alla fine il derby d’Italia, la sfida tra i ‘mai stati in B’ e i ‘più titolati del Paese’? Insomma, delle due definizioni date nel corso della storia a questo eterno dilemma vengono prese le due che permettono contemporaneamente di escludere il vecchio diavolo dalla faccenda. Quelle che fanno più comodo. Noi continuiamo a considerare Milan-Juve il vero derby d’Italia, e lasciamo elegantemente ai cuginetti l’illusione di sentirsi, almeno qualche volta, più importanti di quelle maglie rossonere che li bastonano quasi regolarmente! |di Rino Gissi - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 163 volte