IL DERBY LA MEDICINA MIGLIORE. SI RIVEDE IL TRENO INTER-JUVE-MILAN
La vittoria nel derby è da sempre la medicina migliore per uscire da un momento no, o se preferite da una vera e propria crisi. Il successo di misura contro la Lazio restituisce una Roma combattiva che bada alla sostanza e che lotta senza troppi “fronzoli” che punta dritto al risultato. In questa situazione forse è proprio ribaltata la gara con una Lazio più “leziosa” grazie all’ispiratissimo Zarate capace di inventare giocate alla Lavezzi anche se talvolta troppo isolato nell’azione. Un tridente spiccatamente offensivo quello laziale che tuttavia non ha creato troppi pericoli ad una retroguardia giallorossa quasi perfetta con un Juan tornato sui buoni livelli e con un Mexes che se si eccettua una leggerezza con Doni che quasi mette in porta Zarate, non ha fallito un colpo. Bravo anche Spalletti a gestire la gara con l’ingresso nella ripresa di Cassetti per Panucci e Menez per Totti. Poi la differenza l’ha fatta Baptista, “la bestia”, che ha fatto il bello e cattivo tempo legittimando una prestazione fatta di un mix di potenza e forza fisica. Difficile da domare, sbuca in occasione del vantaggio giallorosso con una deliziosa deviazione di testa. Peccato per i biancocelesti aver giocato la parte cruciale del match con un uomo in meno vista l’espulsione (per doppia ammonizione) di Ledesma. Nonostante questo però gli uomini di Delio Rossi dopo le 3 vittorie consecutive escono a testa alta dall’Olimpico: la squadra c’è e Rocchi appare in lenta ma costante crescita. IL TRIO E’ TORNATO - Classifica alla mano si può dire che il trio delle tre grandi del calcio è tornato. L’Inter tiene fede alle parole del tecnico e con le magie di Ibra si sbarazza ad inizio ripresa di un Palermo bello a metà. Per la Juventus è una prova corale di forza e convinzione a regalare un tondo e forse un po’ troppo come dimensioni successo contro un Genoa ben organizzato ma un po’ “molle” in difesa. Quindi il Milan che causa diverse assenze ed alcuni giocatori non al top soffre più del dovuto con il Chievo e passa solo su calcio di rigore. Qualche giocata di Ronaldinho e Pato sono troppo poco per superare nettamente un buon Chievo con carattere e con una disposizione tattica per niente rinunciataria. IL GRUPPO SI SPEZZA, IL CATANIA NO – Le inseguitrici del gruppo falliscono tutte contemporaneamente. Segno che qualcosa in questo campionato stia cambiando? Forse una casualità ma forse anche la mancanza di rose attrezzate a sopportare momenti di calo fisiologico. Parliamo dell’Udinese che sembra aver perso benzina e brillantezza. Categorico il tecnico che ammonisce i suoi: “Oggi non c'è niente da salvare nella nostra prestazione, abbiamo meritato ampiamente di perdere. Questa partita ci deve servire da lezione, ci fa capire che se non affrontiamo le partite in una certa maniera diventiamo perforabili da chiunque. Siamo una squadra giovane e questa sconfitta servirà per il futuro”. Non va meglio alla Fiorentina che perde 1-0 a Cagliari e recrimina sulle occasioni mancate anche se il tecnico rivolge parte delle colpe ad una conduzione arbitrale poco “equa”: “ci ha condannato l'episodio: visto che è stato generoso il rigore su Acquafresca, l'arbitro poteva essere generoso anche con noi”. Il Napoli cade a Bergamo in un campo storicamente “stregato”. Sicuramente poco di più hanno fatto gli azzurri per vincere il match che grazie ad alcune discutibili decisioni arbitrali poteva finire con un’ insperato quando immeritato pari. Il tecnico Reja applaude gli avversari: “L’Atalanta ha fatto sicuramente qualcosa in più di noi e la sua vittoria penso sia legittima”.
La nota fuori dal coro e “positivissima” è quella del Catania che vince l’ennesima partita casalinga trascinato da un fenomenale Mascara, autore di una tripletta. Un successo che l’attaccante etneo non scorderà facilmente: “Ho superato il record di sei reti, speriamo di finire in doppia cifra ma prima di tutto viene il Catania e non gli obiettivi personali”. Piegato anche il toro, la squadra siciliana continua a sorprendere e a rimanere a ridosso delle grandi in classifica. DUE BEI COLPI DI CODA – Per la lotta alla salvezza ottimi colpi di Cagliari e Reggina il primo in casa il secondo fuori. Merito o demeriti degli avversari? Probabilmente un mix che tuttavia accorcia ulteriormente la classifica. Prezioso anche il punto conquistato dal Bologna a Siena dopo che i toscani hanno fallito il gol vittoria su rigore fallito da Calaiò. Un Lecce sempre in rincorsa per poco non ribalta il punteggio a Marassi. 3-2 per i blucerchiati e Cassano che torna a segnare e a far segnare e sognare i propri tifosi.
|Calcio Magazine.net - Redazione Sportiva L'Opinionista| - articolo letto 129 volte