La bestia nera è quella che ti fa gol nei secondi finali, e te lo fa con lo stesso giocatore che ti ha condannato nei minuti finali lo scorso anno al S.Elia, quel figlio… d’arte che si chiama Daniele Conti. La bestia nera è quella squadra che la metti sotto 3 a 1 ad una manciata di minuti dalla fine, ma poi ti accorgi che il tuo uomo migliore Lavezzi passa per caso, e per…sfiga davanti al tiro di Russotto (peccato per il ragazzo), sfiorando di tacco la palla e permettendo all’arbitro di annullarti un bellissimo gol.
La bestia nera è quella squadra che ti distrae un tuo difensore a centrocampo (Contini) con chi stava farfugliando? E ti infila in modo orribile, devastante per un pubblico che già assaporava il riscatto di Bergamo, e il momentaneo ma prestigioso secondo posto.
Da Contini a Conti il passo è breve, ancora gol subiti nei minuti finali, se questo Napoli non dovesse ancora crescere tanto non saremmo qui a…sognare traguardi impossibili, ma a… pretenderli, ma sappiamo che oggi non è così.
La bestia nera è quella squadra che ti fa ricordare solo a freddo, mentre scendi gli scaloni dello stadio che Hamsik è tornato al gol. Ottimo deterrente per la sua piccola metamorfosi che sembra abbia un po’ frenato il talentuoso ragazzo dell’est.
La bestia nera è quella squadra che ti fa persino gioire a META’ per il primo gol su punizione di Ezechiele Lavezzi. Che bravo il motorino azzurro che avrà “annusato” con l’Argentina il piede magico di mister Diego e, puntualmente l’ha messo in pratica. Ma non è bastato a questo Napoli che per la prima volta in questo campionato non firma la vittoria dopo 2 turni, ma soprattutto è la prima volta che non regala i 3 punti alla folla partenopea.
Arriva l’Inter nel momento più delicato per gli azzurri, e nel momento più forte per i neroazzurri. E qui sta tutta la magia del pallone, ogni pronostico o speranza si scontra con l’incredibile alternanza di risultati che sta proponendo questo atipico campionato.
Il Napoli torna in terra lombarda dove ancora vivi, cocenti e recenti sono le delusioni (Milan e Atalanta). Scrollarsi di dosso ogni remora, ogni inutile responsabilità, che torni il Napoli sbarazzino, attenzione sbarazzino non DISTRATTO come spesso sta accadendo, soprattutto in difesa.
Solo il contraccolpo di una dura sconfitta a Milano potrebbe minare un Napoli ancora più che vivo, ma saranno le successive due gare in casa consecutive con Siena e Lecce che diranno quanto il Napoli soffre le cosidette “piccole”. E quanto il Napoli vorrà e saprà stare nel mucchio della Champions. Quel posto è ancora vacante, ma non lasciamo che le “altre” prendano fiato e speranze.
Chi vivrà vedrà, a noi non è dato saper ciò che il destino già sa. |di Giuseppe Giannotti - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 159 volte