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2008-11-29

Le ambizioni del Palermo


Accettato amaramente il pareggio di Torino, il Milan di Carlo Ancelotti si sta concentrando sulla fondamentale trasferta di Palermo: uscire con i tre punti dal Barbera significherebbe dare un segnale forte alle concorrenti e riacquisire convinzione dopo l’amaro verdetto dell’Olimpico.
Il mister ha dichiarato di attendersi una “gara di sostanza”, forse memore della clamorosa sconfitta di un anno fa. Autori di una delle migliori prestazioni della stagione, i ragazzi andarono in vantaggio con Seedorf e comandarono la partita per un oltre un’ora sfiorando più volte il raddoppio, salvo poi distrarsi nell’ultima parte del match e regalare (con la complicità del signor Farina) la vittoria ai rosanero. Compattezza e cinismo saranno dunque molto importanti per superare una squadra carica e tosta come questo Palermo.
MAGO BALLARDINI - Un avvio di stagione balbettante ha convinto (ma con uno come lui ci vuole poco…) il Patron Zamparini ha esonerare Mister Colantuono. Il tecnico romano, già cacciato e poi ripreso la scorsa stagione, è stato sostituito da uno dei migliori tecnici emergenti della Serie A: Davide Ballardini.
Ballardini, da molti considerato l’erede di Sacchi per le sue origini romagnole e la grande attenzione tattica, è stato portato in Sicilia con un blitz dell’ultim’ora proprio quando stava per firmare un accordo con il West Ham. Dopo le positive esperienze nei settori giovanili di Cesena e Milan, Ballardini si è fatto conoscere alla guida della Sambenedettese in C1, per poi vivere due esperienze negative a Cagliari in A e a Pescara in B.
La sua grande occasione è stata quella di accettare la seconda proposta del presidente Cellino, prendendo un Cagliari allo sbando che stava affondando verso la retrocessione. E qui il mister ha fatto il suo capolavoro: grande organizzazione tattica, gruppo compatto, bel gioco, media punti da zona champion’s e, naturale conseguenza, strepitosa salvezza! Il rinnovo del contratto non è arrivato per motivi economici, e così Ballardini ha potuto vagliare le molte offerte pervenutegli in estate per poi sposare l’ambizioso progetto rosanero.
OBIETTIVO UEFA - Attualmente il Palermo si trova all’undicesimo posto in classifica, grazie ai diciassette punti ottenuti fin qui. Se le sedici reti fatte sono nella media, le diciotto subite sono senza dubbio troppe per una squadra che punta senza nascondersi ad un piazzamento Uefa. Nell’ultimo match giocato ha pareggiato per uno a uno a Bologna, segnando con Succi nei minuti di recupero dopo un assedio guidato da Miccoli.
L ‘ultima partita casalinga, invece, ha visto il Palermo soccombere due a zero davanti ad un’Inter Ibra-dipendente: solo il fuoriclasse svedese è riuscito a impensierire Fontana, espugnando da solo il Barbera.
IL PERICOLO E’ MICCOLI - Il matrimonio tra Ballardini e Palermo, iniziato nel migliore dei modi, ha rischiato di interrompersi bruscamente a causa di una serie di risultati negativi (al presidente non sono andate giù le sconfitte di Torino e Catania), ma per una volta ha prevalso la logica e il mister è rimasto al suo posto. Il 4-4-2 di Colantuono, basato prevalentemente sull’uso delle fasce laterali, è stato mutato in un 4-3-1-2 più adatto alle caratteristiche degli uomini offensivi rosanero. I più favoriti da questo modulo sono Miccoli, libero di svariare da seconda punta, e Fabio Simplicio, rigenerato come trequartista alle spalle delle punte. L’altro attaccante, Cavani, non è un vero centravanti di ruolo ma è molto rapido e bravo a dialogare nello stretto con i compagni di reparto.
Il fulcro del gioco è il regista Liverani, affiancato da un cursore di qualità (Bresciano) e uno di quantità (Nocerino). Davanti ad Amelia (rientrato dall’infortunio dopo le buone prestazioni dell’intramontabile Fontana) giocheranno Balzaretti, Cassani, Bovo e Carrozzieri. Come contro Chievo e Torino, il Milan si trova ad affrontare due centrali difensivi molto forti di testa ma lenti e ruvidi tecnicamente: speriamo che questa volta la qualità delle nostre bocche da fuoco possa fare la differenza.
MILAN: DUE SOLUZIONI - Prima di decidere chi scenderà in campo, lo staff di Ancelotti valuterà le condizioni di chi ha giocato in Coppa Uefa. Potrebbe essere confermata la squadra che ha giocato all’Olimpico di Torino, salvo lo squalificato Kaka. Due possibili soluzioni per sostituire il bambino d’oro: inserire Flamini spostando Seedorf sulla linea dei trequartisti darebbe peso e forza al centrocampo troppo leggero visto domenica sera; mettere in campo una punta vera (Sheva?) al fianco di Pato garantirebbe peso e profondità alle azioni offensive del Milan. Entrambe le soluzioni sembrano plausibili e praticabili.
|di Gabriele Pipia - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 156 volte


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