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2008-11-30

Catania: più concretezza


Pronti-via e Lecce subito in avanti.
Solito Catania dei primi minuti, impaurito, incapace di creare occasioni e di difendere nel migliore dei modi, bravo soltanto a non subire, così come era stato nelle ultime prestazioni casalinghe, quel famoso gol iniziale poi difficile da rimontare. Il Lecce tuttavia alla rete c’è andato vicino, proprio in apertura, con una punizione insidiosissima sulla quale Bizzarri niente avrebbe potuto se il pallone non fosse finito di poco alto sopra la traversa.
Passati i cinque minuti di spauracchio, il Catania guadagna metri e comincia a fare, imponendolo, il suo gioco, fatto di un’ottima fase offensiva con Plasmati, Paolucci e Mascara, un po’ povero a centrocampo ma con Biagianti e Ledesma autori di una prestazione da incorniciare.
I rossazzurri dominano, il Lecce appare arroccato e pronto a portarsi a casa il punticino dal Massimino, non considerando il fatto che di minuti al termine del match ne manchino più di ottanta. E le insidie per la porta difesa da Benussi non mancano, anche perché l’estremo leccese non si dimostra impeccabile, soprattutto sulle uscite.
Da segnalare l’occasione capitata sulla testa di Paolucci su angolo battuto da Sabato sull’out destro e la mischia a centro area con il pallone clamorosamente finito sopra la traversa a porta sguarnita. Bene nella prima parte di match il duo Paolucci – Plasmati, con il primo più in vena del secondo, calante con il passare dei minuti.
Si giunge all’intervallo tra gli applausi del Massimino e i fischi degli stessi tifosi per un arbitraggio che ai più è apparso pessimo da entrambi i lati.
La ripresa comincia con l’ennesimo monologo del Catania, con i ragazzi di Zenga bravi a crearsi le migliori occasioni da rete, costringendo il Lecce esclusivamente sulla difensiva.
Paolucci si dimostra in grande spolvero fin dai primi minuti quando, dopo una straordinaria azione insistita, conclude in precario equilibrio colpendo in pieno in palo. Neanche il tempo di mettersi le mani nei capelli ed il numero 9 etneo sigla la rete dell’1-0: out sinistro d’attacco, palla sul sinistro, conclusione ad incrociare sul palo destro e pallone nel set. Il Massimino esplode, la paura di una gara a reti bianche svanisce.
Si pensa subito che il Catania possa chiudere in contropiede la gara, ma niente di tutto ciò, il Lecce getta nella mischia Alvarez Castillo; passano due minuti, Sabato si fa ingannare su un lancio lungo, il pallone arriva al numero 11 pugliese che da fuori batte un impotente Bizzarri che nulla può nella circostanza.
Il Catania torna in avanti, colleziona una serie di calci d’angolo e va ancora vicino alla rete con Paolucci che da fuori costringe Benussi alla presa in due tempi; anche il Lecce ci prova ma non in modo efficace. Finisce 1-1, potevano essere tre punti, ne è arrivato uno.
La classifica uno sbaglio lo permette, la prestazione lascia fiduciosi per il futuro, non fosse per qualche distrazione che andrebbe evitata.
|di Fabio Alibrio - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 170 volte


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