Semeraro: «Il mio Lecce vincerà 1-0, ma per salvarci serviranno i rinforzi»
Anticipate le strategie di mercato. In arrivo un centrocampista italiano, via quattro giocatori Rimpianti per i mancati ingaggi estivi di Kharja e Paloschi Presidente Giovanni Semeraro, domenica il Via del Mare apre le porte alla Juventus e il Lecce rischia di sprofondare in piena zona retrocessione.
E' soddisfatto, fin qui, del rendimento della sua squadra?
«Tutto sommato, sì. Abbiamo steccato un paio di partite, a Reggio Calabria e in casa con la Roma. Nel primo caso, innervosendoci, siamo caduti nella trappola dei calabresi. Nel secondo, abbiamo giocato con pochi attributi. Alla nostra classifica manca qualcosa. I due punti persi con il Palermo, altrettanti forse con la Lazio. Un piccolo patrimonio che può pesare, nei conti di un'intera stagione».
Qualcuno sostiene: è colpa del manico, cioè di Beretta. Vero o falso?
«Falso. Beretta è un signor tecnico, sviluppa nuove metodologie di lavoro, cura molto la psicologia del gruppo. Ha bisogno di sentire attorno a sè fiducia. Da me, ce l'ha. Con Beretta il Lecce può aprire un ciclo, ne sono convinto ».
Allora qual è il problema? Un organico non competitivo a sufficienza per raggiungere la salvezza senza patemi?
«A mio avviso, non funzionano alcuni meccanismi a centrocampo. Siamo in difetto di palleggiatori, Caserta non si è inserito ancora con la personalità che ci aspettavamo da lui».
Decrittando: a gennaio il Lecce darà via Caserta e prenderà una pedina di qualità in mezzo al campo?
«No. O comunque, no in parte».
Ossia?
«Da Caserta, ma anche da Cacia, attendiamo prove di maggior carattere, segnali di un inserimento forte. Ciò non significa che daremo via lui o Cacia. Di sicuro, ingaggeremo un centrocampista completo, di spessore, italiano. Uno straniero, a meno che non giochi già nel nostro campionato, richiederebbe tempi di ambientamento che il Lecce non può permettersi».
Chi, per la precisione?
«Facciamolo decidere a Beretta e Angelozzi».
Sarà l'unico acquisto?
«Sarà un ritocco necessario. Per il resto, vedremo. Dovremo intanto sfoltire. In estate probabilmente abbiamo allargato troppo la rosa, senza trovare le contropartite adeguate alle nostre esigenze. Tre o quattro ragazzi che ci sono stati richiesti, a cominciare da Basta, andranno a farsi le ossa altrove».
Basterà un solo ritocco per una permanenza tranquilla?
«Non lo so, ma temo di no. Credo che alla riapertura delle trattative, mai come stavolta, occorra investire. Le concorrenti dirette si rinforzeranno notevolmente. Bisogna predisporre la contraerea».
Ha qualche rimpianto per un giocatore che poteva essere preso e non è arrivato?
«Due: Kharja e Paloschi. Con il secondo avevamo già firmato il contratto con il Milan. Il diritto di riscatto era a nostro favore. Poi il Milan ci chiese di annullare tutto, perchè faticava a ingaggiare Ronaldinho e Sheva. Virammo allora su Castillo».
Per facilitare il compito del suo Lecce, quale giocatore toglierebbe alla Juventus?
«Del Piero. Un calciatore fantastico, un ragazzo splendido. Ho avuto modo di parlare con lui a Torino, di recente, in occasione della presentazione del progetto del nuovo stadio. E' modernissimo, Alex, conservando i valori di una volta. I tatuaggi, per esempio, non li vedi sui suoi bicipiti».
Come contro il Milan, il Via del Mare si riempirà. Un'arma in più per il Lecce?
«A parte i soliti affezionati, gli altri vengono per tifare Milan, Juve o Inter. Solita storia, la nostra tifoseria è un po' snob. E' da sempre così».
Pronostico scontato? Troppa differenza? Vincono i bianconeri?
«Vince il Lecce, 1-0 o 2-1. Decide Tiribocchi, il nostro giocatore più generoso ».
Ha nostalgia del derby con il Bari?
«No. Con tutto quello che combinano i tifosi, meglio non giocarlo più».
E con Conte, a proposito di Juve e Bari, è ancora arrabbiato dopo le polemiche del maggio scorso?
«Per niente. Ad Antonio voglio bene. Ricordo che quando lui giocava in bianconero, nel 1996, venne a trovarmi in clinica a Torino. Certi gesti non si dimenticano». |Corriere del Mezzogiorno (Lecce) - Fonte: www.leccegiallorossa.net| - articolo letto 154 volte