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2008-12-01

INTER LEPRE, MILAN POCHE LUCI


Sono bastati 25 minuti agli uomini di Mourinho per ipotecare il successo nel delicato scontro casalingo contro il Napoli. Uno-due terrificante di Cordoba e Muntari che mettono il sigillo su una partenza sprint che ha preso un po’ in contropiede un Napoli che al contrario ha messo tempo a carburare. La gara è stata viva fino alla fine grazie a Lavezzi che oltre a riportare il risultato in bilico con la sua straordinaria invenzione al 36esimo , riesce sempre a trovare gli spunti per tenere in apprensione la retroguardia neroazzurra. Una gara dove agli azzurri è mancato un Hamsik in più e alcuni giocatori sotto tono per tenere il passo e riequilibrare il match. Gli uomini di Mourinho anche nella ripresa riescono a gestire il punteggio senza grossi patemi e avendo con Zanetti la palla più pericolosa per portarsi sul 3-1. Una gara dunque saggia che ha mostrato ancora una volta lo spessore dei giocatori neroazzurri che quando pigiano sull’acceleratore sembrano davvero avere una marcia in più.
CROLLO ROSSONERO, SALVO SOLO DINHO. CHE AMELI PERO’ – Gara di rara bellezza quella del Barbera, un posticipo meritevole di essere seguito attentamente. Grande prova degli uomini di Ballardini che hanno messo in costante difficoltà la difesa rossonera grazie ai continui e veloci tagli di Cavani e Miccoli ben accompagnati da manovre corali con i terzini spesso a sostegno della manovra. Punteggio che non si sblocca nella prima frazione di gioco grazie anche ad Abbiati e ad alcune provvidenziali deviazioni della difesa rossonera. Ma il Milan poteva passare in occasione del contropiede di Pato che frutta un rigore ben neutralizzato da Amelia su Ronaldinho.
Tuttavia per il numero uno rosanero si è trattato solo di uno degli interventi straordinari compiuti durante la gara. Ripresa che fa dilagare la squadra di Ballardini grazie anche ad un calo fisico dei più lenti difensori rossoneri che si vedono superare con Miccoli, Cavani e Simplicio quasi inermi. Un crollo che vieni in piccola parte rimarginato da un finale rabbioso dove i rossoneri si ricordano di essere ancora campioni mondiali in carica per club e si buttano a pieno organico nell’area dei padroni di casa. Una serpentina di Dinho frutta il gol della bandiera su rigore, poi è una sfida nella sfida tra gli uomini di Ancelotti e Amelia. Una sconfitta pesante che tiene il club rossonero assieme alla Juventus vittoriosa per 4-0 nel brillante anticipo contro la Reggina a -6 dall’Inter, creando così i presupposti per un mini fuga della “lepre” di turno.
ROMA-LAZIO EFFETTI DERBY ANCORA VIVI – Dopo le due facce di Milano, le due di Roma. Destini che sembrano rovesciarsi perché dopo il derby la Roma è tornata gradualmente ai suoi livelli mentre la Lazio sembra aver smarrito lo smalto dei primi turni di campionato con uno Zarate oggi piuttosto opaco. Se da un lato infatti i giallorossi vincono una difficile gara contro la Fiorentina grazie ad un’ottima conclusione di capitan Totti (che ha anche colpito un palo), i biancocelesti crollano a Bergamo mostrando lacune difensive e soffrendo non poco l’assenza di Pandev. Dunque da un lato la super sfida dell’Olimpico ci restituisce una squadra in salute nonostante siano ancora diversi i problemi legati ad infortuni e alcune condizioni precarie di alcuni giocatori, dall’altro il campionato mette un freno ad un avvio straripante degli uomini di Delio Rossi che probabilmente pagano a caro prezzo anche un fisiologico calo fisico.
COLPI DI … CODA – Non mancano le sorprese in questo turno soprattutto in fondo alla classifica. Gran colpo del Chievo Verona che espugna il Friuli grazie alla sfortunata deviazione del rientrante Felipe. Chi sbaglia nel calcio spesso paga così come è successo agli uomini di Marino: l’episodio dell’espulsione di Di Natale e una costante imprecisione sotto porta hanno finito per regalare l’occasione propizia agli ospiti che concretizzano al massimo le azioni avute. Se il Chievo sorride non da meno lo sono il Bologna e il Lecce che raccolgono due pari in campi statisticamente e non solo davvero difficili come Gena e Catania. Bene il Cagliari che continuano la risalita grazie alla rete di Jeda che fredda una Samp poco reattiva che ha fatto vedere cose buone solo nel finale di gara. Anche il Siena prende 3 punti pesanti alle spese di un Toro, discreto solo nella ripresa ma insufficiente per poter creare le occasioni giuste per un pari. Le migliori occasioni sono state di Rosina su punizione: tanto bravo quanto sfortunato nelle traiettorie.
Alla luce dei risultati ed osservando la classifica troviamo il terzetto “storico” Inter-Milan-Juve ad essere in lotta per lo scudetto con una grande lotta per il 4°posto dove anche la Roma può tornare a sperare. Intricata anche la lotta salvezza con un Chievo ultimo ma in ripresa e con Cagliari e Siena che fanno un bel passo in avanti. Importante per Bologna, Lecce, Reggina e Torino trovare continuità anche in trasferta e cercare di centrare il bottino pieno in casa. Dopo i 4 1-1 dei rossoblu per la squadra di Mihailovic è giunta l’ora di cambiare un po’ il vento… che sia una pesante eredità del vecchio Mancio, quello che tempo fa veniva chiamato mister X?
|Calcio Magazine.net - Redazione Sportiva L'Opinionista| - articolo letto 113 volte


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