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2008-12-11

Rocchi: "Già da domenica fuori dalla crisi"


Sguardo sorridente e rasserenante come un vero capitano che si rispetti. Tommaso Rocchi si fa spazio nella folla tra autografi, e foto ricordo, lentamente, orgogliosamente, con quella gioia che appaga chi sa di esser amato fino all’inverosimile.
Centro Commerciale Pam di Frosinone, i colori biancocelesti hanno trovato da ieri il loro punto di ritrovo. Lazio Style 1900 è il nuovo corner a tinte laziali, che ha aperto i battenti e per il quale più di 500 persone sono accorse per gridare forza Lazio. Lui Tommy gol, il capitano, non poteva mancare, accompagnato da Lotito, Delio Rossi, l’addetto stampa De Martino e lo storico Team Manager Manzini. Tutti in riga tutti in alta uniforme con le effigi dell’aquila sul petto a simboleggiare un’appartenenza di cui andare fieri. Il momento non è dei migliori e un punto in quattro partite incassato nell’ultimo mese è un chiaro altolà al facile ottimismo.
La Lazio è in crisi di risultati e di gioco, dopo un inizio spumeggiante che l’aveva fatta decollare verso le zone alte della classifica. Tommaso Rocchi però non si nasconde e ai microfoni del programma Terzo Tempo in onda su Extra Tv domani sera, e del quotidiano La Provincia, analizza in esclusiva l’attuale momento Lazio, indirizzando lo sguardo verso il futuro, con quel coraggio speciale che conviene a un capitano…

Tommaso ti aspettavi tanta gente qui a Frosinone per inaugurare un negozio della Lazio?

“Lo immaginavo, ma vedendolo e tutt’altra cosa. È importante avere dei luoghi di ritrovo per la gente che ama questa squadra e questi colori. È bello veramente”.

Tanto amore per la Lazio, che dopo un inizio esaltante ha frenato improvvisamente. Cosa accade ?

“Accade che bisogna restare umili. Ultimamente abbiamo avuto partite non felici però non penso sia grave, perché la squadra c’è e ha voglia di recuperare per fare un campionato da protagonista”.

Contro l’Inter sembrava che foste rimasti negli spogliatoi. Come ve lo siete spiegati quel gol subito a freddo?

“Diciamo che lì c’è stata una piccola disattenzione e il fatto di aver subito un gol nei primi minuti ha messo la partita immediatamente nei binari sbagliati. Poi quando giochi con una squadra importante come l’Inter non vanno commessi errori e invece la sfortuna ha voluto che prima del riposo siamo andati addirittura sotto di due gol e a quel punto la partita era diventata troppo difficile”.

L’attacco prima era il punto di forza della Lazio, ora non si segna più…

“Penso che sia quando le cose vanno bene, sia quando vanno male, un unico reparto non può esser messo sotto accusa. Dobbiamo ritrovare certi movimenti che permettono alla squadra di esprimersi al meglio. Io credo che quando si prende gol o non si riesce a farli la colpa è di tutti, ora è giunto il momento di ritrovarci per il bene della squadra. L’importante è capire dove sbagliamo”.

E adesso la Lazio ha capito dove sbagliava?

“Sicuramente ha capito che se non gioca da squadra difficilmente farà risultato. Ci vuole la forza, la determinazione e la concentrazione giusta per fare risultato. C’è bisogno di dare il massimo per ritrovare la vittoria. Occorre che tutti ci si aiuti, che si corra anche per il compagno e poi certo un po’ di fortuna non guasta…”

Qualcuno lamenta l’assenza di leader in questa squadra. Tu ti senti un leader?

“Io mi sento un leader perché cerco di trasmettere gli aspetti positivi per scendere in campo e fare bene per il gruppo. A volte però non serve parlare di leader o di trascinatori, ma serve dare il massimo e saper ammettere i propri errori quando si sbaglia”.

Il tuo rapporto con Zàrate, Pandev e il mister com’è dopo le tue famose esternazioni nel post gara di Lazio-Genoa?

“No è tutto a posto! Quando si fanno certi discorsi, è perché si vogliono trovare dei miglioramenti, affinché la squadra ne tragga beneficio. Solo quello è l’obbiettivo primario”.

La Lazio uscirà da questa crisi?

“Si, se si vuol parlare di crisi credo che già domenica potremmo uscirne. Però sinceramente penso che il campionato sia ancora lungo e anche se nelle ultime partite non abbiamo fatto bene, siamo ancora in alto in classifica”.

Allora Tommaso la Lazio punta ancora all’Europa?

“Questo mi sembra il minimo che dobbiamo fare…”

Saluta il bomber e se ne va. Torna dalla gente che lo chiama a gran voce. Le sue frasi suonano come promesse. Parola di capitano.
|da La Provincia Quotidiano - di Alessandro Zappulla - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 142 volte


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