Tutto è iniziato giovedì della scorsa settimana. Alessandro Del Piero ha sentito un dolorino alla coscia e ha subito rallentato: esperienza e prudenza insieme, meglio non rischiare. Anche perché il calendario del campionato è ben chiaro nella sua testa e Alex sapeva benissimo la sequenza: Lecce, Bate e poi Milan. Insomma, il rischio di saltare la fondamentale sfida con i rossoneri ha suggerito prudenza massima. E così, ha messo immediatamente a punto quello che si potrebbe enfaticamente ribattezzare il “piano Milan”. Ovvero un piano di allenamenti perosnalizzati che lo hanno portato a ritrovare lo smalto dei momenti migliori di questa stagione, proprio in prossimità dell’incontro contro il suo ex tecnico e sempre amico Carlo Ancelotti. Così, proprio mentre Carletto scherza davanti alle telecamere e raccomanda a Del Piero: «Guardi bene la maglia numero dieci di Seedorf, magari gli viene voglia di indossarla e finire la carriera da noi» , Del Piero stesso lavora come un matto per batterlo domenica sera. Senza rancora, ovviamente, perché effettivamente Alex e il tecnico del Milan sono amici veri, un rapporto che nasce prima di tutto dalla stima e poi dall’esperienza comune vissuta a Torino in due stagioni difficili ( 1999/ 2000 e 2000/2001). Anche e soprattutto per Del Piero che tornava dal tremendo infortunio al ginocchio fra lo scetticismo generale e le certezze di Ancelotti, che non l’ha mai abbandonato e gli ha sempre dato fiducia. A distanza di otto anni, Ancelotti si ritrova contro un Alex in un momento di forma strepitosa e che, oltretutto, ha preparato la partita contro il Milan in modo particolarmente meticoloso. Anche se le parole di Ancelotti gli hanno fatto molto piacere e gli hanno strappato un sorriso. E che Del Piero ha recuperato la forma migliore se n’è avuta prova durante la partita di mercoledì contro il Bate. Ranieri lo ha mandato in campo per la mezzora finale e lui si è scatenato alla ricerca del gol del vantaggio. Frizzante sulla trequarti e in area, dove ha interpretato l’inedito ruolo di centravanti, si è poi distinto in una serie di interventi acrobatici che ne hanno certificato il pieno recupero muscolare ( una via di mezzo fra l’arte marziale e il balletto classico). Come dire: certi interventi non si fanno se non si è al cento per cento. Per tutto il resto, ci saranno le maglie del Milan. E non perché le guarderà cercando di capire se il rossonero gli potrebbe donare di più, ma perché di solito contro il Milan si scatena ( già sei le reti realizzate) e in serate come queste riesce sempre a tirare fuori qualcosa in più, se non altro perché lui al campionato continua a tenerci moltissimo, nonostante il cosiddetto partito della Champions cresca in seno alla Juventus. «Io non scelgo» , dice sempre Alex e magari domenica sera ricorderà che Juve- Milan è pur sempre stata anche una finale di Coppa. |Redazione Juventus News - Fonte: www.juventusnews.tk| - articolo letto 131 volte