Tranne rare eccezioni questo torneo di A sta collocando su di un piedistallo i campioni con la C maiuscola. Da Ibrahimovic a Kaka, da Ronaldinho a Milito, da Amauri al redivivo Vieri. Tutti sono sotto le luci della ribalta e sembrano non conoscere ostacoli dinnanzi alla loro classe. Lo stesso Cassano, malgrado nel derby sia stato semplicemente penoso, si è ormai assurto ad emblema dei blucerchiati. Quanto ai team si stanno sempre più delineando le vecchie gerarchie rispolverate in nome della tradizione poco incline ad essere soppiantata dalle novelle vogue. L’Inter è inamovibile lassù in cima alla montagna. Arrancano di già Milan e Juve, con quest’ultima che pare potrà contare d’ora in poi sulla stellina di Giovinco, 1° gol in bianconero su punizione degna del suo supplito Del Piero, ai box con la speranza di far faville -e segnare su azione, sarebbe ora- contro il Milan, per quello che pare uno spareggio in piena regola per fissare la vice Inter, semmai possa essercene una. Il Napoli ha già barattato i sogni Scudetto, troppo ambiziosi, con le aspirazioni Champions, decisamente più realistici. Continua una sorta di discesa negli inferi l’Udinese strapazzata dall’Atalanta di Del Neri, fra le rivelazioni piacevoli di questa stagione dove il bel calcio non viene di certo lesinato. E ne sa qualcosa la Fiorentina del bomberissimo Gilardino. Ed in parte il Genoa del principe Milito. Navigano in putride acque Palermo ed ancora per poco la Roma alle prese con una rotta che poterà i giallorossi in mare più tranquillo. Sortisce compassione il povero Chievo, avulso come non mai da un gioco che sia perlomeno accettabile. Tutto questo aspettando Juventus-Milan, ovvero la partita delle partite, con il sincero auspicio di assistere ad una bella partita che non venga sacrificata ai tatticismi poco propensi a lustrare gli occhi e a valorizzare i grandi fuoriclasse che tale match ospiterà. |di Albertosig Calcio Magazine.net - Redazione Sportiva L'Opinionista| - articolo letto 116 volte