A Zlatan Ibrahimovic, autentico spauracchio del ChievoArchiviato con la brutta figura di Brema il primo capitolo di Champions League, l'Inter torna sui campi dove si trova più a suo agio, quelli del campionato. Domenica c'è un impegno sulla carta poco insidioso, ma i tre punti sono d'obbligo mantenere la fuga ed eventualmente allungare le distanze sulle inseguitrici. Infatti la squadra di Josè Mourinho se la vedrà in casa con il Chievo e poi in serata sarà spettatrice più che interessata del big match fra Juventus e Milan. Un pareggio tra le seconde a Torino e una vittoria al Meazza consentirebbero ai nerazzurri di scavare un solco di otto lunghezze e chiudere l'anno ancora una volta solitari in testa alla classifica. Ma, soprattutto, sarebbe utile ad accantonare i dubbi suscitati dalle due scivolate europee.
Non a caso sul sito del club campeggia l'invito di Josè Mourinho ai tifosi. «Tutti a San Siro», li vuole il tecnico che si aspetta innanzitutto una riscossa dalla squadra, che ha affrontato con troppa superficialità l'ultima partita in casa, con il Panathinaikos, e si è ripetuta con il Werder martedì.
Al di là dello spirito, l'Inter vista in Germania è stata poco compatta, il ritmo del pressing è stato inferiore al solito e la difesa è andata letteralmente in ambasce. Tutto il contrario, insomma, dell'Inter schiacciasassi che in campionato vanta l'attacco più prolifico e la retroguardia più impermeabile. Non è un caso che Samuel possa giocare solo in campionato - rientrerà in lista Uefa a gennaio -, e domenica sarà ancora lui al fianco di Cordoba. Inoltre è vicino il rientro in campo di due infortunati come Chivu (molto utile nella staffetta con Maxwell sulla sinistra) e Rivas.
Buone notizie per Mourinho, che domenica dovrebbe affidarsi di nuovo al modulo con il rombo. A centrocampo tocca ai soliti Muntari, Zanetti e Cambiasso imporre ritmi e forza fisica, mentre non è escluso un posto per Jimenez dietro Ibrahimovic e l'altra punta. Chi sarà? Senza l'infortunato Cruz scalpita Crespo, ma sono in corsa anche Balotelli e Mancini. |di Simone Ipprio - Fonte: www.golmania.it| - articolo letto 160 volte