Nesso logico, non fonetico, tant'è ma a Catania trasferta fa rima con sconfitta, definibile come “abitudine bisettimanale alla quale è difficile far abitudine. Prendere ed archiviare, con l'espediente “Massimino” a catalizzare l'attenzione più su quel che sarà che su quanto di immancabilmente fu. Alla ricerca di punti.
Pro
Milan e Fiorentina, due trasferte dure per qualunque formazione, dalla più piccola alla blasonata; il Catania si è presentato sia al Meazza che al Franchi per far la sua onesta partita, senza dubbio “tattica”, con un modulo attento più a coprire che colpire, ma non “biasimevole”, tanto più che entrambe le partite, bloccate nei primi 45', sono state decise da episodiche “distrazioni” proprie più che da meriti dell'avversario, sempre in difficoltà a proporre il suo gioco superata la propria metà campo. Fossero entrati, il palo di Mascara ed il colpo di testa di Plasmati, probabilmente, staremmo parlando di un tabù sfatato.
Se dal campo non arrivano gioie ma risultati che non rispecchiano gli effettivi meriti della squadra, ci si consola con una classifica ancora clemente, che in zona Salvezza non vede sconvolgimenti di rilievo; il Catania resta a -18 dalla Salvezza come le pretendenti alla Salvezza restano a -10 dal Catania.
Contro
Milan e Fiorentina, due trasferte due per qualunque formazione, ma se di perdere si tratta, tanto vale farlo con spregiudicatezza, rischiando di vincere. Sono ormai quattro turni consecutivi che il Catania non riesce a segnare, si deve tornare sino alla gara contro la Reggina per ricordarne uno su azione, e tanta disparità di rendimento, a prescindere dalla reiterazione, non si spiega se non con una carenza di motivazioni che spinge pubblico e giocatori a farsi presto una ragione dell'ennesima sconfitta in funzione dell'imminente gara casalinga, del fattore “Massimino” che compensa.
E' questo un atteggiamento pericoloso; dalla Roma in poi, eccetto il Bologna, a Catania arriveranno tutte le formazioni più forti del campionato, Inter, Juventus, Milan, Napoli, Fiorentina, partite che se non inizieranno ad arrivare punti in trasferta si sarà costretti a vincere, e facile certo non sarà.
Interrogativi
Da vagliare l'ipotesi di un modulo “Massimino” ed uno “Trasferta”, il pericolo è però quello di suddividere forza e feeling, finanche il gruppo. Si è rivisto Dica, non solo convocato (dopo oltre un mese di partita in televisione)ma anche schierato in campo, dopo il rifiuto di Siena. Rappacificamento e nessun nuovo 10 in ingresso o vetrina per il mercato?
Il Protagonista
Esordiente nel ruolo di esterno destro difensivo sin dal primo minuto, Mariano Izco ha dimostrato una condizione di forma ed un senso di posizione tali da innalzarlo al grado di “miglior terzino destro” attualmente in forza al Catania, per lui parlano i numeri sciorinati nella gara di Firenze, non un test per “esordienti” se consideriamo che alla sua porta hanno bussato sia Mutu che Vargas, e poco hanno fatto, entrambi. |di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 158 volte