Lotito un fiume in piena che conferma tutti: Rossi e Zàrate restano, Rocchi non si tocca
C’era bisogno di chiarezza e chiarezza c’è stata. Rossi non si tocca parola di presidente. Claudio Lotito ha parlato e ha messo i puntini sulle i. Servivano, le si aspettavano. Le parole del presidente della Lazio attese come una profezia sono arrivate ed hanno consacrato Rossi e tutto il suo staff di qui al prossimo futuro. Il patron biancoceleste è stato chiaro ed ha allontanato con un sol colpo dubbi ed ombre che aleggiavano intorno a Formello: “Le voci che parlano di un cambio in panchina tra Delio Rossi e Roberto Donadoni – ha specificato il presidente - sono totalmente infondate. Non hanno un riscontro di carattere oggettivo perchè la Lazio e il sottoscritto, che la rappresenta, non ha mai pensato di sostituire Rossi, né ha intrapreso iniziative per cercare soluzioni alternative”. Chiacchiere da Bar insomma, questo sembra essere il Lotito pensiero, ma il presidente della Lazio, dopo aver preso parte alla cerimonia di premiazione dei Collari d’oro e dei diplomi d’onore nel salone d’onore del Coni, ha voluto precisare ulteriormente l’argomento ‘contratto di Delio Rossi’: “questa storia di Donadoni e totalmente falsa. C’è la volontà infatti di rinnovare il contratto a Rossi che è considerato il perno del nostro progetto e che ha a disposizione un squadra competitiva che può giocarsela alla pari con tutti”. Dunque in un sol colpo la Lazio si compatta e si ritrova stretta intorno al suo mister almeno pare. In giro grosse alternative non ce ne sono, allo stato attuale e puntare su Delio Rossi è per il numero uno della società biancoceleste la via più logica per creare meno danni. I nomi spesi in questi giorni: tra Simeone, Bergodi e Gregucci, compreso ovviamente il più quotato Donadoni, seppur suggestivi ed emozionanti, rappresenterebbero un azzardo, una rivoluzione tecnico-tattica, che merita assolutamente un’approfondita riflessione, che nessun presidente vorrebbe intraprendere però a campionato in corso. Dunque Rossi si almeno per ora, anche se un campionato dignitoso e un piazzamento Uefa potrebbero bastare al tecnico romagnolo per continuare il connubio con la Lazio. Ora ci sono le carte in tavola per tornare a puntare forte in campionato e Lotito pensa già alla sfida di sabato per chiudere in bellezza l’anno: “Il Palermo è una grande squadra e non credo ci siano dubbi – ha ammesso il patron biancoceleste – spero però che sabato la Lazio riesca a dimostrare il gran collettivo e il valore di squadra già espresso nell’ultima partita contro l’Udinese. Per noi sarà molto importante”. Sorride il Claudio presidente si sente appagato se non dai risultati che nell’ultimo mese sono mancati alla sua squadra almeno dalle prestazioni e sulla gara di Udine non riesce a non elogiare i suoi ragazzi e guai a parlargli di crisi: “Dopo il 3 a 3 di Udine sono soddisfatto della prestazione della squadra, come nel secondo tempo abbiamo dato una grande prestazione nel primo tempo potevamo evitare di prendere quei tre gol che sono stati ingenerosi rispetto alla qualità della squadra. La squadra non sta esprimendo il 100% delle potenzialità, ma resta fra le prime in classifica a pochi punti dalla zona Champions. Una squadra che ha fatto vedere la reazione di Udine è una squadra che secondo voi è in crisi?”. Fa scudo, fa muro. Respinge le chiacchiere, spegne i pettegolezzi e si tiene stretto anche i suoi pezzi grossi. Rocchi sul mercato? Carrizo è un flop?, Zàrate potrebbe andar via?, macche Claudio Lotito è un fiume in piena e quando rompe gli argini nessuno lo placa altro che Tevere: “Ho sentito parlare di un Rocchi che se ne va, ma a me non risulta che io abbia mai parlato di un Tommaso Rocchi sul mercato. Da quando è tornato ha dato il suo contributo alla squadra e rappresenta la storia di questo club. È un grande professionista e sa bene quale è il suo ruolo”. Lotito, poi, difende Carrizo: "Io dico sempre che i giocatori che vengono da altre nazioni devono avere un periodo di tempo per potersi adeguare al nostro campionato, che è il più difficile del mondo. Si devono abituare alla squadra, c’è chi si adatta prima e chi si adatta dopo. Se Carrizo fa il portiere della nazionale argentina si ritiene che sia un grande portiere, visto poi che lo vogliono tutti. Sono convinto che sarà in grado di esprimere tutte le sue potenzialità”. Le ultime frasi sono per il suo gioiello più prezioso, Mauro Zàrate che fra colpi e giocate, negli ultimi giorni ha stuzzicato le fantasie di mezza Europa: “Sicuramente a Giugno riscatteremo l´intero cartellino del giocatore, - ha spiegato Lotito – perché per noi è molto importante. Onoreremo il contratto, del resto c´è un accordo già con l´interessato, per cui non ci saranno problemi”. L’incredibile fiume in piena si congeda dalla festa ed esce dal Coni con il suo seguito. L’impeto delle sue parole però non lascia macerie, né detriti. Il suo fiume in piena è servito, ha aiutato, innaffiando le secche lande biancocelesti in carestia di punti e successi da più di un mese ormai. La quiete dopo la tempesta, ed ora auguriamoci l’arcobaleno. |La Provincia di Alessandro Zappulla - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 160 volte