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2008-12-19

Francini: "Napoli può giocarsela per la Champions, manca solo miglior approccio in trasferta"


Giovanni Francini è un doppio ex di Torino e Napoli ed ha rilasciato un'intervista esclusiva a Tutto Napoli.net. Francini era un fluidificante sinistro bravo a difendere e a spingere.
Cresciuto nel Torino e passato poi al Napoli di Maradona nell'estate del 1987, Francini ha partecipato in maniera attiva al periodo più bello della storia del club azzurro. Memorabile la gara di Coppa Campioni dell'ex azzurro contro il Real Madrid al San Paolo e le belle prestazioni in Coppa Uefa, quella vinta dal Napoli nel 1989.

Il Napoli è terzo nonostante sia una squadra giovane e ritornata da poco nel calcio che conta. Quali i punti deboli e quelli forti di questo Napoli?

"Il Napoli è un'ottima squadra e i punti di forza sono sicuramente l'età e quindi l'entusiamo e poi c'è il pubblico che è un'arma in più. Per quanto riguarda i punti deboli, onestamente, l'unico neo del Napoli riguarda le gare importanti in trasferta. Manca un po' di personalità in queste gare"

E' mancata indubbiamente la personalità in queste gare. Premesso che l'allenatore azzurro è tra gli artefici del momento del Napoli, quanto conta il tecnico in merito considerando che anche Reja non ha esperienza contro avversari blasonati?

"L'allenatore conta in tutto. Reja, però, sta facendo molto bene, ma credo che sotto questo aspetto lui conti poco. La personalità viene da sola e poi tra l'altro il Napoli ha personalità. Il problema è l'approccio a certe gare perchè poi, dopo un po', la squadra è sempre venuta fuori in determinate gare. La squadra paga semplicemente i primi minuti perchè c'è timore in quanto sono tutti giovani".

Gli azzurri sono in zona Champions ma la Roma ormai non è più in crisi e la Fiorentina è sempre lì. Il Napoli ha possibilità di lottare fino alla fine per questo traguardo?

"Il Napoli può sicuramente giocarsela fino alla fine. Ora la squadra ha una rosa ampia perchè anche chi è in panchina può sostituire i titolari. Questo fattore è importante e poi c'è l'entusiasmo di una squadra e di un ambiente che può spingere per lottare fino all'ultima giornata".

Francini era un fluidificante sinistro, bravo innanzitutto a difendere ma anche a spingere e farsi trovare pronto in zona gol. Chi somiglia di più a Francini tra Mannini e Vitale e perchè in Italia non ci sono più grandi difensori?

"Mannini e Vitale vanno molto bene. Mannini è quello che mi somiglia di meno perchè io ero un difensore innanzitutto e poi ripartivo, mentre Mannini è bravissimo dal centrocampo in avanti. Vitale è più giovane; è partito bene all'inizio mentre ora Mannini sta facendo molto bene, ma è Vitale che mi somiglia di più perchè difende e va bene sul fondo e al cross. Sono entrambi dei validi giocatori e Reja, a seconda dell'incontro e delle caratteristiche dell'avversario, può decidere per l'uno o l'altro.
Sulla questione dei difensori, è un problema che inizia dalle giovanili. Oggi gli allenatori insegnano ai ragazzini solo la tattica che ha il suo indiscutibile valore, ma prima di tutto bisognerebbe insegnare la tecnica individuale altrimenti ci si ritrova grandi atleti ma calciatori poco preparati".

Il Napoli senza Lavezzi e Hamsik, affronterà un Torino reduce da una brutta sconfitta a Bologna nonostante il cambio tecnico. Quale pronostico?

"Seguo con piacere sia il Napoli che il Torino perchè sono cresciuto in granata e poi ho vinto con il Napoli. Il Napoli parte sicuramente favorito nonostante le assenze di Lavezzi e Hamsik perchè la rosa è buona. Il Toro ha appena cambiato l'allenatore e poi c'è stata anche la Coppa Italia in settimana. Sicuramente un pareggio andrebbe benissimo ai granata ma il Napoli parte favorito".

Francini vive a Viareggio dove spesso incontra Marcello Lippi. E' possibile un ritorno nel calcio magari da collaboratore del CT azzurro?

"Lo escludo. Seguo il calcio perchè chiaramente mi piace e poi sono affezionato alle mie ex squadre, ma ho deciso di restare fuori dal calcio perchè è un mondo che non mi piace. Non è più quello di una volta e quindi preferisco guardarlo da spettatore".
|di Marcello Pelillo - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 138 volte


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