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2008-12-20

Mourinho: "Questo gruppo mi dà fiducia"


APPIANO GENTILE - Questa la seconda sintesi della conferenza stampa di José Mourinho in vista di Siena-Inter, gara valida per la 17^ giornata della Serie A Tim 2008-2009, in programma sabato 20 dicembre (ore 20.30) allo stadio "Artemio Franchi-Arena Montepaschi" di Siena.

Quali sono le maggiori soddisfazioni di questo ultimo mese e mezzo di campionato?

"Quello che non mi è piaciuto sono i settanta minuti contro il chievo, che come atteggimento hanno ricordato i novanta contro l'Anortosis e Panatinakos. Per il resto sono molto soddisfatto: l'atteggiamento, il miglioramento dal punto di vista tattico, la capacità di mantenere alta la concentrazione e l'empatia funzionale in campo e fuori, il modo con il quale i giocatori comunicano, dal punto di vista tattico, durante una gara. Un gruppo fortissimo e molto unito. Tutto questo mi sembra veramente positivo e mi rende ottimista per il futuro".

Se Adriano dovesse lasciare l'Inter durante il calciomercato di gennaio, potrebbe riaprirsi la strada per Didier Drogba?

"La strada Drogba è una squadra che solo il giocatore e il Chelsea possono aprire o chiudere, ed in questo momento sembra chiusa. Da quello che conosco del Chelsea, e credo di conoscerlo, so non vuole privarsi dei giocatori più importanti. Quindi in questo momento difficilmente si privirebbe di uno come Didier. I miei contatti con loro sono solo di amicizia e non istituzionali. Perciò non ho mai parlato di questo argomento con nessuno".

Può anticipare che tipo di programma avrà la squadra al rientro dopo le vacanze?

"Lavoreremo due volte al giorno, faremo un periodo di vero ritiro. Abbiamo deciso di rimanere a Milano per due motivi. Il primo è che non credevo positivo trascorrere dieci giorni in una località con un clima caldo per poi ritornare a casa e doversi riadattare all'inverno. Le sfide con Cagliari e Genoa sono dietro l'angolo dopo la pausa".

Torniamo alla Champions. Secondo Mourinho, che sfida sarà Chelsea-Juve?

"È una sfida da 50-50. In questo momento conosco meglio la Juventus, che vedo tutte le settimane, piuttosto del Chelsea. Sono due squadre ambiziose e competitive. Negli ottavi ci saranno tante gare interessantissime. Credo che la Juventus di oggi abbia l'intensità di gioco che ha avuto il Chelsea in passato, ma che oggi non so se possiede ancora".

C'è un successo, in questa seconda fase del 2008 trascorso all'Inter, che ricorda con più piacere?

"Per me, per il mio lavoro, contano soprattutto le vittorie finali. Ma devo e posso dire che, in occasione del successo sulla Juventus, ho sentito e capito i sentimenti dell'interista. Ho visto la felicità. Ho capito il significato simbolico di questa gara nell'interismo. L'interista per tanti anni non ha vinto e poi ha capito perché non vinceva. Per questo motivo la partita e la vittoria hanno un significato davvero speciale".

In Brasile c'è molta curiosità per sapere se Adriano giocherà la gara di esibizione del 23 dicembre: secondo Mourinho giocherà?

"Secondo me no. A meno che non abbia trovato un fisioterapista miracoloso, ma a quel punto ce lo dovrebbe dire, perché potremmo portarlo qui. Ma non credo che ciò sia possibile".

Anche una parentesi di Uefa Champions Laegue. È giusto che ci siano degli ottavi di finale di grande prestigio e anche gare tipo Villarreal-Panathinaikos?

"Secondo me è giusto. Ci sono delle regole precise che devono essere rispettate, sarà forse un peccato per lo spettacolo, ma è giusto così. Inoltre mi sembra giusto che una squadra che ha disputato un ottavo di finale impegnativo possa trovare meno complicazione a superare il turno successivo. Quando ero al Chealsea mi è accaduto qualcosa di veramente straordinario, ovvero trovare il Liverpool nel nostro stesso girone. Ricordo anche quando, per una prova televisiva, Essien venne squalificato per tre partite e non giocò la doppia sfida con il Barcellona. La stessa cosa non è accaduta la scorsa settimana con Rooney, che quindi sarà a disposizione contro di noi negli ottavi. Ma io accetto tutto quello che è conseguenza delle regole".

In questo primo periodo lei ha dovuto cambiare la maniera in cui far giocare la squadra. Dopodichè la squadra ha avuto un alto rendimento. L'aspetto che ancora sfugge e che è più difficile da correggere, è porre rimedio ai cali di concentrazione dei suoi giocatori. È preoccupato per questo?

"Prima di tutto voglio dire che la squadra ha migliorato il suo rendimento non per un cambio di modo di giocare, ma perchè sono tornati a disposizione giocatori per noi fondamentali. Giocatori che hanno portato stabilità nel gioco difensivo, che è la base del gioco globale della squadra e giocare consecutivamente per 5 o 6 gare con Cordoba e Samuel senza dover cambiare continuamente. Per me la concentrazione è, tante volte, più importante della condizione fisica e dell'aspetto tattico. La concentrazione e l'atteggiamento in campo sono fondamentali.
Se dovessi scegliere tra una squadra che perde concentrazione in partite in avvio più facili o una che perde concentrazione per paure delle grandi partite preferisco la prima. La mia squadra non teme le grandi sfide, siamo tranquilli prima di tutte le grandi sfide. Ovviamente si può vincere o no. Abbiamo perso contro il Milan, non è un problema di risultato. Ho la certezza che in ogni momento importante la mia squadra c'è e se la vuole giocare fino in fondo. Dobbiamo invece lavorare di più sulla concentrazione ed il rendimento delle partite che consideriamo facili".

Negli ottavi di finale della Champions League si affronteranno tre squadre inglesi contro tre squadre italiane. Come finirà?

"È difficile, sono tre partite da 50 e 50, chiunque può vincere. Mi sembra che la Roma debba affrontare un lavoro un po' più semplice rispetto al nostro e a quello della Juventus, poichè l'Arsenal non è nè il Chelsea nè il Manchester. Ma ho sempre ricordato che non voglio cambiare. Fino ai quarti di finale tifo per tutto il calcio italiano ma il Chelsea è una parte di me, e nella sfida con la Juventus, nonostante voglio sempre che facciano bene le squadre del mio campionato, non posso tifare contro il Chelsea".
|Ufficio Stampa Inter - Fonte: www.inter.it| - articolo letto 139 volte


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