L'anno scorso fu crocevia di destini e sentimenti tanto lontani quanto contrastanti, la Roma vide sfumare l'opportunità di far suo lo scudetto, complici anche le prodezze di Ibrahimovic a Parma, ed il Catania, pur a 5 minuti dalla fine , vide coronarsi la tanto agognata corsa Salvezza: Decise la rete di Martinez, che pareggiò a quella di Vucinic.
A 7 mesi di distanza è nuovamente Catania - Roma al Massimino, sfida che la classifica vuole tra “quasi pari grado”, ma che gli oggettivi valori tecnici in campo e l'evolversi dello status d'entrambe le formazioni dipingono come “piccola vs grande” , dove la vera impresa, se riuscirà, sarà quella del Catania.
I numeri della Roma, dopo il ritorno di Totti e l'esplosione del francese Menez, sono tornati “stellari”, nonostante la classifica risenta ancora dei passi falsi d'inizio campionato, ai vertici delle graduatorie sia offensive (con circa 300 tiri indirizzati in porta ) che d'impostazione (seconda squadra per numero di passaggi riusciti, circa 5500), mentre le prolungate assenze di Juan ed altri difensori importanti hanno inciso non poco sulla consistenza delle reparto arretrato, che pur s'attesa come 8° del campionato (20 reti subite).
Testa contro coda per “agonismo”, i rossazzurri sono la formazioni più fallosa del torneo coi loro 361 interventi fallosi, i giallorossi i più corretti, con appena 235 punizioni fischiate loro contro. Statistiche che seguono a grandi linee l'andazzo delle ammonizioni, Catania 5° a 42, Roma 18^ a 29 , non certo delle espulsioni, dove i capitolini fanno loro il primato assoluto, ben 5 i rossi subiti. Ironia della sorte, nella specifica falli subiti le due squadre sono al 18° e 19° posto, Catania 251 - 258 Roma , ed accade che Ledesma e Paolucci subiscano più falli di quanti ne si potrebbe immaginare alla caviglie dei “pericolosissimi” avversari come Totti e via discorrendo.
Stessa distribuzione testa-coda per quel che riguarda il settore “contrasti”, dall'inizio del torneo punta di diamante del centrocampo disegnato da Zenga, 4° sia per numero di contrasti che per numero di contrasti vinti, 359/ 284 (79%) , la Roma è ultima con appena 262/ 210 (80%), Ledesma, Biagianti e Silvestre (116 in tre) dettano legge in materia. Attenzione però agli “intercetti” della Roma, Brighi e De Rossi su tutti, abilissimi a leggere le trame avversarie ed interromperle, ripartendo.
Per la Roma incertezza Doni, il giocatore (portiere) con più minuti nelle gambe, De Rossi, con 1186' vede il avvicinarsi il clamoroso sorpasso; in attacco vietato privarsi di Vucinic, 1025' , a centrocampo salgono le quotazioni di Brighi e Perrotta, 880' entrambi.
Fase offensiva, il cervello della Roma è finora stato De Rossi, 452 passaggi agli attaccanti, seguirà a breve Totti, mentre per il Catania c'è Peppe Mascara, coi suoi 289 servizi ai compagni del reparto avanzato, 3 in meno di quelli collezionati dallo stesso De Rossi in fase di impostazione nella propria metà campo (3°Nazionale), il primo etneo in graduatoria è Silvestre con 219 (40°) che si è visto scavalcato dal compagno di reparto , Stovini , quanto a rinvii difensivi (5° e 6° nazionale, 144 il fiorentino, 141 l'argentino), a loro il compito di prestare attenzione sui cross di Cicinho (ne mette dentro 5 a partita, 15% dei quali colgono la deviazione dei compagni) ed ai tiri di Vucinic (43), De Rossi (34) e Totti, i più solerti nel cercare le soluzioni vincenti, dalla distanza e non; per il Catania è ancora una volta Mascara a guidare la classifica di pericolosità, con i suoi 39 tiri in porta. |di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 129 volte